Capitolo 40

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MARCO
Sismo seduti a tavola, stiamo mangiando il dolce, appena finito però, dovremmo parlare con Marta e la sua squadra, infondo erano qui per questo.
Stiamo tutti ridendo per una stupida battuta di Paolo, il telefono suona e leggendo Massimo sullo schermo, smetto da ridere, era rimasto al locale visto che nemmeno Paolo era presente e quindi, se mi sta chiamando, è successo qualcosa.
Mi alzo immediatamente per rispondere e mi allontano, mentre sento gli occhi di Paolo, ma sopratutto quelli di Greta addosso.
< Massimo che succede>
< Marco c'è un problema e devi venire... tu personalmente >
< puoi dirmi di che si tratta?>
< Mirko e qui...e...>
< non aggiungere altro, sto arrivando!>
Devo andare per forza, non posso delegare Paolo, perché non era abbastanza autoritario e inoltre, se Massimo ha detto che devo andare io personalmente, devo farlo, ora il problema è uno, Greta... se la porto con me, non sapendo cosa mi aspetta al locale, potrei metterla in pericolo, ma se la lascio qui, proprio questa sera, non si fiderà mai più di me.

GRETA

Stiamo seduti a tavola e ridiamo per una battuta di Paolo, Marco tira fuori dalla tasca il suo telefono che suona e sullo schermo leggo Massimo, lui smette di ridere e capisco che la cosa è seria, si alza e si allontana per rispondere, guardo Paolo, ma come me sembra non sapere, guardo Marco cercando di capire dai suoi movimenti, quanto sia complicata la situazione, vedo che mette il telefono in tasca, ma continua a camminare avanti e indietro mentre con una mano, si gratta la barba, quando fa così, e perché sta pensando.
Guardo il mio piatto con dentro ancora un po' di torta, so che sta per arrivarmi l'ennesima delusione, mi ha giurato di non mentirmi più, ma so che lo sta per fare, so che ora si avvicinerà al tavolo, dira che è successo un problema al locale e che deve andare... ed io resterò qui...ad aspettare un suo fottuto messaggio, che mi rassicurerà che è tornato a casa sano e salvo, ma questo sarebbe l'ennesima dimostrazione, che io e la sua vita non potremmo mai combaciare, ovvio non mi aspetto che mi dica di andare con lui, ma l'unica cosa che vorrei e che prima di andare, mi dicesse cosa succede, che mi rendesse partecipe, dei suoi problemi.
Si avvicina al tavolo < scusate, ma c'è un problema al locale ed io devo andare...cerco di fare presto e raggiungervi di nuovo qui...> esattamente ciò che mi aspettavo.

MARCO

Raggiungo il tavolo, lei non mi guarda, ma guarda il suo piatto < scusate ma c'è un problema al locale, ed io devo andare...cerco di fare presto e raggiungervi di nuovo qui...> tutti annuisco, Paolo interviene < vuoi che vengo con te? > scuoto la testa < no preferisco che tu rimani qui, così anche se io non ci sono, potete cominciare ad accordarvi con Marta, per l'evento di apertura> Greta ancora non mi guarda, Paolo annuisce, io mi rivolgo a lei < andiamo amore? Mi accompagni tu?> lei mi guarda incredula, i suoi occhi sono lucidi, io le sorrido e le porgo la mano, lei subito l'afferra e annuisce, noto come lei si scambia un occhiata con il padre, che le fa l'occhiolino ma prima di allontanarci mio fratello interviene
< Marco...> so che sicuramente gli sembra assurdo che ho chiesto a Greta di venire con me, ma lo interrompo < Adriano ci vediamo dopo> Greta stringe la mia mano mentre a passo svelto, raggiungiamo la moto, la guardo < ora devi tenerti forte > annuisce e mi bacia < ti amo> sorrido
< anche io da morire> ci mettiamo i giacchetti, il casco e partiamo, stavolta accelero, sorpasso, la sento stretta a me, so che forse ho commesso l'errore più grande della mia vita portandola con me, ma le ho giurato niente bugie, la voglio nella mia vita è questa, anche se brutta e parte della mia vita.

Raggiungiamo il Futuro, un ragazzo all'entrata mi aspetta < Marco, sono dentro in uno dei prive a
destra > annuisco e lui mi passa una pistola, che io sistemo dietro hai pantaloni, sento la mano di Greta tirare un po' più giù la mia maglietta, la guardo e lei nel modo più naturale del mondo mi sorride < era rimasta un po' scoperta > le sorrido e la bacio, la prendo per mano, ed entriamo nel locale, la musica è alta, le luci soffuse e colorate, intravedo Massimo e prima di raggiungerlo guardo Greta < se ti chiedo di aspettarmi...> alza subito le sopracciglia e questa era una già una risposta < ok... come non detto... però ascoltami ok? Nessuna iniziativa delle tue, fai ciò che ti dico, perché non so ancora cosa sia successo, prima lo scopro e poi...> mi bacia senza farmi finire < ok amore> sorrido e raggiungiamo Massimo
< Marco, quel coglione di Mirko e li dentro con Gloria....> scuoto la testa < tu mi hai fatto venire per questo?> scuote la testa < no figurati...ma è ubriaco e la sta minacciando con un coltello, dice che è per colpa sua che tu e lui non siete più amici...ho privato a calmarlo ma... è letteralmente un coglione> sbuffo e lui mi blocca un braccio < Marco, ho scoperto che da un po' frequenta Francesco Fabrizi... credo lavori per lui...> annuisco, guardo Greta < tu aspettami qui ok? > annuisce, passo la mia pistola a Massimo perché non credo mi serva, ed io salgo i tre gradini per raggiungere l'entrata del prive, mentre Massimo aspetta sotto, per controllare che nessun altro si unisca alla festa privata, che Mirko aveva organizzato.

Non lasciare la mia mano Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora