Capitolo 33

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MARCO
Vedo arrivare il taxi, Andrea e mia madre scendono, sono davanti casa loro, quindi ho il tempo per avvisare Adriano e Greta.
Scendo velocemente, ma appena raggiungo la strada, vedo una vicina parlare con loro e pochi secondi dopo, Andrea inginocchiarsi a terra e piangere disperato, grifando in modo disumano, mentre mia madre anche se piangendo, prova a consolarlo.
Non ci credo, lo ha saputo nel peggiore dei modi, quella vicina glie lo aveva detto.
Corro a casa di Greta scavalco il cancello perché non voglio che Andrea e mia madre mi vedono prima che io abbia avvisato lei, entro di corsa in casa e vedo che hanno raccolto i vetri da terra, ma Greta è seduta sul divano e piange, mentre Paolo e Virginia la confortano, si accorge di me e subito asciuga le lacrime < Marco...> mi avvicino a lei, mi inginocchio e afferro le sue mani < Greta è successa una cosa brutta, ora guardami, devi essere lucida e forte > lei sembra spaventata, ma annuisce < sono arrivati i nostri genitori, ma la vicina di casa li ha fermati e...> lei si tappa la bocca con la mano < nooo, non così... dimmi che non l'ha saputo così...> annuisco e allungo la mano verso di lei, l'afferra, io guardo Paolo < avvisa mio fratello e digli di venire subito a casa di mamma > Paolo annuisce e io e Greta usciamo dal cancello, Andrea e ancora lì a terra che piange e grida.. Greta mi guarda e io stringo forte la sua mano e l'aiuto a correre veloce verso suo padre.

GRETA
Mi sto sfogando un po' con Virginia e Paolo, improvvisamente vedo Marco, asciugo le mie lacrime, ma dal suo viso, capisco che è successo qualcosa si inginocchia davanti a me e stringe le mie mani <Greta è successa una cosa brutta, ora guardami, devi essere lucida e forte > cos'altro poteva essere successo, dopo quello che era successo ieri? Mi sto spaventando ma lui continua <sono arrivati i nostri genitori, ma la vicina di casa li ha fermati e...>
In questo momento sento il mondo crollare, mi tappo la bocca con la mano < nooo non così... dimmi che non l'ha saputo così...> lui annuisce e allunga la sua mano verso di me, l'afferro e insieme usciamo, sulla strada vedo mio padre inginocchiato a terra, che si dispera piange e grida < nooo il mio bambino nooo... perché?? Perché?> guardo Marco e lui mi stringe la mano forte, per poi cominciare a correre veloci verso di loro.. arrivo davanti mio padre e mi inginocchio come lui, piango disperata anche io, lo abbraccio, forte lui mi guarda < dimmi che non è vero... dimmi che si è inventata tutto, ti prego Gretaaaa> scuoto la testa, < papàaa> ci abbracciamo forte, sento una presenza al mio fianco e mio padre la guarda
< Manu... ti prego,ditemi che non è vero> anche Manu piange e in questo momento siamo tutti e tre stetti in un unico abbraccio,anche le nostre lacrime sono ormai diventate una fusione.

Non so per quanto tempo siamo rimasti in quella posizione, poi sento una dolce carezza di Sarà
< entriamo in casa, forza> mio padre ci guarda e accarezza il nostro viso Adriano aiuta Manu ad alzarsi, io sento le braccia di Marco e mi faccio aiutare, ma appena in piedi e messa tra le braccia di Sarà mi lascia e si avvicina a mio padre, che è rimasto ancora lì a terra in ginocchio < Andrea vieni, ti aiuto io...> mio padre annuisce, ma non si smuove, Marco utilizzando la sua forza a peso morto lo alza, mio padre fatica a camminare, ma lui lo stringe forte intorno al fianco e lo porta in casa.
Sono molto preoccupata per mio padre, non so sarà mai in grado di superare la morte di mio fratello.

Siamo in casa nel salotto, mio padre seduto sul divano mi guarda < perché mi hai mentito? Perché non me lo hai detto subito?> piango < papàaa> Adriano interviene < Andrea non è colpa sua, noi abbiamo pensato che già era difficile farvi affrontare il viaggio sapendo dell'incidente, figuriamoci...> ci guarda deluso < invece d stato meglio sentirmelo dire dalla vicina di casa..> scuoto la testa < no papà... non dovevi saperlo così ed io... io mi sento ancora più in colpa...per questo ma...> singhiozzo e mio padre mi accarezza il viso e mi abbraccia < shhh non piangere bambina mia, non è colpa tuo ok? Guardami Greta... non è colpa tua...> annuisco poi mio padre si rivolge a tutti noi < voglio sapere com'è successo... almeno questo posso saperlo da voi?> annuisco, ma davvero non so da dove cominciare Marco mette la sua mano sulla mia spalla, come a volermi rassicurare e in questo momento gli sono grata di nuovo, infatti e lui che comincia a parlare e racconta tutto a mio padre che sembra scioccato
< ok, spero che trovino quel bastardo e che paghi per tutto> annuisco lui mi guarda < devo organizzare il funerale...> lo interrompo < no, papà non devi pensare a nulla, e già tutto fatto... noi...> guardo Manu Adriano e Marco < noi abbiamo pensato a tutto... domani mattina alle 10:00 ci sarà il funerale> mio padre annuisce e si alza < io ho bisogno di stare un po' solo> si avvicina a Manu l'abbraccia e accarezza il suo viso < vai a casa dai tuoi bambini amore mio > lei annuisce e ricambia l'abbraccio, si avvicina a Adriano che lo abbraccia
< stalle vicino > lui subito annuisce e abbraccia Manu, poi si avvicina a me < rimani qui? Non voglio che vai a casa da sola> scuoto la testa < papà preferisco andare a casa, stai tranquillo ok?> scuote la testa < come posso stare tranquillo saperti in questo stato a cass da sola?> Marco prima guarda me poi mio padre < Andrea vado io con lei... > mio padre lo guarda e poi guarda me come a chiedere conferma < ok..se sei più tranquillo così ok> mio padre mi abbraccia e poi stringe forte Marco, gli da una carezza sul viso < grazie Marco sei un buon ragazzo> lui annuisce e ricambia l'abbraccio < non lasciarla sola, sembra forte ma dentro sta morendo e non vorrei commettesse qualche sciocchezza> guardo mio padre come per rimproverarlo, non volevo che dicesse certe cose a Marco.

Non lasciare la mia mano Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora