Fortunatamente ero riuscita a rivestirmi prima che Victoria bussasse alla porta. Sicuramente dal mio aspetto l'olandese aveva intuito per quale motivo Charles si trovava nella mia stanza, ma avevo mostrato indifferenza alle sue occhiate maliziose.
Una volta arrivati nella sala dell'albergo, in cui si sarebbe svolta la festa, mi accorsi di quanta gente ci fosse. Non vi erano solo i piloti presenti ma anche la maggior parte delle persone presenti nel loro team. Potevo distinguere tra loro anche alcuni dei miei colleghi.
La musica era a tutto volume tanto da essere difficile comprendere le parole di chi ti stava accanto e raggiungere il bancone per prendere qualcosa da bere sembrava impossibile data la folla di persone presenti in quella stanza. Non ero mai stata un'amante della confusione. Preferivo di gran lunga le serate tranquille con pochi amici che ritrovarmi in una calca di gente che conoscevo a malapena di vista. Ma ormai ero lì e anche se la tentazione di girare i tacchi ed andarmene era forte, mi costrinsi a farmi forza e seguire il monegasco e l'olandese verso gli altri.
Carlos, Lando, Pierre e Daniel si trovavano seduti su uno dei divanetti più appartati, per quanto possibile, della sala.
"Uh! Finalmente ci avete degnati della vostra presenza. Pensavamo vi avessero rapiti gli alieni" disse Ricciardo in tono ironico . Ormai lo conoscevo abbastanza per affermare che non fosse di certo la persona da riflettere prima di parlare. Tutto ciò che pensava usciva automaticamente dalla sua bocca. Tutto ciò che poteva essere imbarazzante e divertente in senso buono ovviamente. Non era di certo come Max che aveva l'obiettivo di essere cattivo e ferire le persone. Daniel era la persona più buona che avessi mai conosciuto.
"Gli ospiti più importanti si fanno sempre attendere" rispose, fingendo un espressione altezzosa, Victoria. Nel mentre prese posto vicino allo spagnolo costringendo me e il pilota numero 16 a sederci vicini sugli unici due posti rimasti liberi. Charles ovviamente non perse l'occasione di sfiorarmi senza farsi notare e ,essendo così vicini, gli risultò facile. Gli lanciai un'occhiata di avvertimento. Doveva tenere le mani al suo posto ed essere discreto. Non avevo intenzione di far sapere di noi quella sera, quando saremmo stati sotto l'attenzione di tutti senza la possibilità di darcela a gambe.
"E poi la colpa non è stata mia" aggiunse l'olandese guardando me e il ragazzo sedutomi accanto in modo provocatorio. Non potevo credere che l'avesse detto davvero davanti a tutti gli altri. Sapeva quanto odiavo spiattellare la mia vita privata ed era già tanto che avessi rivelato a tutti loro di ciò che stava accadendo tra me e Charles.
"Ah quindi i ferraristi ci danno dentro. Charles non ti facevo un tipo focoso" disse Ricciardo con un sorriso divertito. Sentivo l'imbarazzo farsi strada dentro di me e non avevo intenzione di diventare rossa dalla vergogna.
"Non ne hai neanche idea" rispose il monegasco con un ghigno.
Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso. Se anche lui prendeva parte a questi discorsi allora era il caso che mi allontanassi prima di arrabbiarmi. Perciò mi alzai di scatto in piedi e mi congedai dicendo che avevo bisogno di bere. Ed era davvero così. Se volevo sopravvivere a quella serata, l'alcool mi serviva.
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Dopo il giusto quantitativo di drink, che mi permettevano di essere più sciolta e meno arrabbiata, ero tornata dagli altri e avevo fatto finta che tutto ciò che fosse successo prima non mi interessasse minimamente. Non so di cosa stessero parlando quando mi ero riseduta al mio posto, ma avevo potuto benissimo percepire lo sguardo di Leclerc fisso su di me. Probabilmente si stava chiedendo per quale motivo mi fossi allontanata ed ero sicura che se non fossimo stati in mezzo a tutte quelle persone, mi avrebbe già tempestata di domande. Odiava non sapere cosa mi attanagliasse il cervello.
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I Need You // Charles Leclerc
Storie d'amoreLei non sapeva cosa volesse dire avere bisogno di qualcuno al suo fianco. Troppo impegnata a lasciare i sentimenti fuori per non soffrire. Troppo sovrastata dalle paure dovute al suo passato tormentato. Puntava solo a eccellere nel suo lavoro. Quell...