Oggi mi sono svegliata con un grande sorriso sul volto, non so perché ma sento che succederà qualcosa di bello, o almeno lo spero.
Mi preparo e scendo a fare colazione con le mie gocciole, i biscotti più buoni. Nel frattempo accendo il telefono, vedo un email da parte di..
AMICI?Inutile dire che ho iniziato ad urlare come una matta e i biscotti sono volati per tutta la cucina, i miei genitori, giustamente preoccupati, sono corsi verso di me ed io, ancora troppo emozionata per tirar fuori una delle più semplici parole, gli porgo il telefono.
Mesi fa, per gioco, ho deciso di fare i provini per il banco di canto, ma non mi hanno più chiamata e al dir la verità, mi ero completamente dimenticata.
Mercoledì alle nove devo andare agli studi, ma perché?
Vabbè, io per sicurezza preparo le valigie.La puntata sta per iniziare, ma ancora non ho capito il perché io sia qui..
I miei pensieri vengono fermati dall'entrata di Maria in studio che come prima cosa saluta tutti i professori davanti a lei.Dopo poco tempo sento pronunciare il mio nome e senza pensarci due volte entro in studio, giocando con i miei anelli in modo da scaturire l'ansia..
<<Lorella, è rimasta colpita da questa ragazza, vede in lei molte potenzialità e ha deciso di aggiungere un banco in più..>>
<<Quindi niente sfida?>>
<<Esattamente, in questo caso l'insegnante non ha richiesto nessuna sfida, solo l'aggiunta di un banco. Ciò significa che i vostri ragazzi, non rischiano di lasciare la scuola>>
Maria mi consegna la maglia, ringrazio tutti sorridendo e mi avvio verso il mio banco.
Il mio sogno si è realizzato. Penso a tutte quelle persone che in passato mi dicevano che non ce l'avrei mai fatta.
Ma io ci sono riuscita, sono qui, e non potrei essere più fiera.Ora si ricomincia, spero di poter trovare un po di serenità qui dentro e magari, trovarmi degli amici.
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Una boccata d'aria// Christian Stefanelli
RomancePerché la vita talvolta è così ingiusta, con chi poi non lo merita affatto. Ecco, Giulia non meritava di sentirsi sola. Di attraversare la strada al ritorno da scuola, senza nemmeno preoccuparsi delle macchine che passavano.. Però il destino, per le...