38. Will

9.8K 821 520
                                    

Will si domandò se non soffrisse di dejà-vu. Nico di Angelo lo stava baciando. Non poteva essere accaduto di nuovo.

Anche se, tuttavia, con il turbine di emozioni contrastanti che lo aveva afferrato durante il racconto, non riusciva più a ricordare se era stato lui a spingersi tra le braccia del figlio di Ade, o viceversa.

Nico tremava tra le sue braccia, e Will lo strinse contro di sé, più forte. Si chiese quanto fosse diventato bollente il suo corpo. La pelle di Nico era calda al contatto delle sue mani, e si chiese se presto anche lui, come Leo Valdez, avrebbe preso fuoco.

Quando sentì un rantolo uscire dalla gola di Nico, Will capì che era giunto il momento di fermarsi. Era riuscito a bloccare il figlio di Ade prima che afferrasse il martello alle sue spalle, e non intendeva oltrepassare il confine imposto precedentemente dal giovane.

Senza fretta, gli lasciò le labbra e lo studiò. Nico era paonazzo, gli occhi stranamente scintillanti, e lo stava osservando con attenzione.

Per un po', nessuno dei due disse una parola. Will teneva ancora le mani sui fianchi di Nico, e Nico aveva ancora le braccia attorno al suo collo.

«Vuoi tirarmi un calcio, questa volta?» domandò Will, spezzando il silenzio, sorridendo.

«No, penso di no.»

«Uno schiaffo? Un pugno?»

«Niente. Solo...» Nico si mordicchiò il labbro. «Io... non capisco.»

«Che cosa?» mormorò Will, accarezzandogli le spalle e la gola.

«Credo... mmh... non so.»

«È bello sapere che anche tu farfugli e dica cose incomprensibili.» ridacchiò Will, e gli diede un lieve bacio sulla guancia. «Però credo di aver capito.»

«E cosa avresti capito?»

«Che ti piaccio.»

Nico arrossì. «Bene, hai capito il succo del discorso.»

Will ridacchiò una seconda volta e lo lasciò andare. Mentre Nico si guardava attorno imbarazzato, Will afferrò la sua tavola da surf e quella di Austin.

«Se ti senti pronto, possiamo tornare di là.» gli disse Will, sfiorandogli la guancia.

Nico lo guardò sospettoso. «Non hai intenzione di prendermi per mano o cose del genere, vero?» chiese.

«Nah. Però se qualcuno tipo Jackson o Grace provano ad avvicinarti, sappi che ne sarò geloso. Molto geloso.»

Nico rise. «Sei davvero geloso di Percy e Jason?»

«Certo.»

«Hanno le loro fidanzate.»

«E allora? Tu sei molto più bello di Annabeth e Piper.»

Will arrossì leggermente.

Nico avvampò. «Quindi io ti piaccio solo perché sono... mmh, carino?»

«Oh, no.» Will scosse la testa, posò le tavole e gli prese il volto tra le mani. «Tu mi piaci perché sei intelligente, e ironico. Sei te stesso qualsiasi cosa succeda. Non ti pavoneggi. Sei assolutamente imprevedibile. E sei anche pronto a sacrificarti per le persone a cui vuoi bene. E perché non ti rendi conto di quanto tu possa essere attraente.»

Le guance di Nico bruciavano, e Will resistette all'impulso di scappare nella sua cabina. Si era lasciato scappare un po' troppo. Di sicuro lo aveva spaventato. E ora sarebbe scappato nella sua cabina o, peggio, negli Inferi.

Avere una seconda vita è una cosa. È renderla migliore, il trucco...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora