Odio queste serate di gala. Odio stare in mezzo a queste persone dai finti sorrisi e dagli abbracci macchinosi. Sinceramente odio anche le riunioni al Tavolo. Non è che non mi interessi sapere quello che fanno le altre fazioni, è solo che trovo sia una perdita di tempo. Ognuno di noi ha le proprie spie per controllare sia gli alleati che i nemici. È alla base del nostro stile di vita.
Mi allargo il nodo della cravatta; mi sta soffocando. Non mi piace quest'abbigliamento; amo un bel vestito di classe, ma lo smoking mi stringe ovunque. Saluto qualche conoscente e vado a rintanarmi al bar. Ordino da bere e ammazzo il tempo. Questa sera Don Vincenzo presenterà sua figlia al Tavolo e sono piuttosto curioso di vedere come reagirà. Non credo sia saggio inoltrarla in questo mondo; è troppo violento e spietato per una come lei.
Quando l'uomo vestito da pinguino in cima alle scale annuncia l'arrivo della famiglia russo, mi volto nella loro direzione. Ammetto che sono costretto a bloccare il bicchiere a mezz'aria quando la vedo. Tutte le donne presenti in sala indossano abiti sfarzosi e d'altri tempi. Le loro maschere sono impreziosite da gemme rare e un senso di ostentazione. Lei invece rappresenta la semplicità fatta persona ed è... bellissima.
Indossa, con un'eleganza che non credevo le appartenesse, un abito blu cobalto a sirena. La scollatura non è molto profonda e le spalline del vestito sono larghe. Il tessuto avvolge il suo seno prosperoso come una seconda pelle e i fianchi che sembrano gridare aiuto nel disperato tentativo di liberarsi del tessuto aderente, ondeggiano come onde suadenti in una calda giornata di agosto. I capelli sono lucenti e si muovono al ritmo dei suoi passi. Indossa una maschera nera fatta di pizzo che le incornicia perfettamente gli occhi da cerbiatta. Sono certo che tutte le donne la stanno invidiando per le occhiate che le lanciano gli uomini presenti nella sala. Sono sicuro che la scelta del suo abito sia stata dettata dal suo istinto di passare inosservata, senza sapere che ha ottenuto l'effetto contrario. Cammina spaesata in mezzo alla folla che si avvicina e saluta persone che nemmeno conosce. Si guarda intorno e sono certo che l'unica cosa che vorrebbe fare in questo momento è fuggire da questo posto. Vaga con lo sguardo non so se in cerca di qualcosa o qualcuno; quello che so è che si volta proprio nella mia direzione. Indosso una maschera che mi copre tutto il viso ed è impossibile riconoscermi eppure lei lo fa. Sa benissimo che sono io perché si dirige verso di me con passi sicuri. Sorrido sotto la mia maschera perché in qualche modo gli ho fatto un certo effetto se mi riconosce tra tutte queste persone. Mi volto verso il barista e chiedo: «Altre due vodka.»
Devo fare uno sforzo sovrumano per non ridere mentre cerca di salire sullo sgabello troppo alto per lei.
«Serve una mano? Sembra che tu ne abbia bisogno.»
Quando finalmente riesce a sistemarsi, mi risponde: «Ce la faccio benissimo da sola. Grazie.»
Quando il barista poggia i due bicchieri di vodka sul bancone, ne prendo uno e glielo porgo. Lo annusa e poi mi guarda di traverso.
«L'hai avvelenato?»
Sorrido e mi levo la maschera.
«Credimi se ti dico che per uno come me, uccidere qualcuno con il veleno è qualcosa di estremamente vigliacco. Preferisco usare le mani. Per tante cose...» E ammetto che il mio sguardo vaga proprio sulla sua generosa scollatura.
«Che galantuomo.» Mi dice cercando di sistemarsi il vestito per coprirsi di più. Non è che l'abito sia particolarmente scollato; è che è difficile contenere tanta generosità.
«E chi ha mai detto di esserlo?» Le rispondo bevendo la vodka tutta d'un fiato. «Allora, so che stai per essere introdotta al Tavolo. Questo comporta una grande responsabilità.»
«Questo non comporta proprio niente... Sono qui solo esclusivamente perché mi hanno obbligata. Ho detto che avrei partecipato a questa serata e lo sto facendo. Non appena sarà conclusa questa faccenda, me ne tornerò in Italia.»

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Fino all'ultimo respiro
ChickLitAlyssa fa parte di una delle famiglie più potenti e pericolose del mondo. Ha tutto ciò che una ragazza possa desiderare: soldi, fama e potere. Peccato che lei desideri l'unica cosa che non può avere... la libertà. Alyssa non vuole far parte della ma...