Capitolo 28

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GRETA
Stanotte ho dormito poco e anche male, mi sento un mostro, ho fatto crollare tutte le sue certezze, la fiducia nelle persone più vicine a lui...
Mi alzo e raggiungo la cucina, lui non c'è, ma sento la sua voce, e fuori in giardino e parla al telefono
< avvocato sono felice, allora comincio a trovare una casa, la ringrazio > lo vedo sollevato, deduco che gli hanno concesso gli arresti lavorativi e anche la possibilità di cambiare casa, sono dispiaciuta, perché in fondo so che la sua presenza mi fa bene, ma al tempo stesso, sono felice, perché io gli sto causando solo problemi, ho accettato il lavoro perché mi piace, perché ho bisogno di soldi e sopratutto, perché il fatto di poter rendere possibile ciò che lui desidera per le sue attività, mi fa sentire meglio con me stessa.

Mi preparo un caffè, mi siedo e fisso la tazzina, mi arriva un messaggio da Paolo

" amica... oggi pomeriggio alle 16:00 ti aspetto in palestra per la firma del contratto "

Rispondo " ok a dopo "

Sento una presenza alle mie spalle, mi volto e vedo lui, io accenno un sorriso, ma lui mi ignora, andando dritto al frigorifero per prendere l'acqua, provo a iniziare una conversazione < Paolo mi ha mandato un messaggio... oggi devo firmare il contratto...> annuisce e si avvia verso la porta < di queste cose se ne occupa Paolo, tu avrai a che fare con lui, non con me... del resto, nulla di nuovo per voi > esce e non mi da modo di parlare, sbuffo e decisamente incazzato.

MARCO
Non ho dormito tutta la notte, ho girato per casa come un matto, spesso mi sono fermato a guardarla mentre dormiva, ma ho notato che spesso si agitava nel sonno, credo non abbia dormito bene nemmeno lei.
Mi alzo, faccio colazione, e fremo dal ricevere la chiamata dall'avvocato, nel frattempo per intrattenermi, ho sistemato la staccionata del giardino, ho steso i panni che Greta aveva messo a lavare, ed ho sistemato la mia camera, esco in giardino e mi fumo una sigaretta, Greta ancora dorme, mi dispiace per la situazione in cui ci troviamo, ma questa è l'ennesima conferma, che non possiamo nemmeno immaginare un futuro insieme...lei non capisce e mai capirà il mio mondo e ciò che certi atteggiamenti ne comportano, non posso rischiare che si metta nei guai, anche perché adesso io mi trovo con le mani legate, basterebbe una multa per eccesso di velocità, per farmi tornare dentro.

Suona il mio telefono e rispondo immediatamente vedendo che si tratta dell'avvocato
< avvocato mi dia buone notizie >
< Marco ho ottime notizie, e stata accettata la tua richiesta per gli arresti lavorativi, ovviamente nella palestra e non nel locale..>
Sapevo che il locale lo avrebbero escluso, per il fatto che dovrei lavorare la notte e sopratutto con troppa gente, ma per me è perfetta anche la palestra
< per quanto riguarda casa?>
< per la casa il giudice non era molto d'accordo, ma sono riuscito a convincerlo, l'unica condizione e che non sia nel tuo vecchio quartiere>
Non avrei comunque trovato casa in quel quartiere, preferisco stare vicino a mia madre piuttosto che mio padre
< avvocato sono felice, allora comincio a trovare una casa, la ringrazio >
Chiudo la chiamata, sono felice, finalmente qualche buona notizia cominciava ad arrivare, anche se da un lato mi dispiace lasciare questa casa, e per quanto difficile da ammettere, anche Greta.
Ho bisogno di bere un po' d'acqua entro in cucina e non mi aspettavo di vedere Greta, sembra soprappensiero, guarda la tazzina piena di caffè, entro lei accenna un sorriso, ed io la ignoro, mi costa molto, ma devo farlo, prendo l'acqua dal frigo e lei in tono calmo e dolce si rivolge a me < Paolo mi ha mandato un messaggio... oggi devo firmare il contratto...> so che lo ha detto per farmi sapere che ha accettato il lavoro e di questo ne sono felice, aveva dimostrato almeno in questo caso, di essere matura e non confondere lavoro, con vita privata, ma non posso e non voglio dirglielo, anzi < di queste cose se ne occupa Paolo, tu avrai a che fare con lui non con me... del resto, nulla di nuovo per voi > esco immediatamente senza ascoltare una sua eventuale risposta, perché so di essere stato duro con lei, ma se questo allontanarmi da lei poteva evitarle guai, lo avrei fatto.
Raggiungo la camera e solo ora mi rendo conto, che anche io devo lavorare in palestra da domani, prendo il telefono e controllo tutti i programmi della palestra e gli orari delle varie lezioni che avrei svolto io, in fondo io starò in sala, lei sarà negli uffici, quindi al massimo ci possiamo incontrare per i corridoi, una o due volte.

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