Il mio medico personale mi sta visitando e fortunatamente le ferite che ho riportato non sono gravi. Mi rallenteranno un po', ma non per questo mi fermeranno.
Kishimoto bussa alla mia porta e non attende un mio comando per entrare.
«L'abbiamo rintracciata, signore. La famiglia Russo ha comprato un'enorme casa proprio nel centro di San Pietroburgo. È stata vista lì ieri mattina e da allora non l'abbiamo persa di vista. Non ha mai lasciato la struttura.»
«In che condizioni era?» Sono terrorizzato dal fatto che Victor possa averle messo le mani addosso.
«Mi hanno riferito che sta bene. È rinchiusa in una camera al secondo piano. Nessuno entra e nessuno esce; c'è solo una signora anziana che entra per portarle da mangiare.»
La stanno tenendo prigioniera come un animale.
«Che mi dici di Kozlov?»
Kishimoto apre il tablet e me lo passa.
«Lo stiamo pedinando da lontano. Sembra essere tornato anche lui a casa sua, ma c'è fermento da quelle parti. I russi stanno sicuramente architettando qualcosa.»
Sono certo che è così. Tanto per cominciare Viktor vorrà celebrare le nozze il prima possibile e fare di tutto per ostacolarmi. Sfortunatamente non posso indire un'altra riunione al Tavolo. I federali ci stanno alle calcagna e questa è l'ultima cosa che ci serve.
«Prepara i nostri migliori uomini.»
«Ma signore! Non può partire in questo stato.»
I miei occhi assassini lo fanno desistere dall'aggiungere qualsiasi cosa.
«Voglio una squadriglia composta dei nostri migliori elementi. Partiremo questa sera.»
Kishimoto non aggiunge altro; si riprende il tablet ed esce.
«Non dovrebbe sforzarsi troppo, signore.» Il dottore sembra preoccupato, ma di certo qualche ferita non mi fermerà.
«Ha detto che non è nulla di grave.»
«Infatti è così, ma dovrebbe evitare di sforzarsi.»
Mi rialzo e mi abbottono la camicia.
«La ringrazio per i suoi servigi, dottore. Può andare.»
Il medico se ne va e poco dopo faccio altrettanto. Esco dalla camera di una delle mie case vicino la strage dei miei uomini e cammino a passo di carica. Le mie guardie mi seguono a ruota. Non perdo nemmeno tempo a sistemarmi la camicia dentro i pantaloni o ad indossare la giacca. Quando esco dalla casa, entro immediatamente in macchina. Salgo dal lato del guidatore e parto sgommando. C'è un posto dove ho necessità di andare in questo momento.
Quando arrivo nel vecchio quartiere, spengo l'auto ed esco. Non devo aspettare molto prima che si faccia vedere la persona di cui ho bisogno.
«Hiroto!»
Faruq mi viene incontro con passi decisi e veloci. Mi abbraccia e mi dà qualche pacca sulla spalla.
«La troveremo e la riporteremo a casa.» Mi dice molto seriamente.
«L'ho già trovata, amico mio. Ho bisogno del tuo aiuto per un'altra faccenda.»
«Dimmi come posso aiutarti, te lo devo.»
«Devo scoprire ogni segreto, ogni falla della famiglia Kozlov.»
«Ho già quello che fa per te. Sapevo che me lo avresti chiesto.»
Mi dà una busta di carta e la apro immediatamente. Ci sono molti documenti e diverse chiavette USB.
«Con questo li distruggerai.» E mi sorride. «Hai a disposizione i miei uomini per la tua missione.»

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Fino all'ultimo respiro
Chick-LitAlyssa fa parte di una delle famiglie più potenti e pericolose del mondo. Ha tutto ciò che una ragazza possa desiderare: soldi, fama e potere. Peccato che lei desideri l'unica cosa che non può avere... la libertà. Alyssa non vuole far parte della ma...