È tornata da me. La mia Alyssa è tornata a casa. Non so quante volte abbiamo fatto l'amore questa notte, ma non ne ho mai abbastanza. Non ho idea di cosa abbiano parlato lei e Takeru. Quando ho provato a chiedergli qualcosa, mi ha risposto che non poteva dirmelo. Il suo segreto professionale glielo impediva. Ora come ora non mi interessa più di tanto; mi basta che lei sia qui accanto a me. Alyssa ha fatto un passo importante questa notte; si è fidata di me e ha riconquistato la fiducia in sé stessa.
L'ultima cosa che vorrei che facesse, è cominciare a dare la caccia a Viktor. Non è che non voglio che lei si vendichi; è solo che vorrei evitarle tutto questo e il carico psicologico che ne deriverebbe.Si muove leggermente nel letto e la tiro stretta a me. Le annuso i capelli e profumano di cocco. Glieli accarezzo e mi beato della loro morbidezza.
Non riesco a chiudere occhio perché l'unica cosa su cui sono concentrato è accarezzare la sua testa. Non sono stanco; al contrario, sono pieno di energia.
Quando il sole sorge, la sto ancora abbracciando e quando la vedo aprire gli occhi debolmente, le sorrido e la bacio dolcemente.
«Buongiorno.»
Mi sorride e ricambia il bacio.
«Hai dormito bene?» Le chiedo strusciando il naso contro il suo.
Mi abbraccia e appiattisce la guancia contro il mio petto.
«Era una vita che non dormivo così bene. Mi dispiace per come mi sono comportata in questi giorni; voglio che tu sappia che ti evitavo non perché volessi realmente farlo.»
La interrompo perché so perfettamente cosa sta per dirmi e non c'è alcun bisogno che lei si giustifichi.«Lo so, amore mio. Lo so. Quello che è successo dobbiamo lasciarcelo alle spalle e guardare solamente avanti.»
«Non sei arrabbiato con me?»
«E perché mai dovrei esserlo? Se proprio c'è qualcuno che deve provare questo sentimento, quella sei tu e dovresti indirizzare la tua rabbia verso di me perché non sono stato in grado di proteggerti.»
Mi stringe ancora di più.
«Non è stata colpa tua, Hiroto-san. Se Viktor mi ha presa, è solo per colpa mia. Se non mi fossi fatta avanti, avrebbe ammazzato mio fratello e non potevo permetterlo.»
«Voglio chiederti una cosa e vorrei che tu mi rispondessi sinceramente. Sei sicura di voler continuare con la caccia all'uomo?»Alyssa si tira su e mi prende la mano.
«Sento di dover chiudere il cerchio e lo farò solo quando Viktor sarà morto.»
Capisco ciò che sta dicendo e la sosterrò per tutto il tempo.
«Va bene. Allora iniziamo a prepararci perché stanarlo non sarà facile.»
Ci laviamo molto velocemente e prima che possa rendermene conto siamo già in macchina. La guardo di continuo e cerco di capire se tutto quello che ha passato se lo stia realmente iniziando a lasciare alle spalle.
Quando arriviamo nel mio ufficio, le guardie poste di fronte la porta si inchinano con rispetto. Può sembrare strano agli occhi degli estranei, ma in Giappone è la normalità fare questo.
Quando entriamo, Kishimoto è pronto a mostrarmi qualcosa.
«Com'è la situazione?» Gli chiedo accomodandomi alla mia scrivania.
«La situazione al Tavolo sembra essere molto precaria. I Kozlov hanno perso molti alleati e di conseguenza molto potere. Sembra che l'assassinio di Vincenzo Russo abbia scosso le fondamenta del Tavolo.»Sorrido. «Già, lo immagino. Dove si trovano adesso?»
«Sono barricati nella loro residenza. Sembra che abbiano messo molte guardie a sorvegliare il perimetro e l'entrata principale.»
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Fino all'ultimo respiro
Literatura FemininaAlyssa fa parte di una delle famiglie più potenti e pericolose del mondo. Ha tutto ciò che una ragazza possa desiderare: soldi, fama e potere. Peccato che lei desideri l'unica cosa che non può avere... la libertà. Alyssa non vuole far parte della ma...