84 - love me now

135 17 25
                                    

Hunter pov

<< Vuoi passare da me? Così magari stiamo un po' insieme, con questo tempo pensavo di rilassarmi un po' >> 

Taeil si rivolse a me con un piccolo sorriso. Eravamo in ascensore e stavamo tornando nelle nostre camere, dopo una giornata passata unicamente a disegnare al laboratorio di pittura. Ero abbastanza esausta, tanto che pensavo di buttarmi sul letto e di farmi una bella dormita, finchè non fosse ora di cena.

<< Cosa vorresti fare? >> chiesi un po' imbarazzata dalla situazione. Lui mi strinse una mano, prendendola improvvisamente. Si mise di fronte a me guardandomi negli occhi, mi sorrise ancora per poi ridere sarcasticamente.

<< Ti va di guardare un film? Non so se ci sarà anche Taeyong, nel caso gli dirò di andarsi a fare un giro, se questo ti imbarazza >> disse accarezzandomi poi il palmo della mia mano, mi fece leggermente solletico e io scoppiai a ridere.

Non sapevo molto su di lui, lo avevo incrociato veramente poche volte per farmi un'opinione. Era sicuramente un ragazzo molto indaffarato, non riusciva mai a prendersi del tempo libero per rilassarsi. Quando ero per caso in camera con Taeil, lui non faceva altro che stare al computer o studiare in modo molto silenzioso, ripetendo gli argomenti a bassa voce. 

Non mi rivolse mai la parola, anche se mi salutava sempre molto educatamente. Neanche Taeil mi parlò molto di lui, non avevano mai avuto l'occasione di passare del tempo insieme per conoscersi meglio. Però tutto sommato si trovavano bene insieme. 

<< Vada per un film >> dissi energicamente, poco dopo le porte davanti a noi dell'ascensore si aprirono. Lo seguii fino davanti alla sua camera, senza dire nulla. Poco dopo entrammo entrambi e notammo che eravamo totalmente soli. 

Le nuvole e la pioggia avevano oscurato il cielo, tanto che la stanza era completamente avvolta dall'oscurità. Taeil accese la luce per riuscire a vedere meglio e poi si precipitò alla finestra, spostando le tende. Camera sua affacciava sul chiosco e a un pezzo di giardino centrale, perciò capii molto bene quel gesto. 

Appoggiai le mie cose vicino alle sue, ai piedi della scrivania. Mi tolsi la giacca di jeans mettendola sullo schienale della sedia. Rimasi in piedi ad aspettarlo, un po' imbarazzata.

Di solito mi comportavo sempre molto in modo libero in camera sua, prendendomi tutto il suo letto e sdraiandomi nelle peggio posizioni, ma in quel momento sentii che era un po' diversa l'atmosfera. Anche lui era sulle spine proprio come me.

<< Ma siediti, non stare in piedi, adesso preparo il computer e poi decidiamo il film >> mi rispose in modo dolce, indicandomi con il viso il suo letto. 

Io mi avvicinai, prendendo posto sul bordo. Lo guardai per tutto il tempo. Rimase un po' piegato, sulla sua scrivania, muovendo velocemente le dita sulla tastiera. Il suo sguardo era fisso sullo schermo, lo vidi deglutire a fatica per poi schiarirsi la voce.

In quel momento la tempesta, che si stava abbattendo su Seoul da ormai alcune ore, iniziò a intensificarsi, tanto che mi spaventai, sentendo la pioggia scaraventarsi sul vetro delle finestre. Cercai di rilassarmi comunque e di far finta di niente.

Successivamente si posizionò di fianco a me, tirandosi all'indietro e appoggiando la schiena al muro. Io lo seguii, mettendomi vicino a lui. Mi spostò il cuscino, riponendolo dietro la mia testa così da farmi sentire più comoda. Lo guardai dolcemente e anche lui lo fece. 

Si posizionò il computer sulle gambe per poi aprire Netflix. Io lo seguii con gli occhi.

<< Cosa vuoi guardare? >>  spostò il volto su di me. Venni presa alla sprovvista, non stavo minimamente pensando al film. 

Anemone | Yuta NakamotoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora