44. Will

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«Allora... tu e il figlio di Ade..?»

Will si sedette su un lettino vuoto e lo osservò. «Ti sei messo ad origliare?»

«E a spiare.» aggiunse Raphael, sorridendo. «Non ho altro da fare, qui.»

«Sì, tra me e Nico c'è qualcosa.» annuì Will, massaggiandosi la fronte.

«Mi è bastato un solo sguardo per capirlo.»

«Ti consiglio di aprire un'attività come investigatore, Raphael, caso mai dovessi tornare a vivere in città.»

«Lo farò, Willy, non ti preoccupare.»

Willy. Era da tanto tempo che nessuno lo chiamava più Willy. Gideon si divertiva tantissimo a chiamarlo Willy Wonka quando erano bambini. Un soprannome che si era vaporizzato quando la loro madre li aveva messi in punizione per aver rubato del cioccolato in un supermercato. La scusa di Gideon era stata: Lui è Willy Wonka, il re del cioccolato. Logan aveva riso per una settimana, ma Cindy si era infuriata.

Gli occhi di Will si posarono su Raphael. I suoi occhi viola cercavano di indovinare i suoi pensieri.

«Ti ho detto che Gideon si è sposato?» gli disse Will.

Raphael sgranò gli occhi. «Gideon? Sul serio?»

«Già. Ho partecipato al matrimonio, qualche giorno fa.»

«Wow, una cosa recente. Lei è incinta?»

«Credo di sì, ma nessuno me lo ha confermato.»

Raphael ridacchiò.

Will e Raphael si conoscevano da dodici anni. Avevano frequentato le stesse scuole, e Raphael aveva la stessa età dei gemelli Jem e Alec. Erano cresciuti insieme, e Will era rimasto piacevolmente sorpreso quando, quasi un anno prima, Raphael si era presentato al Campo Mezzosangue, rivelando di essere figlio di Ecate. Si erano corsi incontro, increduli, e per i due giorni successivi non avevano fatto altro che parlare di Dei e di come fosse tutto ben diverso dalla loro vita prima del Campo.

«Jem mi ha detto che eri finito in un collegio privato per cervelloni.» gli aveva detto Raphael. «E invece sei qui.»

«Sì, ma non dirlo in giro. Sono lo stesso intelligente.» aveva risposto Will, ridendo.

Era stato strano incontrare Raphael proprio lì, al Campo, figlio di una dea minore. In un sogno, Ecate si era presentata a Raphael e gli aveva annunciato di recarsi lì, al Campo Mezzosangue. Lui aveva obbedito alla donna senza troppe domande.

«Tua madre lo sa?»

Will sussultò e puntò gli occhi su Raphael, amico di infanzia, che una volta, il primo giorno di scuola media, lo aveva preso a pugni per conto di Alec e Jem. Loro non potevano sporcarsi le mani.

«Che cosa?» domandò Will, perplesso. «Che Janet è possibilmente incinta?»

«No, che ti stai frequentando con un ragazzo.»

Will scosse le spalle. «Non ne ho idea. Non me ne importa. E credo che sia meno grave di Gideon e Janet che si sposano per nascondere la gravidanza.»

«Tua madre è una donna molto furba.» mormorò Raphael. «Secondo me, lo sa già. Riusciva sempre ad indovinare le malefatte mie e di Jem prima ancora che mettessimo piede in casa.»

«Sì, ma perché spesso chiamavano a casa per avvertire. E mia madre si è sempre divertita a sgridarti prima di tuo padre.»

Raphael fece una smorfia. Mangiucchiò un biscotto. «Quindi non lo sanno?» aggiunse Raphael. «Che ti piacciono i ragazzi?»

Avere una seconda vita è una cosa. È renderla migliore, il trucco...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora