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Gli ultimi giorni in casetta sono stati difficili. C'è molta tensione tra noi ragazzi e avvengono grandi litigi per cose stupide e insignificanti.

Io cerco sempre di tirarmi indietro, non mi piace litigare.

Con Christian è tutto ok, siamo amici e ci comportiamo come tali... ma da parte mia, ormai, c'è di più.

All'inizio pensavo fosse una cotta passeggera, ma con il tempo ho capito di essermi innamorata.

Maria ci raduna sulle gradinate.

Parte un video del professor Todaro in cui annuncia che ci sarà una sfida tra Cristiano e Christian, chi perde tornerà a casa. Perdo qualche battito, ho paura.

Il giorno della puntata...

È stato difficile lavorare questa settimana, per la preoccupazione della sfida di Christian. Credo in lui e sono sicura che vincerà... ma se così non fosse? Qui tutto è imprevedibile.

La puntata è iniziata ed è arrivato il momento della sfida. Sento gli occhi pizzicare e lo stomaco sotto sopra. Si esibiscono entrambi e cavolo, nulla da togliere a Cristiano? ma Christian è... perfetto.
Incrocio le dita e... sì cazzo! Ha vinto Christian!

Saluto l'altro mio amico e corro ad abbracciare il vincitore. Lui mi stringe a sé e mi sorride, poi continua la puntata.

Nella classifica arrivo terza insieme ad Aisha. Ultima invece Nicol che deve abbandonare la scuola.

Torniamo in casetta e io trattengo le lacrime. Sono uscite troppe persone a me care nelle ultime settimane. Nel frattempo arriva Calma, non lo conosco e già mi sta antipatico.

Lo vedo avvicinarsi:

«Ei, come ti chiami?»

«Mia.»

«Mi aiuteresti con le valigie? Con la scusa possiamo parlare e conoscerci»

«Non ho voglia, chiedi a qualcun altro.»

Sento Christian ridere e vedo Serena che si trattiene. Calma entra in casetta, da solo.

Christian dice:

«Non mi convince.»

Mi dirigo nella mia stanza e mi metto a dormire quasi tutto il giorno. Mi alzo solo la sera per mangiare.

Quando raggiungo la cucina, però, penso che sarebbe stato meglio rimanere in camera.

Sento il mio nome uscire dalla bocca del ragazzo nuovo, Calma. Sento dire cose inaccettabili sul mio conto, così come sul conto di Alex e lo stesso Christian.

Ci sono rimasta male. Le loro parole mi hanno riportato al passato.

Vado via, non ho le forze e la voglia di intervenire.

«Piccola, come stai?»

Christian i siede vicino a me e io lo abbraccio.

«Lascialo stare...», mi rassicura.

«Posso dormire con te stasera?», gli chiedo, nonostante sarebbe più opportuno mantenere le distanze.

«Certo.»

Lui mi accompagna nella sua stanza.

«Ti serve qualcosa?»

«No, tranquillo.»

Sforzo un sorriso.

«Ok ok, mettiti comoda, arrivo subito.»

«Sbrigati...»

Lui mi lascia un bacio sulla fronte, si allontana e chiude la porta.

Torna dopo circa quindici minuti e si mette vicino a me.

«Come ti senti?»

«Un pochino meglio.»

«Bene...»

Mi avvicino di più a lui e poggio la testa sopra il suo petto. Lui mi accarezza i capelli e copre i nostri corpi con il plaid.

Poi non ricordo più nulla. Probabilmente ci siamo addormentati.

La mattina dopo mi sveglio prima io, stranamente. Mi giro verso Christian e... mannaggia quanto è bello di prima mattina. Gli accarezzo delicatamente la guancia e vedo i suoi occhi aprirsi.

«Voglio un risveglio così ogni mattina...»

«Mhm, ci penserò.»

«Ora torno a dormire però.»

«Devi svegliarti, abbiamo lezione.»

«Alla stessa ora?»

«Come sempre.»

«Okay, torniamo insieme oggi?»

«E va bene, ma alzati.»

«Che palle, va bene...»

E così, entrambi ci alziamo e ci prepariamo per affrontare le lezioni della giornata.

Io, una volta finito, corro da Lorella per iniziare al meglio.

Lorella:

«Buongiorno Mia, come stai?»

«Oggi molto meglio.»

«Sono contenta! Oggi oltre a parlare delle assegnazioni, vorrei conoscerti un po' di più.»

«Oh, bello», affermo.

«Raccontami qualcosa di te...»

«In realtà avrei tante cose da raccontarti, ma non abbiamo tutto il giorno. Diciamo che la vita mi ha sempre messa di fronte ad ostacoli da affrontare per niente facili. Da sola o grazie all'aiuto di qualcuno, per fortuna, sono riuscita a risolvere ogni problema. Per questo ho un carattere difficile, tutto ciò che ho passato mi ha portato ad essere così. Ma per fortuna sono sempre andata avanti con il sorriso e la musica mi è stata di grande aiuto. Amici mi ha aiutato molto, perché fuori ero rimasta sola... avevo solo i miei genitori, ma il nostro rapporto si stava rovinando, a causa sia mia che loro. Dentro alla scuola ho trovato degli amici, mi sono innamorata, ho imparato cose nuove e continuo ogni giorno ad inseguire il mio sogno. In poche parole, ho trovato un senso per vivere», le racconto.

«Sono senza parole, sei una ragazza molto speciale e si vede! Sono curiosa di scoprire altri lati del tuo carattere... e questo fatto che ti sei innamorata, sai, mi incuriosisce molto!»

Sorrido imbarazzata alle sue parole.

Iniziamo a lavorare e poi torno in casetta, con Christian, come promesso.

«Come è andata?»

«Benissimo, a te?»

«Bene, Lorella ha voluto conoscermi meglio.»

«Bello», dice lui.

«Fantastico ma io ho fame, quindi accelera il passo.»

«Ok capo.»

Torniamo in casetta e per mia grande sfortuna c'è Calma... Christian mi prende per mano e poi lo vediamo uscire, probabilmente ha lezione.

Prepariamo la carbonara o meglio io la preparo, nel frattempo arriva anche Mattia che rimane a mangiare con noi.

Passo tutto il pomeriggio con loro due e poi la sera vado a dormire, insieme a Christian che vedendomi agitata mi ha letteralmente obbligata.

Una boccata d'aria// Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora