43 - simon says

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Hunter pov

Ormai era lunedì mattina. Il sole era alto in cielo, nonostante facesse molto freddo. Mi fermai in corridoio per sistemare i libri delle lezioni successive e poco dopo mi avviai con Miyeon e Yuqi. Entrammo nell'aula di archeologia e storia dell'arte classica. Il professore era già seduto, stava controllando alcune cose al pc. Prendemmo come solito i posti dietro. 

Buttai un occhio verso il banco dove si sedeva di solito Yuta, non era ancora arrivato. 

Iniziai a tirare fuori alcune cose dal mio zaino, tra cui la tesina che dovevamo consegnare. Miyeon e Yuqi fecero lo stesso. Quest'ultima si alzò poco dopo per andare a salutare Soyeon, le vidi con la coda dell'occhio, erano così carine. 

<< Buongiorno >> sentii una voce parlarmi sottovoce vicino al mio orecchio. Mi girai subito e fui colta di sorpresa, era Yuta. Il suo viso era a pochi centimetri dal mio. Gli sorrisi e lui fece lo stesso, per poi avviarsi in prima fila. Si tolse la borsa a tracolla per poi appoggiarla sulla sedia affianco. Si sbottonò la giacca e la sistemò sullo schienale. Indossava una maglietta a maniche lunghe nera leggermente aderente con degli strappi sulle maniche. Distolsi subito lo sguardo e mi morsi un labbro. Chiusi gli occhi per qualche secondo e respirai profondamente.

Poco dopo la lezione iniziò, consegnammo le varie tesine e il professore ci disse che per la prossima settimana dovevamo studiare un capitolo del libro. Ci avrebbe poi interrogato casualmente. Non era possibile, non ci dava un attimo di tregua, era vero però che gli esami sarebbero stati tra un mese e mezzo. 

-

Era ormai ora di pranzo, avevo veramente fame. Era appena finita la lezione di storia dell'arte contemporanea e io e Yuqi stavamo uscendo dall'aula per dirigerci verso la mensa. Taeil continuava a non salutarmi, gli sarebbe passata prima o poi, pensai. Non poteva far finta che non esistessi, eravamo comunque compagni di corso. 

Io e Yuqi passammo per l'atrio per uscire dalla porta principale dell'edificio. Poco dopo sentii delle voci provenire dal corridoio. Yuqi mi guardò perplessa. Cosa stava succedendo?

Quella era la voce di Yuta, potevo sentirla risuonare nella mia testa. Stava parlando ad alta voce e sembrava molto arrabbiato. 

Decisi di correre a vedere e lo trovai lì. Stava tenendo fermo Jungwoo, attaccato agli armadietti. Poco dopo lui cercò di divincolarsi e Yuta lo buttò per terra, per poi sedersi sopra di lui a cavalcioni.

<< Devi lasciarla stare, hai capito? Lei non c'entra niente con questa storia >> gli urlò Yuta in faccia per poi prenderlo per il colletto.

Iniziai a correre verso di lui, dovevo fermarli. Cosa stava facendo? Cosa gli era preso?

<< Non ti lascerò farle del male, mi hai capito Jungwoo? >> urlò ancora.

Riuscii a prenderlo per un braccio, spostandolo. Lui mi guardò e si alzò in piedi. 

Jungwoo si era tirato leggermente su e iniziò a ridere << Siete proprio patetici >>. Lo aveva fatto apposta, voleva provocarlo.

Yuta cercò di andargli di nuovo vicino, forse per picchiarlo, ma lo fermai. Alcuni ragazzi, compresa Yuqi, ci stavano guardando infondo al corridoio. Cazzo dovevo fare qualcosa.

<< Yuta, basta. Lascialo stare >> gli dissi calma, cercando di tenerlo ancora. Lui si girò verso di me, era molto arrabbiato, lo si leggeva in viso. 

<< Calmati Yuta >> ci guardammo negli occhi e poco dopo iniziò a rilassarsi. Appoggiò la testa vicino alla mia. Capii che quello era un gesto disperato, non ce la faceva più, non riusciva più a sopportare e aveva ragione. Poco dopo Jungwoo si alzò per poi correre via. L'aveva fatto apposta, non aspettava altro che una sua sospensione per averlo picchiato, era molto furbo, lo voleva fuori dalla Soongsil.

Portai fuori Yuta a prendere un po' d'aria, mi sembrò molto scosso da quello che era successo. Rimanemmo sulla panchina per una buona mezz'ora. Fumò e non disse altro, rimanemmo in silenzio a guardarci. Nei suoi occhi potevo vedere quanto gli dispiaceva e per un attimo mi sembrò mi volesse ringraziare per averlo fermato. 

Fortunatamente ero arrivata in tempo.

-

Yuta pov

Mi rilassai sopra la poltrona, in camera mia. Era sera ormai, il sole era già tramontato. La finestra era leggermente aperta per far uscire il fumo. 

Mi portai la sigaretta alla bocca per poi aspirare profondamente. Lasciai andare la testa sullo schienale. Ogni mio muscolo si stava lasciando andare. Non riuscivo a pensare a niente se non al silenzio che si era creato.

Poco dopo il tutto venne interrotto da Mark, il quale bussò alla mia porta. Gli andai ad aprire. 

<< Hyung, stai bene? >> mi chiese subito forse riferendosi a quello che era successo la mattina. 

Lui entrò per poi togliersi il cappello e la felpa. Mi guardò perplesso.

<< Si sto bene, fortunatamente è arrivata Hunter e mi ha fermato o lo avrei picchiato sicuro >> 

Lui si portò le mani alla testa e sospirò forse esausto.

<< Yuta mi avevi detto che non lo avresti fatto dentro l'istituto >> Mi guardò arrabbiato. So benissimo quello che avevo fatto.

<< Lo so, ma mi ha provocato e non ho pensato più di tanto a quello che stavo facendo. Ne ho abbastanza di lui >> Strinsi i pugni. Mark mi prese per le spalle poco dopo << Yuta, tu sei più intelligente di lui, non stare al suo gioco >> 

Mark era sempre stato così saggio. 

Ci fu qualche minuto di silenzio. Mi sedetti di nuovo sulla poltrona finendo definitivamente la sigaretta. Mark restò in piedi a pensare, per poi guardare fuori dalla finestra.

<< Hyung, tu hai micca dei preservativi? >> mi chiese di soppianto, per poco non caddi dalla poltrona. Cercai di non ridere. Lo guardai, lui sembrava così preoccupato.

<< A che ti servono? >> gli chiesi sarcasticamente per poi scoppiare a ridere, non ce l'avevo fatta. 

<< Ma come perchè? Lo sai >> disse portandosi le mani sopra agli occhi, sospirò per poi lasciarsi andare.

Io mi alzai dirigendomi verso il comodino. Non gli chiesi niente, capii che le cose con Miyeon stavano andando decisamente bene. Tirai fuori il pacchetto per poi prenderne 3.

Gliele tirai, lui li prese al volo. Sapeva che li avevo comprati da poco, sarebbe successo con Hunter prima o poi perciò cercai di organizzarmi. Ero seriamente contento per lui ma in quel momento mi mancarono le parole. Rimasi in silenzio.

<< Grazie hyung >> mi disse sorridendomi leggermente.


Anemone | Yuta NakamotoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora