34

612 20 2
                                    

Il giorno successivo alla registrazione, possiamo non fare lezione, per fortuna.
Troppa stanchezza, quasi non riesco a stare in piedi.

Faccio colazione insieme ad Alex, mio fratello maggiore, a tutti gli effetti. Spesso e volentieri, dicono che siamo molto simili sia caratterialmente che fisicamente. Anche mia madre, da casa, lo diceva sempre.

Sarà per le fossette, che entrambi abbiamo o perché, siamo parecchio simili davvero.

<<Andiamo a svegliare gli altri? È tardi, dobbiamo anche preparare qualcosa da mangiare>>, dico al mio amico.

<<Andiamo, prima Serena e poi i piccioncini>>

Svegliamo prima la mia migliore amica, in modo tranquillo e poi, insieme, pensiamo ad uno scherzo da fare a Sissi e Dario.

Abbiamo optato per buttarci sopra di loro, tanto dormono nello stesso letto.
Entriamo piano nella stanza, cercando di non ridere e ci buttiamo con pesantezza, sopra i nostri poveri e credo, vecchi amici.

Dario ha iniziato a rincorrere noi tre per tutta casa, mentre Sissi non sapeva cosa dire o fare, era proprio tra le nuvole.

Dopo esserci calmati e aver smesso di ridere come pazzi, abbiamo preparato da mangiare per tutti e ci siamo messi a tavola.

Abbiamo passato il resto della giornata a scherzare e raccontarci tutte cose successe dalla nostra entrata fino ad oggi.

Il giorno dopo, ho deciso di andare a provare per conto mio, per scaricare l'ansia accumulata.

Nel frattempo arriva Giulia, che appena entra comincia a ridere, come suo solito.

<<Disturbo?>>

<<No, tranquilla>>

<<Devo prendere una cosa, poi ti lascio provare senza dar fastidio>>

<<Non preoccuparti>>

<<Comunque sei bravissima...>>

<<Grazie Giuly>>

Poi, mi saluta e esce dalla stanza, lasciandomi sola. Volevo tornare in casetta, ma venti minuti dopo avrei avuto un incontro con Lorella, quindi rimango.

Ha voluto sentire i pezzi che porterò alla finale e ha detto che devo concentrarmi su due in particolare, perché devo migliorare in piccoli punti ma per il resto va tutto bene.

Dopo aver finito, ho radunato tutte le mie cose e sono tornata in casetta, finalmente, a mangiare.
Sono tornata più tardi del previsto e non ho pranzato, ho fame.

Ho fatto una bella doccia calda, ho preparato una tazza di tè e sono andata nel mio letto, dove mi aspettavano Serena e Sissi. Una delle nostre ultima serate tra ragazze, in casetta ovviamente.

Stamattina, la produzione ha detto che dovremmo fare alcune foto in vista della finale. Però, ricordo ancora, che l'anno precedente ai ragazzi avevano buttato l'acqua addosso, quindi metto qualcosa di carino ma comodo, semmai succede qualcosa, io sono pronta a tutto.

Il pomeriggio tardi, infatti, mentre facevamo un'ultima foto di gruppo, ci hanno tirato dell'acqua.
Lo sapevo, troppo prevedibili.

Siamo tornati in casetta e ci siamo cambiati. Poi, ovviamente, abbiamo visto le foto venute bene.

Nel frattempo, sempre la produzione, ha chiesto a tutti di noi di scrivere una lettera, che poi leggeremo insieme.

Niente, oggi è giovedì. Sabato c'è la finale, che sarà in diretta. Abbiamo provato, continuamente, senza fermarci mai.

La sera, però, abbiamo parlato tutti insieme sulle gradinate, di quanto ci mancherà questo posto e tutto quello che ha regalato a tutti noi.

Siamo rimasti svegli fino a tardi, domani sarà il penultimo, ma alla fine l'ultimo giorno dentro questa casetta. Perché sabato, una volta usciti per andare in studio, noi non torneremo più in questo posto.

Sono le otto e l'unica sveglia, chi poteva essere? Guardo intorno, ogni singola cosa. Il soffitto, il pavimento, le telecamere, il muro e i letti. Lo specchio, la porta del bagno. Questo posto è immenso, adesso. Eravamo così tanti e ora, siamo cinque.

Cavolo, quanti bei ricordi, quante belle cose passate dentro questo posto.

La sera, abbiamo fatto una bella cenetta tutti insieme. Abbiamo letto le nostre lettere.

Dario: mi stavi antipatica, però poi ho iniziato a conoscerti. Ho capito che sei una bella persona, gentile e con un cuore grande. Poi, ho capito che sai cucinare molto bene e che hai paura della Celentano, ma questo è un altro discorso..

Alex: apprezzo il tuo modo di essere, così simile al mio. Sei stata buona con me, subito e hai capito ciò che dovevi fare, in ogni singolo momento. Non chiedevi, solo volevi e prendevi un abbraccio.
Sapevi quando, come e cosa dire.

Sissi: sei la mia sorellina, la mia piccola Giulietta, quella dolce e in cerca di affetto. Quella con la risata contagiosa, che senti dall'altra parte della stanza. Sempre pronta ad ascoltare ed aiutarti.

Serena: la mia migliore amica, quella con cui ho condiviso tutto. Le intere serate, passate a parlare di amore, a darci consigli. Sei una sorella per me e come sei stata per tutti, non volerti bene è impossibile. Con quella tua risata, i tuoi occhi e il sorriso sempre sulle labbra.
Non cambiare mai.

Una boccata d'aria// Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora