43. Nico

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Nico immaginò che fosse tardi, quando si svegliò da solo nella sua cabina. Raggi di sole entravano dall'unica finestra aperta, assieme ad una sottile brezza.

Si mise seduto. La testa non gli doleva più. Gli era passata anche la nausea, e aveva in bocca il disgustoso sapore di cheeseburger. Nico andò in bagno a lavarsi i denti, e dopo la doccia notò il libro sulla scrivania.

L'ultimo ricordo che popolava la sua mente era il volto sorridente di Will che gli diceva qualcosa riguardo ad un massaggio. Doveva averlo sognato.

Nico uscì dalla cabina. Doveva trovare e parlare con Will. Naturalmente, il figlio di Apollo non si vedeva da nessuna parte.

«Ehi!» esclamò Nico, rivolto ad una piccola figlia di Demetra. «Che ore sono?»

«L'ora di pranzo.» rispose lei, senza scomporsi.

Nico aggrottò la fronte. C'era qualcosa che non quadrava, ma annuì. Si diresse alla mensa, ed ebbe il tempo di sedersi ad un tavolo con un vassoio quando fu raggiunto da Jason e Piper.

«Che fine hai fatto?» domandò Piper, stappando una lattina di Diet Coke e iniziando a sorseggiarla.

«Ieri mi sentivo stanco, e sono tornato alla cabina durante i fuochi d'artificio.» rispose Nico, giocherellando con la sua insalata.

Jason inarcò un sopracciglio. «Quello è successo due sere fa. Hai dormito un giorno intero?»

Nico annuì. Questo aveva molto più senso. «Avete visto Will?» domandò.

Piper sorrise. «È in infermeria. Un figlio di Ecate ha usato troppa magia ed è ricoverato in infermeria per tutta la settimana.»

«Percy e Annabeth?» aggiunse Nico, notando l'occhiata e il sorrisino di Jason.

«Non li vedo da stamattina. Staranno preparando le valigie. Tornano a casa. Devono prepararsi per l'ultimo anno di scuola.»

«Voi, invece? Cosa avete intenzione di fare?»

Jason addentò il suo panino vegetariano e finse di pensarci. «Io e Piper partiremo domani. Andremo alla ricerca di Leo. Non sappiamo dove cercarlo, ma stiamo chiedendo aiuto a dei figli di Efesto.»

«Sono dell'opinione che Leo sia su qualche spiaggia, a prendere il sole, e a guardare le ragazze.» disse Piper, pensierosa. «Magari si trova alle Hawaii. Si gode il fatto di non essere morto, e quando sarà pronto, tornerà qui.»

«Avete detto ai suoi fratelli che è vivo?» domandò Nico, a disagio.

«No. Abbiamo chiesto ai suoi fratelli dove potrebbe andare un figlio di Efesto in vacanza. Le loro risposte sono state molto interessanti. Quasi tutti hanno detto che vorrebbero trovarsi nei pressi di un vulcano in procinto di eruttare.»

«Per ricoprirsi di lava?» domandò Nico, perplesso.

«Ho pensato di non chiedere altre informazioni.» sorrise Jason, e Piper ridacchiò. «Come stai, Nico?»

«Sto bene.»

«Non stai mangiando.» gli fece notare Piper, e Nico si affrettò a riempirsi lo stomaco.

Quando ebbe finito di mangiare, Nico prese una soda, un panino e si diresse all'infermeria. Jason gli disse qualcosa, ma Nico non lo udì. Doveva trovare Will.

Entrato in infermeria, Nico osservò Derek che dormiva profondamente su un lettino, a braccia aperte e con una rivista sul petto. Sperò che Will fosse lì da qualche parte. Non intendeva andare a cercarlo nella sua cabina, dove ci sarebbero stati tanti figli di Apollo che lo guardavano divertiti.

Avere una seconda vita è una cosa. È renderla migliore, il trucco...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora