73 - gimme gimme

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Yuta pov

Il sole stava calando, ormai i grandi edifici di Tokyo lo avevano inghiottito. L'oscurità era già pronta a regnare, solo un leggero strato di luce la stava dividendo dagli ultimi raggi solari. Era da tanto che non vedevo un paesaggio simile, mi ricordò subito Osaka, dentro di me si creò un'estrema malinconia. Mi strinsi il petto, dopo tanti anni continuava ad essere così doloroso, tanto che avevo deciso di partire per Tokyo, per ritrovare un pezzo di me. Non potevo tornare a casa, dove ero stato cresciuto, sarebbe stato troppo, non ero ancora pronto nonostante fossero passati 6 anni. 

Il semaforo si accese e noi passanti attraversammo la strada. Erano giorni, settimane, che ero perso per quelle strade, non avevo una meta, sapevo solo che lì avrei ritrovato qualcosa che avevo perso. 

Appena arrivai riuscii a trovare posto in una sorta di ostello, fuori Tokyo. Era veramente economico considerando i prezzi delle altre strutture che avevo visitato. 

Condividevo la stanza con un ragazzo di passaggio, anche lui giapponese, era molto più piccolo di me. Era molto timido e riservato. Si svegliava sempre presto alla mattina per andare a ballare in strada, per racimolare 1000 yen o poco più a giornata. Ogni volta me ne stavo in silenzio, al buio a guardarlo, finchè cercando di non fare rumore usciva dalla porta, era sempre stato così educato. 

Solo una sera mi raccontò di sè, gli avevo offerto una birra per farlo svagare un po', in tutte quelle settimane mi sembrò sempre così rigido con se stesso, non si era mai preso un giorno di riposo. Eravamo sui nostri letti, un po' brilli, quando mi accennò che i suoi genitori lo avevano buttato fuori di casa. Mi dispiaceva così tanto per lui che non riuscii neanche a continuare il discorso. Mi disse facendosi coraggio che loro non credevano nella sua passione per la danza, lo consideravano diverso e inferiore rispetto a suo fratello, così un giorno presero questa decisione. Lui non avrebbe mai rinunciato a ballare, neppure per la sua famiglia. Così partì da Kanagawa in cerca di fortuna e finì a Tokyo. 

I primi tempi rimase a dormire all'aperto, finchè alcuni passanti non iniziarono a lasciargli qualche banconota, erano ormai mesi che stava in quel ostello. Nonostante ne parlasse bene dentro di lui sapevo che ci stava davvero male e che covava un profondo dolore. 

Il suo nome era Shotaro. 

Mi stavo aggirando per le strade di Kashiwa, in cerca di qualche prezzo conveniente alle bancarelle, avevo davvero tanta fame. Decisi di fermarmi  da una signora anziana, forse perchè mi stava facendo compassione, dovevo assolutamente prendere un po' di cibo sano per me e per Shotaro, non volevo continuasse a mangiare quelle sue solite schifezze prese alle macchinette.

Vidi del pesce fresco e un po' di verdure accanto. Non appena mi vide mi sorrise. 

Le chiesi gentilmente se poteva darmi qualcosa per me e il mio amico, che costasse meno rispetto agli altri e lei prese fuori un sacchetto da un cesto sotto al suo bancone. Mi chiese, riferendosi a me, cosa faceva un ragazzo così bello tra quelle misere strade. Effettivamente ero andato in un quartiere un po' degradato, dove di solito camminavano solo le persone povere. Io abbassai lo sguardo un po' imbarazzato, ringraziandola per il complimento.

Le spiegai che stavo in un ostello con un ragazzo molto giovane e che non mangiavamo qualcosa di buono da tanto. Le dissi che volevo fargli un regalo, dato che si impegnava duramente per realizzare il suo sogno.

Nel mentre che imbustava il pesce prendendo qualche carota e cipolla dalla cassetta davanti a noi mi chiese come mai stavamo in un ostello, con tutte le camere disponibili. Mi fu difficile ammettere che ero tornato in Giappone dopo vari anni in Corea e che purtroppo non avevo ancora trovato lavoro.

Ormai erano settimane che camminavo tutto il giorno alla ricerca di qualche annuncio, fuori da imprese e locali. Tutti cercavano persone con esperienza e non giovani come me, stava diventando ormai estenuante. Nessuno voleva assumermi.

Anemone | Yuta NakamotoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora