35. Nico

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Nico tenne gli occhi incollati su Will mentre si allontanava verso i suoi fratelli. Fu tentato di seguirlo, e chiedergli scusa, e dirgli che sì, dovevano proprio parlare, e che forse era il caso di trovare un luogo più appartato.

Ma rincorrere Will Solace mentre si avvicinava ai suoi fratelli era come sventolare una bandiera strillando a gran voce ciò che provava per lui. Anche se era ancora molto, molto confuso a riguardo.

E poi c'era Percy, che lo osservava incuriosito, mentre sulla sdraio di fronte a loro si sedevano le due ragazze. Jason, da vero cavaliere, si sistemò sulla sabbia.

«Perché è scappato, Will?» domandò Piper, curiosa.

«Credo che Nico e Will stessero litigando, quando sono arrivato.» rispose Percy, prendendo un pezzo di pizza.

«E tu li hai interrotti?» rispose Annabeth, inarcando le sopracciglia.

«Non era mia intenzione.»

«Non stavamo litigando.» disse in fretta Nico. «Stavamo parlando di un altro possibile... mmh, ricovero in infermeria.»

«Stai male?» si interessò Percy, e Nico notò che Jason lo stava fissando in silenzio, con un lieve sorriso sulle labbra.

«Ho, ehm, usato i miei poteri l'altro giorno, e...» Nico continuò a borbottare, la voce che si assottigliava ad ogni parola, le guance rosse. Jason gli venne in soccorso.

«Ho sentito alcuni figli di Ermes.» disse. «Ci saranno i fuochi d'artificio, questa sera.»

«Chi li ha fatti?»

«I figli di Efesto.»

«Quindi immagino che dovremo fare attenzione.» sorrise Piper.

«Daranno fuoco a qualcosa.» aggiunse Percy, guardandosi attorno.

«Non sarebbe la prima volta.»

Nico li osservò mentre si zittivano, pensierosi. Pensavano tutti a Leo, naturalmente. E quello gli sembrò il momento adatto per parlarne.

«Lui è vivo.» disse, rendendosi subito conto che non erano le parole adatte per iniziare un discorso del genere.

«Chi?» chiese Percy, perplesso. «Di chi stai parlando?»

«Di Leo Valdez.»

Jason e Annabeth lo guardarono con attenzione, Piper sgranò gli occhi. «Ma...» mormorò la figlia di Afrodite, guardando i compagni. «Tu e Hazel avete detto che...»

«Sì, è così.» Nico giocherellò con una patatina nel suo piatto. «Io e Hazel lo abbiamo sentito morire. E mio padre... è venuto a farmi visita, qualche giorno fa.»

«È venuto a farti visita?» ripeté Jason. «Tuo padre?»

«Ogni tanto gli capita di lasciare il regno degli Inferi, anche se mai per più di un quarto d'ora.» rispose Nico. «Mi ha detto che Leo non è mai stato negli Inferi. È ancora vivo, da qualche parte, in buona salute, e non è da solo.»

Piper si voltò verso Jason. «Dobbiamo cercarlo.» gli disse.

Jason le strinse la mano e annuì. «Inizieremo a cercarlo domani. Ma... perché non è tornato qui?»

Nico scosse la testa. «Non lo so. Forse vuole tornare qui in grande stile, tra qualche settimana.»

«Non mi sorprenderei nel vederlo spuntare fuori dai fuochi d'artificio.» sorrise Piper, con le lacrime agli occhi. Annabeth le diede qualche pacca confortante sulla spalla.

Avere una seconda vita è una cosa. È renderla migliore, il trucco...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora