32. Will

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«Angel!»

Will si affrettò verso il fratello, che lo guardò dubbioso.

«Allora sei veramente tornato.» gli disse Angel. «Ti ho visto questa mattina di sfuggita, pensavo fossi un'illusione.»

«Come vedi, sono qui.» Will si voltò a guardare il mare. «È una giornata splendida.»

«Sì, è vero.» Angel guardò la spiaggia, aggrottò la fronte e si voltò di nuovo verso il fratello. «Che coincidenza.»

«Cosa?»

«Il costume di Nico di Angelo. Assomiglia proprio a quello che ho nel cassetto. Quello regalatomi da mia madre.»

Will rise, arruffandogli i capelli. «Come puoi immaginare, non è nel cassetto. E faresti meglio a startene zitto. Mi devi un favore.»

«E perché?»

«Perché non ti ho strappato la lingua.»

Angel annuì nervoso. «E non hai intenzione di farlo, vero?»

«No, figurati.» lo tranquillizzò Will, ma Angel continuò a guardarlo sospettoso. «Stamattina ho parlato con Austin, ma non mi ha detto granché. È andato tutto bene in questi giorni?»

«Sì. Nulla di straordinario. A parte lo spogliarello di Nico, ieri, in mensa. Spettacolo gratis. Volevo farti delle foto, ma, ahimé...»

Will gli tirò un pugno dritto dritto nello stomaco.

Angel cadde in ginocchio e si rimise in piedi sorretto dal fratello. «Non posso nemmeno scherzare?» borbottò.

«No. Non sono in vena di scherzi.» gli rispose Will, sorridente. «E, comunque, non intendevo novità su Nico. In infermeria è andato tutto bene?»

«Austin e Derek hanno cambiato dei turni con me e Tobias.»

«Dovevo aspettarmelo.»

«Ieri ho visto Percy accompagnare Nico nella sua cabina.» aggiunse Angel, e Will si irrigidì. «È normale?»

«Anche se non lo fosse, non sono affari che ti riguardano.» sbuffò Will, evitando di tirargli un altro pugno, e raggiunse Nico. Lo trovò in compagnia di Percy, Piper, Annabeth e Jason. Si affiancò a Nico, in imbarazzo per l'occhiata di Jason.

«Ciao.» lo salutò il figlio di Giove. «Non ti ho visto in giro negli ultimi giorni.»

«Sono tornato a casa.» ammise Will. «Faccende di famiglia.»

Percy lo guardò sorridendo. Will si rese conto che in quel circolo ristretto si trovavano due delle cotte infantili di Nico. O forse solo una, ma non ne era proprio sicuro.

«È successo qualcosa di grave?» gli chiese Percy.

«No. Mio fratello maggiore si è solo sposato.»

Percy e Annabeth si lanciarono un'occhiata ma distolsero in fretta lo sguardo, sorridendo.

«Sotto certi punti di vista, potrebbe essere una cosa grave.» gli fece notare Piper, e Jason la guardò a bocca aperta. «Che c'è?»

Jason scosse la testa, e gli altri risero. Will guardò Nico. Sorrideva. Fu felice di aver organizzato quella festa in spiaggia, anche se non era stato lui a farlo sorridere.

«Faccio un bagno.» avvertì Percy, tendendo la mano ad Annabeth. «Vieni con me?»

Jason la prese prima di Annabeth. «Pensavo non me lo avresti mai chiesto.» disse, trattenendo una risata.

Annabeth gli diede una gomitata, e lei e Percy corsero verso il mare, seguiti da Jason. Si tuffarono uno dopo l'altro, e Will si voltò verso Nico.

«Vuoi unirti a loro?»

Nico scosse la testa, piano, e Will lo studiò. Fissava il mare con una strana luce negli occhi. Si chiese se sapesse nuotare.

Will lasciò a Piper la sua sdraio e si stese sulla spiaggia, tra loro due, le mani intrecciate dietro alla testa. Tenne gli occhi fissi sul cielo, pensando ad Alec. Quando erano piccoli, Alec trovava ogni scusa possibile per picchiarlo, mettergli la testa nel water o chiuderlo a chiave nello sgabuzzino. Questo, e un'altra serie di fattori, lo avevano spinto a chiedere un passaggio ai genitori fino al Campo Mezzosangue.

I suoi genitori gli avevano detto che era figlio di Apollo a sette anni quando, per sbaglio, aveva guarito la ferita di Jem alla gamba. Fu il patrigno a parlargliene in privato, mentre la madre ne parlava ai fratelli maggiori. Da quel giorno, erano iniziati i cinque anni di scherzi cattivi da parte di Alec.

«Will, posso farti una domanda?»

Will alzò gli occhiali e osservò Piper. «Dimmi pure.» le disse, sorridendo, evitando aggettivi tipo piccola, baby, o dolcezza. Piper non era quel genere di figlia di Afrodite da apprezzare nomignoli del genere.

«Come fai ad essere così abbronzato?»

Will sospirò e si rimise gli occhiali. «Cose da Apollo.» rispose.

«Non è giusto!» esclamò Piper, stizzita, fissandolo affascinata. «Credo che dovresti dare un po' del tuo regalo agli amici, Will. A me piacerebbe veramente tanto un'abbronzatura come la tua.»

«Mi dispiace, ma non credo che sia possibile imprestarti la mia abbronzatura.»

Piper sbuffò, Nico sorrise, Will scrutò entrambi poi richiuse gli occhi.

A sorpresa, sentì le mani di Piper sul fianco e si mise seduto di scatto. Nico aveva le guancie ardenti.

«Che diamine fai?» chiese Will, paonazzo.

Piper alzò le spalle, divertita, poi balzò in piedi. «Volevo controllare se avessi un'abbronzatura compatta. Vado da Jason.»

La figlia di Afrodite si allontanò e Will la fissò in silenzio, pensando a Drew. Non pensava a lei da diverso tempo. E lei era ben diversa da Piper. Si voltò verso Nico.

«Allora, anche tu hai constatato se la mia abbronzatura è completa?» gli chiese.

«Non volevo, però sì.»

Will si sedette sulla sdraio, sospirando. «I figli di Apollo si abbronzano anche sotto i vestiti. E devo dire che le figlie di Afrodite si fanno ogni giorno più sorprendenti.»

Nico annuì, d'accordo con lui.

Will scrutò Piper e Jason che discutevano in acqua, prima di tuffarsi nello stesso momento, e tornò a guardare Nico.

«Allora.» gli disse. «Io e te dobbiamo parlare, giusto?»

Ciò provocò altro rossore da parte di Nico. «Ah, io... ehm, non me lo ricordo.» mentì Nico.

Will sorrise. «Okay.» annuì il figlio di Apollo. «Non lo ricordo nemmeno io. Vuoi andare in acqua?»

Nico si mordicchiò il labbro. «Non so nuotare.» confessò infine, senza guardarlo.

«Posso insegnarti io.»

«Se dovessi proprio scegliere come maestro di nuoto te o un figlio di Poseidone, preferirei Jason.»

Will rise, alzandosi in piedi e tendendogli la mano. «Giuro che non ti lascerò annegare. Nemmeno per scherzo.»

Nico lo scrutò, poi sospirò e accettò la mano.

Avere una seconda vita è una cosa. È renderla migliore, il trucco...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora