40 - new axis

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Hunter pov

Erano due giorni che Taeil mi evitava. Cercai di salutarlo e parlargli, ma rimase zitto tutto il tempo, non rivolse lo sguardo a nessuno, neanche agli altri nostri compagni. Cercai di non farci troppo caso, Yuqi mi disse che per lei era normale, tutti avrebbero reagito così, era solo questione di tempo e le cose sarebbero tornate come prima.

Non che Taeil fosse un brutto ragazzo, era molto intelligente e solare, ma Yuta aveva colonizzato ogni parte del mio cervello e ora anche del mio cuore.

Martedì pomeriggio arrivò abbastanza in fretta. Arrivai in biblioteca in ritardo, per colpa di Miyeon, la quale mi parlò eccessivamente di Mark. Mi disse che si erano rivisti il giorno precedente e che per secondo lei la stava un po' perseguitando. Era sempre così melodrammatica. Mi raccontò che sarebbero usciti venerdì sera dopo aver mangiato. Lei non lo dava troppo da vedere, ma sapevo che era felice.

Iniziai a cercare per la biblioteca, tra i vari scaffali, poi lo notai in un angolo con il computer davanti. Ecco mi avrebbe uccisa, ne ero sicura, l'avevo già capito dal suo sguardo.

<< Ciao Yuta >> gli sorrisi per poi spostare la sedia davanti a lui e sedermi. Lui mi fulminò.

<< Come osi fare mezz'ora di ritardo. Questa è imperdonabile >> Lo vidi così serio, iniziai a preoccuparmi, ma poi sbuffò ridendo. 

Appoggiai le mie cose e tirai fuori il mio quaderno e vari libri. Lo guardai ancora, i nostri occhi si incrociarono, alzò un sopracciglio e ammiccò.

<< Anzi potresti fare una cosa per farti perdonare >> 

Io arrossii leggermente, continuando a guardarlo negli occhi. Iniziai a sentire caldo. Non era il momento, pensai. 

Lui scoppiò a ridere per poi ricominciare a guardare il suo computer. Intorno a noi calò il silenzio. 

<< Da dove vuoi iniziare? >> Mi chiese spostandosi così da condividere il suo computer con me. Io mi avvicinai con la sedia per poi spostarmi i capelli.

<< Dobbiamo capire quando è stato scoperto e il restauro, per poi continuare con i vari studi effettuati sulla statua >> 

Lui mi guardò molto interessato e subito dopo iniziammo a darci da fare per trovare le fonti e scrivere qualcosa.

Ad un tratto, forse dopo una mezz'ora abbondate, notai una presenza vicino a me, la sua ombra coprì in parte i nostri appunti.

<< Ma guarda chi c'è! Ciao ragazzi >> Sentii una voce calorosa esultare. Mi girai e trovai Mark al lato del nostro tavolo, con un sorriso stampato in faccia.

<< Ciao Mark >> replicai guardandolo felice. Fece lo stesso Yuta, forse un po' più freddamente << Che ci fai qui? >> gli chiese

<< Hyung lo sai, devo studiare >> sbuffò per poi voltarsi nella mia direzione << Hunter, come stai? >>

Sentii gli occhi di Yuta addosso.

<< Sto bene grazie >> poi continuai abbassando un po' la voce << Sono felice per te, so che uscirete presto >> 

Lui si avvicinò di più a me << Sì sono così contento, grazie ancora >> disse abbassando lo sguardo mostrandomi un piccolo sorriso.

Poco dopo se ne andò e noi riprendemmo a scrivere la nostra tesina, ogni tanto fermandoci a parlare. Tutto stava andando bene, stare con Yuta mi faceva sempre stare meglio in un certo senso, anche se avevamo del lavoro da sbrigare.

<< Come sta andando il laboratorio di pittura e scultura? >> mi chiese tutto ad un tratto Yuta, fermandosi e lasciandosi andare sulla sedia. La sua camicia nera tirò leggermente all'altezza delle spalle, per un attimo sussultai.

<< Sta andando bene, anche se vorrei impegnarmi di più. Non sono molto brava e si vede, devo darmi da fare purtroppo. Prima ero anche amica con il più bravo in arte del corso, si era persino prestato di aiutarmi, ma ora abbiamo litigato quindi non noto molti miglioramenti >>

Ripensai a quanto mi fosse dispiaciuto, in quel momento, rifiutarlo. Dovevo averlo fatto soffrire, ero letteralmente mortificata. 

<< Perchè avete litigato ? >> sembrò curioso, si avvicinò a me guardandomi negli occhi.

Per un attimo pensai di mentirgli, ma alla fine non c'era nulla di male, anzi forse era un'altra conferma del fatto che ero innamorata solo di lui. Che volevo stare con lui. 

<< Lui provava qualcosa per me. Io l'ho rifiutato >> Alzò le sopracciglia, guardandomi perplesso, per poi leccarsi le labbra. Ad un tratto la sua espressione cambiò e diventò più fredda.

<< Chi è questo? >> mi chiese unendo le mani sul tavolo. 

<< Moon Taeil >> Il suo nome in quel momento mi risuonò come un eco nella testa. Iniziai a tormentarmi, ancora, sul modo in cui gli risposi quel giorno, dovevo assolutamente parlargli.

-

Il martedì dopo mi svegliai presto, per prepararmi alla lezione di scultura, che sarebbe durata tutto il giorno. Il mio zaino era già pronto, con vari strumenti per modellare l'argilla e un blocco da disegno per prendere appunti. 

Mi sbrigai, scendendo le scale. Notai, mentre uscii dalla porta principale del dormitorio, che alcuni ragazzi si girarono nella mia direzione, squadrandomi dall'alto al basso. Lì per lì non ci feci molto caso, anche se effettivamente non mi era mai successa una cosa simile. Questo però si verificò anche in corridoio nell'edificio dell'università. Cos'avevano tutti da guardare? 

Andai in bagno, dandomi un'occhiata veloce allo specchio. Non avevo niente, ero vestita come al solito, avevo gli stessi capelli, un po' scoloriti, ma ero sempre la stessa. Non me lo spiegai. Corsi in aula, cercando di evitare lo sguardo degli altri.

Mi sedetti, sembrava andare meglio. Alcuni della mia classe non si erano accorti della mia presenza, fino a quando non vidi Yuqi entrare, la salutai calorosamente.

Molti si girarono, squadrandomi ancora, per poi parlare tra loro a bassa voce. Non riuscivo a sentirli, ma sapevo stessero parlando di me. Era così irritante. 

Cercai di passarci su. Poco dopo la lezione iniziò e tutti continuarono l'opera che avevano sul loro tavolo. Mi sentii serena. Forse non c'era nulla di cui preoccuparsi.

Durante la pausa pranzo andai con Yuqi al dormitorio, alla mensa. Ci mettemmo in fila con Miyeon per ritirare del riso, del kimchi e un po' di carne. Persino loro due si accorsero delle occhiatacce degli altri, allora non era solo nella mia testa.

Ci apprestammo a sederci in uno dei tavoli liberi. Tutti stavano parlando tra loro, coprendosi con la mano per non farsi vedere. Stavano parlando di me, era sicuro. Ma perchè? Cosa stava succedendo?

<< Ma che succede Hunter? Come mai tutti ti fissano? >> Mi chiese Miyeon irritata.

Mi strinsi nelle spalle. Non lo sapevo neanche io. Mille pensieri mi attraversarono la testa. Cosa poteva essere? Proprio non me lo spiegavo.

Iniziai a mangiare, cercando di non pensarci troppo, avevo la coscienza apposto, non avevo fatto nulla di male, pensai. Perciò che motivo c'era di preoccuparsi tanto?

Ad un certo punto vidi Miyeon alzarsi, ne aveva abbastanza, l'avevo vista così arrabbiata solo con Mark prima d'ora. Strinse i pugni per poi urlare.

<< Cosa avete tutti da guardare eh?! Fatevi i cavoli vostri >> 

Mi fece sussultare, non me l'aspettavo da lei, ma la ringraziai con un piccolo sorriso. Intorno a noi si creò silenzio fino a quando non sentii parlare un ragazzo vicino al nostro tavolo. 

Mi squadrò per poi fare una smorfia disgustata << Non pensavo te la facessi con Yuta. Che schifo. Come fa a piacerti quel tizio? >> poco dopo guardò i suoi amici, che condividevano il tavolo con lui, iniziarono tutti a ridere per poi guardarmi male.

Mi strinsi nelle spalle. Non poteva essere. 

Anemone | Yuta NakamotoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora