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Questa settimana Christian è tornato dalla sua famiglia che non vedeva da parecchio tempo mentre io sono rimasta a casa.

Volevo andare dai miei genitori, ma ho troppo lavoro da fare che non posso assolutamente rimandare. Tanto domani verrà a trovarmi Carola, che rimarrà con me per qualche giorno.

Oggi, invece, devo vedermi con Luigi !È da queste parti per lavoro e abbiamo deciso di passare una giornata insieme. Non sappiamo ancora cosa fare precisamente, ci penseremo sul momento.

Nonostante la mia voglia di vivere inesistente, mi alzo dal mio caro e caldo letto per andare in cucina a fare colazione. Il problema è che niente mi ispira, quindi credo di non mangiare nulla stamattina.

Torno in camera, mando un messaggio a Christian e scelgo i vestiti da indossare. Faccio una doccia congelata, giusto per riprendermi un pochino, e dopo essermi preparata, raggiungo Luigi che mi sta aspettando fuori.

«Bella giacca, Gigi!»

Gli dico, giusto per farlo innervosire.

«Basta chiamarmi Gigi, da dove ti è uscito questo nomignolo!»

Risponde lui, abbastanza irritato, ma con un grande sorriso sul volto.

Iniziamo a camminare verso il centro commerciale poco distante da casa mia: Lui mi chiede della relazione con Christian e io gli domando più volte di Carola. Purtroppo, almeno da quello che dice lui, tra loro non è successo niente di troppo particolare, ma io non perdo le speranze.

Ordiniamo da mangiare in una pizzeria e nel frattempo, ci sediamo a parlare. Salta fuori il discorso "Alex" e purtroppo non sento ciò che avrei voluto sentire.

Nonostante abbiano parlato alla festa di capodanno, i due non si sono chiariti e sembra nemmeno vogliano farlo. Ciò significa che devo inventarmi qualcosa e domani, Carola, dovrà aiutarmi.

Poi mentre mangiamo, decido di fargli una proposta, che spero vivamente accetterà.

«Gigi, posso chiederti una cosa?»

Domando al ragazzo, che annuisce.

«Sai che tra poco esce il mio nuovo disco, no?»

E lui annuisce di nuovo, sorridendo.

«Ciò significa che ci saranno nuovi concerti.»

Continuo e lui, annuisce per la terza volta.

«Mi farebbe piacere che tu, insieme alla tua chitarra, fossi con me.»

Dico alla fine, per poi ricevere un forte abbraccio da parte sua.

«Certo, cavolo!»

Dice, dandomi una bacio sulla fronte.

Poi facciamo un giro e lui mi accompagna a casa, dove io chiamo Christian che non sento dalla sera prima. Dopo di che mando un messaggio a Carola e vado a dormire.

Una boccata d'aria// Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora