30. Nico

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Nico non raccontò a nessuno di quanto gli avesse detto il padre riguardo a Leo Valdez. Non solo aveva bisogno di prove, ma si chiedeva anche dove potesse essere sparito Leo Valdez per una settimana senza far avere sue notizie a nessuno. Be', tutti sapevano che era morto, ma non era un buon motivo per non mettersi in contatto con i propri amici.

Il giorno seguente, Nico scrisse un messaggio ad Hazel, spiegandogli dell'incontro del padre, e lo affidò agli spiriti dell'aria, proprio come aveva visto fare al Coach Hedge durante il loro viaggio.

Dopodiché, andò alla ricerca di Jason per chiedergli di allenarsi, ma non lo trovò.

«È con Piper.» gli disse Jennifer Bennett, sistemando il petalo di una rosa rossa fuori dalla finestra. «Staranno facendo una romantica passeggiata sulla spiaggia. Ti hanno invitato alla festa di domani, vero?»

Nico annuì e si allontanò dalla figlia di Afrodite perché vide Gabriel in avvicinamento. Non voleva essere nei paraggi quando i due avrebbero iniziato a sbaciucchiarsi.

Ma la tentazione di voltarsi a curiosare fu maggiore. Jennifer teneva le braccia attorno al collo di Gabriel, che stringeva la ragazza come se fosse la cosa più delicata su cui avesse messo mano. Li osservò per un minuto o due, poi si allontanò imbarazzato, e con le guance in fiamme.

Il desiderio di riavere Will al Campo di sicuro non fu provocato dalla sua voglia di parlare con lui.

Si ritrovò nei pressi del campo di allenamento, e si mise a guardare. Sei figli di Apollo si stavano scontrando con sei figli di Ares in una gara: tiro con l'arco e spada. I figli di Apollo erano bravi con il tiro con l'arco, i figli di Ares erano imbattibili con le spade.

Nico si affiancò a Percy e Annabeth, seduti in mezzo al campo intenti ad osservarlo.

«Ciao.» salutò Nico, e i due sussultarono. Non l'avevano sentito arrivare. «Ci sarà uno scontro, o li guarderemo solo combattere?»

«Ci sarà uno scontro, spero.» annuì Percy, bevendo una bibita blu che odorava di arancia. Nico storse il naso e guardò il piccolo Angel della casa di Apollo che si fronteggiava con un alto figlio di Ares dallo sguardo truce.

«Hai finito la tua cabina, Nico?» gli domandò Annabeth.

«Sì. Vi ringrazio ancora per il computer.»

La sera prima, Nico aveva provato ad accenderlo senza molto successo. Non capiva come funzionasse, ma era troppo orgoglioso per poterlo ammettere.

«Ah, succede qualcosa!» esclamò Percy ad alta voce, e qualche semidio lo squadrò male.

«Guarda chi c'è!» gridò Clarisse, sorridendo. «Jackson e di Angelo. Volete unirvi a noi?»

«Saremo in spareggio!» si ribellò Angel. «Otto contro sei? Siete così codardi, figli di Ares?»

Qualcuno di essi sibilò, ma Clarisse non batté ciglio. «Di Angelo si unirà a voi.» disse, come se Nico avesse già dato la sua disponibilità. «E Jackson starà dalla nostra parte. Annabeth terrà il punteggio, con Chris.»

«Andata.» annuì Angel, facendo un cenno a Nico.

«Devo dedurre che le nostre opinioni non valgono.» borbottò Percy, alzandosi insieme a Nico.

«Potrebbero, se decidessi di metterti contro Clarisse.» gli fece notare Annabeth.

«Nah. Non posso rovinare la bella amicizia che si è istaurata tra me e lei...»

Nico non fece commenti quando i due al suo fianco cominciarono a ridere. Raggiunse la casata di Apollo, e Derek gli diede una pacca gentile sulla spalla.

Avere una seconda vita è una cosa. È renderla migliore, il trucco...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora