Capitolo 50

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MARCO
Oggi è il giorno del funerale, ma per me è anche una giornata importante, oggi saranno presenti tutti i clienti e sopratutto tutti i grandi membri delle famiglie, della mia vecchia vita è dovrò cominciare loro la mia decisione, ovvero se lasciare tutti gli affari di mio padre e quindi lasciare loro liberi, scatenare una guerra, per per prendersi la parte di mio padre oppure se prendere io il controllo, ne ho parlato ovviamente con Greta e anche con Adriano e mia madre che mi ha detto di lasciare tutto, mentre Adriano in maniera più razionale, mi ha detto che secondo lui, era uno sbaglio lasciare tutto nelle mani di chi sa chi...ho passato la notte intera a ripercorrere ogni minimo dettaglio e aspetto della situazione con Greta, ed insieme siamo arrivati ad una conclusione, che sembra essere la migliore.

Le limousine sono arrivate, prendo Greta per mano e nei nostri abiti eleganti, rigorosamente neri, saliamo.
Il tragitto fino al cimitero è breve e come previsto è pieno di persone, sia persone che li conoscevano per il suo lavoro legale, sia quelle malavitose, ma anche molte persone comuni, che li vedevano come persone importanti da rispettare, fino alla fine.

Io e Greta non abbiamo mai sciolto le nostre mani e non abbiano mai tolto gli occhiali da sole, un corteo di gente ci viene a fare le condoglianze, tra loro c'è anche Stefano e Alessia e anche Francesco Fabrizi per lo stupore della gente, visto che il caso era stato chiuso, affermando che Leo aveva tradito Antonio Fabrizi provocando una trappola con mio padre e mio fratello, ma durante l'incontro qualcosa è andato storto e Leo avrebbe ucciso mio fratello, mio padre e suo padre che però era riuscito a colpirlo mortalmente prima di morire.
Sembra la storia di un film, ma che a noi aveva dato dato almeno apparentemente o legalmente, la possibilità di buttarci tutto alle spalle, per quanto riguarda la coscienza, la moralità, credo che non basterà una vita intera.

GRETA
Il caso è stato chiuso, ci hanno dato il permesso per i funerali e noi, tutto insieme, stiamo recitando la parte della famiglia unita e addolorata, sempre in maniera elegante, per il lutto subito.
Io Marco siano rimarti tutto il tempo mano nella mano, io ero la sua forza e lui la mia, è stato così dal primo momento che siamo incontrati, ed ora lo è più che mai.
La gente che fa parte di quel mondo oscuro si riconosce, da come con freddezza ci da le condoglianze, per loro era tutto normale, era la vita che avevano scelto e la morte, faceva parte di questo.
Oggi Marco dovrà prendere una decisione importante, o meglio lui ha voluto ascoltare il parere di tutti, perché anche se la decisione aspettava e riguardava lui, noi saremmo comunque stati partecipi, anche se involontariamente, abbiamo passato la notte intera ad esaminare la situazione Gino ad arrivare ad una giusta conclusione, o almeno secondo noi.

La cerimonia è finita, e noi nella nostra limousine arriviamo a casa di Carlo Neri, dove vi stanno o meglio, stanno aspettando Marco.
Scendiamo dalla macchina e veniamo accolti dalla domestica di casa < signor Marco, i suoi ospiti sono nella grande sala> Marco annuisce insieme a noi, ci sono anche mio padre, Manu e Adriano e Sarà che dovranno essere partecipi alla riunione.
Raggiungiamo la sala, è noto vari gruppetti di persone, deduco che tra nessuno di loro ci sia amicizia, ma solo affari comuni.
Appena ci vedono tutti ci guardano, io mi sento un po' in soggezione, ma Marco si avvicina al mio orecchio < non lasciare mai la mia mano > lo guardo e la stringo forte, questa era la frase che io dicevo a lui, quando avevo bisogno di lui, quando solo con lui mi sentivo forte, perché lui era la mia forza, ed ora lui mi sta chiedendo di essere la sua forza, ed io sono pronta ad esserlo.

MARCO
Entrare in questa stanza e vederli tutti qui, insieme mi fa provare un brivido, solitamente io ero al fianco di mio padre, o meglio, sempre un passo dietro di lui, ma stavolta no, avanti a me nessuno, solo io, avvicino la mia bocca all'orecchio di Greta < non lasciare mai la mia mano> subito la stringe forte, fino ad ora era sempre stata lei a chiedermi di tenere la sua, per sentirsi forte e sicura, ma stavolta ero io ad averne bisogno e lei lo ha capito all'istante.
Uno dei più anziani si rivolge a me < Marco se sei pronto, possiamo andare a parlare> annuisco
< certo, andiamo nell'ufficio > ovviamente non tutti partecipavano alla riunione, ma solo i capi, quindi mogli, figli e scagnozzi, sarebbero rimasti qui in sala, mai madre e Adriano dovevano partecipare, se io avessi rifiutato il posto di mio padre, in automatico loro avrebbero dovuto prendere la decisione, prima di passare tutto nelle mani di uno o più uomini qui presenti, o se io avessi accettato il posto di mio padre, loro avrebbero dovuto dare il consenso.
Adriano li invita a seguirlo e i 6 capi compresi Stefano e Francesco Fabrizi lo fanno, Greta mi guarda negli occhi e mi bacia < ti amo amore mio, io sono con te sempre> la bacio < ti amo anche io> lei allenta la presa dalla mia mano, ed io la guardo, subito la stringe di nuovo, come a scusarsi del gesto ma so perché lo ha fatto, ed io accenno un sorriso stringendo a mia volta forte la mano < andiamo amore, ci stanno aspettando> mi guarda sorpresa
< io...> la bacio < ho bisogno di te> annuisce e ci incamminiamo verso l'ufficio.
Apro la porta ed entro, continuando a tenere Greta per mano, i presenti sembrano tutti stupiti della sua presenza, tranne Stefano e Francesco che avevano ben presente il nostro legame, mi siedo sulla poltrona di mio padre, Greta e mia madre alla mia destra e mio fratello alla mia sinistra, mentre davanti a noi, come fossero spettatori, ci sono gli altri, uno di loro mi guarda confuso < Marco, scusa se mi permetto, ma lei...cosa centra lei in questa
riunione?> lo guardo dritto negli occhi < signor Fumagalli lei è la mia compagna, tutto ciò che riguarda me, riguarda lei... ma saprò spiegarmi meglio...anzi se siete tutti d'accordo, cominciato proprio con l'annunciarvi la mia decisione> i presenti si guardano e annuiscono, Greta stringe più forte la mia mano, come a volermi dare ancora un po' di coraggio, io le sorrido e poi in modo serio guardo e mi rivolgo hai presenti < come tutti sapete, in questi anni ho svolto i lavori più pericolosi e anche più fastidiosi, per l'attività di mio padre, so come funziona tutto, ma sopratutto, so esattamente il punto di forza e il punto debole di ognuno di voi...> tutti si guardano tra loro ed io continuo < con questo non voglio né minacciarvi ne intimorirvi, ma è solo un dato di fatto e sapete che è vero... detto questo, sono sincero ho pensato molto a cosa fosse giusto e cosa no, come sapete in questo ultimo periodo mi sono fatto da parte, non volevo più avere nulla a che fare con tutto questo...ma oggi la situazione è cambiata, mio padre e mio fratello non ci sono più, ed io e la mia famiglia dovevamo decidere se lasciare tutto nelle vostre mani, oppure se continuare il lavoro di mio padre...> tutti mi guardano ansiosi ed io li accontento < bhe nessuna delle due cose...> i presenti si guardano tra loro con stupore, < io e la mia famiglia abbiano deciso di rimanere attivi nell'attività di mio padre, ma abbiamo pensato e deciso che ci saranno dei cambiamenti > il signor Fumagalli mi guarda un po' irritato < che genere di cambiamenti? Per certe cose ci vuole l'approvazione di tutti noi.... Lo sai bene...> annuisco < certo che lo so, ma i cambiamenti radicali, saranno nella mia attività e come lei sa bene, non devo chiedere il permesso a nessuno di voi per farlo...per quanto riguarda tutti voi, io ho solo una proposta, che spero valuterete> Stefano interviene
< ti ascoltiamo Marco..> lo guardo sereno e
continuo < sono stanco di guerre, di morti, queste con tutto il rispetto, appartengono a leggi malavitose passate, quello che voglio proporvi oggi è un'alleanza, ognuno di noi ha la propria attività, ognuno il proprio quartiere> Fumagalli mi guarda severo < Marco hai appena fatto intendere che siano antichi... ma è proprio grazie a noi...> lo interrompo < Fumagalli non travisare le mie parole, non ho detto che voi siete antichi, non mi permetterei mai di mancarvi di rispetto, quello che sto dicendo, e che prima era necessario farsi la guerra per ottenere qualcosa in più, per ottenere il potere e soprattutto per difendere ciò che vi apparteneva, quello che sto proponendo io e un accordo, niente più guerre, ognuno il suo, nessuno deve difendersi, ma occupare quelle energie, solo per incrementare soldi e lavoro > Francesco mi guarda < a me sembra un ottima idea, la penso come te, basta guerre, dovremmo essere uniti > lo guardo e annuisco ringraziandolo per l'appoggio, anche Stefano interviene < anche per me è un ottima soluzione > annuisco anche a lui e poi guardo verso gli altri < allora ci sono domande? Oppure possiamo passare alla votazione finale?> il signor Lipari alza la mano e prende parola < fammi capire bene, quindi visto che io mi occupo di estorsioni, nessuno può venire al mio quartiere e togliermi il mio, giusto? > Annuisco e lui continua
< ma in teoria per farlo, ho bisogno di armi...> lo interrompo < ed e qui che nasce la nostra alleanza, a te servono le armi e Stefano le procurerà, come a tutti noi, ti serve droga? Chiedi a Francesco, in questo modo, ognuno rispetterà il ruolo dell'altro, ma al tempo stesso tutti ci guadagneremo, sia economicamente e anche mentalmente, perché nessuno di sarà più un menino, ma un alleato> tutti sembrano convinti e annuiscono, Stefano interviene < però io vorrei proporre un'altra cosa> tutti lo ascoltiamo < ci deve essere un referente, qualcuno che se c'è qualche problema, possiamo rivolgerci come un presidente, non so se mi spiego> tutti annuiscono sembrano d'accordo ed anche io lo sono < che proponi?> lui mi sorride < visto che l'idea è la tua... io proporrei te, magari per un anno, poi faremo delle votazioni > tutti sembrano d'accordo ed io mi sento lusingato per la fiducia con cui hanno prima di tutto accettato la mia proposta e sopratutto, per il ruolo che vogliono darmi, Stefano si alza in piedi
< allora è tutto deciso, da questo momento abbiamo un'alleanza > io li interrompo < ovviamente vorrei ringraziarvi e vorrei dirvi che per qualsiasi cosa, se non ci sono io,potete rivolgervi a Greta, lei è la mia metà...> ora mi guardano sorpresi e non molto convinti < so che vi sembra strano, una donna è tutto il resto... ma fidatevi di ciò che vi dico, se troverete dei problemi, rivedremo questa opzione
ok?> Greta mi guarda sorpresa quanto loro, non avevano parlato di questo, ms io voglio che lei sia rispettata e non trattata per la semplice accompagnatrice del presidente, Fumagalli interviene < e Adriano che ruolo ha in tutto
questo?> guardo mio fratello < Adriano e mio fratello e ad ogni modo sarà rispettato da ognuno di voi come fossi io, ciò che è sarà il guardano, ovviamente sarà diviso con lui, ma non voglio che rischi nulla legalmente, lui non ha mai fatto parte a pieno di questo mondo e se ne vorrà far parte, lo farà poi in seguito, ma solo dopo aver visto con i suoi occhi i vantaggi ma anche i rischi di questa vita> lui annuisce e poi mi guarda < non ti capisco, tuo fratello lo vuoi tenere lontano dai rischi mentre
lei...> sto per rispondere ma lo fa Greta sl mio posto < con tutti il rispetto signore, prima di tutto non credo siano affari suoi, ma ad ogni modo, la mia vita e con Marco ciò che ci lega, va oltre tutti i rischi e le paure, Adriano ha una famiglia dei figli a cui deve pensare e garantire una vita serena, noi siamo una cosa sola, quindi se lui rischia lo faccio con lui e viceversa > il signor Lipari mi guarda sorridendo < Marco sei davvero un uomo fortunato, da quel che ho capito, hai trovato una vera donna, che oltre ad essere molto bella e anche molto intelligente e astuta, non sai quanto avrei voluto che lo fosse stata anche mia moglie...> bacio Greta sulle labbra < so perfettamente di essere fortunato e per questo, voglio che sia tratta in un certo modo, è difficile trovare donne del genere e quando succede vanno rese speciali> tutti annuiscono d sorridono e mano mano vengono da noi per stringerci la mano, era il modo per ufficializzare tutto ciò che abbiano detto fino ad ora.

GRETA
E a data meglio di come immaginavo, Marco d stato capito e appoggiato subito nella sua proposta, addirittura è stato nominato presidente, ovviamente non mi aspettavo di ricevere " un ruolo " in questa situazione, oltre ad essere la sua compagna, ma sono onorata e grata a Marco per la fiducia che mi sta dando.

Sono andati tutti via, siamo rimasti solo noi, Adriano guarda Marco sorridendo < fratello dovresti tornare a vivere qui...> io guardo Marco, non immaginavo una cosa del genere, lui mi sorride e poi guarda Adriano < si dovrebbe essere così... ma lo farò se e quando Greta sarà pronta > stringo la sua mano e senza esitazione lo guardo < con te e per te, sono pronta a tutto, quindi possiamo trasferirci anche domani> mio padre mi guarda e annuisce Marco bacia le mie labbra.

Torniamo a casa e Marco non fa che guardarmi gli sorrido < che c'è? Perché mi guardi?> lui si avvicina < perché non riesco a smettere di farlo, più tu guardo, e più sento l'uomo più fortunato al mondo.... Lo ha detto anche Lipari...> sorride nell'ultimo pezzo di frase, ed io accarezzo il suo viso < ma Lipari non sa quanto io sono fortunata ad avere un uomo come te...> mi sorride, io nel mentre gli parlo comincio a sfilargli giacca, e sbottonare la sua camicia < bello, sexy, affascinante, intelligente e altruista > lui mi bacia < tutto questo lo sono solo per te, sei tu che mi rendo così, perché sei unica nel tuo genere amore mio, ed io ti amo da impazzire> ci baciamo con passione e ormai completamente nudi, raggiungiamo la nostra camera dove facciamo l'amore per tutta la notte.

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