94 - light bulb

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Hunter pov

Posai la testa sul mio cuscino, rilassando il corpo sul resto del mio letto. I miei capelli volarono, fino a ricadere sulle lenzuola stropicciate. Chiusi gli occhi e sospirai profondamente.

La musica iniziò a partire dal mio cellulare, propagandosi per tutta la stanza.


忘记他

Forget him

等于忘记了一切

Forgetting him

等于将方和向抛掉

Means forgetting everything, that means losing my sense of direction

遗失了自己

I lost myself

忘记他

Forgetting him

等于忘记了欢喜

Means forgetting all the happiness

等于将心灵也锁住

That means locking up my heart, living with sorrow and pain

...

怎么忘记得起

How could I forget unforgettable

铭心刻骨来永久记住

I will remember forever and ever


Sopra le note di "Forget Him" di Shirley Kwan mi lasciai andare, la mia mente si liberò viaggiando tra mille pensieri fino a raggiungere il suo volto. Alla fine quelle parole non potevano che essere dedicate a lui. 

Da quando era tornato la piccola porta che avevo chiuso a chiave nella mia testa si aprì improvvisamente. In quei mesi non riuscii a fare altro che a rinchiudere tutto il dolore e lui stesso lì dentro, sperando così facendo di dimenticare tutto. Ero stata una sciocca a pensare che questo avrebbe risolto le cose.

Erano giorni che le sue parole mi rimbalzavano nel cervello, fino allo sfinimento. Tanto che pensai ad un certo punto di impazzire, da quanti pensieri avevo in testa.

Le sue parole mi sembrarono così sincere, forse era per quello che continuavo a tormentarmi, non riuscivo ad accettare il fatto che non mi aveva mentito e che quella era la pura verità. Lui era partito per proteggermi. Aveva persino sacrificato la nostra relazione per me. 

Potevo sentire ancora le sue braccia attorno alla mia schiena, tenendomi ben salda a sé, nonostante io continuassi a dimenarmi in ogni modo. In quel momento tutta la rabbia che avevo soffocato nei mesi precedenti uscì improvvisamente, tanto che non riuscii a controllarmi. 

Lo colpii, ripetutamente, al petto finchè non riuscii a sentire un forte dolore alla mano. Lui rimase in silenzio tutto il tempo, lasciandomi sfogare, come se avesse bisogno anche lui di quello, di risentirmi sul suo corpo. 

In quell'istante sentii il suo profumo, dopo mesi, fu come ritornare a casa, dopo un lungo tragitto.

I miei pensieri si schiarino poco dopo, non appena sentii le labbra di Taeil posarsi sulla mia fronte, così aprii gli occhi tornando alla realtà. 

Restò per un po' seduto sul mio letto a guardarmi preoccupato per la mia situazione, lo potevo leggere nei suoi occhi. Si avvicinò a me cercando di baciarmi, ma io non approfondii, rimasi ferma, quasi paralizzata davanti a quel gesto. Dopo quella conversazione con Yuta ogni emozione del mio corpo sembrò quasi abbandonarmi.

Anemone | Yuta NakamotoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora