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Maria ha chiamato noi finalisti per tornare in vista della prima puntata della nuova edizione. Inoltre, ha chiesto di portare anche Christian con noi. Però non sappiamo il perché.

Non appena arriviamo in studi, andiamo a cercare il suo ufficio. Invece di aspettare e perdere tempo, bussiamo alla porta sperando di non disturbare.

Maria, quando si accorge di noi, ci abbraccia e ci invita successivamente ad entrare.

Ci spiega, per filo e per segno, cosa dovremmo fare nella puntata e poi ci chiede di lasciarla sola con i ballerini, ossia Christian, Dario e Serena.

Dopo circa venti minuti escono insieme, tutti felici e sorridenti.

«Siamo i nuovi professionisti della scuola, tutti e tre. Molti andranno via quest'anno e hanno bisogno di ballerini adatti. Noi siamo le scelte migliori secondo loro.»

Mi congratulo con loro, poi esce Maria.

«Ragazzi, domani registriamo. Potete iniziare a provare i brani e le coreografie che porterete domani durante la puntata, ok?»

Sissi canta uno dei suoi nuovi inediti. Alex canta quello che dico io altrimenti mi arrabbio.

«Senti, malinconia, cantami la tua Sogni al cielo, base!»

Dario, Serena e Christian ballano delle loro coreografie, e poi iniziamo a fare casino, come ai vecchi tempi.

«Ma vi ricordate quando Christian chiese a Mia di passargli la bottiglietta e lei, dal nulla, gli passò lo zucchero?»

«Sì! Poi dopo cena corse in camera e disse: lo zucchero, Mia e lui ti ha chiesto l'acqua... io non esco da questa camera fino alla fine del programma.»

Racconta la mia migliore amica bionda.

«Vero, l'amore gioca brutti scherzi.»

«Quanti ricordi... vero amore?»

«Cosa? Ehm, sono d'accordo, facciamolo!»

«Mia, ci stavi ascoltando?»

Mi chiede Serena. Scuoto la testa.

«Meglio così.»

Il giorno dopo, torniamo per registrare. La prima ad entrare sono io, che porto la coppa in studio. Poi, entrano gli altri finalisti. Maria, prima di invitarci a prendere posto, dice:

«Quest'anno, per la gioia di Alessandra, ci saranno delle novità tra i professionisti, ossia Serena, Dario e Christian, che facciamo entrare.»

Ci mettiamo seduti, io fortunatamente di fianco a Christian. Rimango sorpresa dalle esibizioni dei nuovi ragazzi, che sono molto talentuosi. Poi, Maria, pronuncia il nome di Mattia, guardando me e soprattutto il mio fidanzato.

«Allora, Mattia è entrato lo scorso anno, battendo Nunzio. Poi, a causa di un infortunio ha dovuto abbandonare la scuola. Il maestro Todaro, però, ha deciso di dare una nuova possibilità al suo allievo, facendolo tornare a settembre. Quindi, Mattia, se vuoi esibirti fai pure, sennò puoi tranquillamente prendere la maglia e prendere posto...»

Lui, ovviamente, decide di esibirsi e cavolo, quanto mi era mancato vederlo ballare! Prende la sua maglia e torna al suo vecchio posto.

Alla fine, Maria dice guardandomi:

«Vogliamo cantare?»

Scendo subito, prendo il microfono e inizio a cantare il mio nuovo inedito "Inverno dei fiori".

Mi lascio trasportare dalla melodia, guardo le persone che agitano le loro braccia e cantano, in sottofondo, insieme a me.

Dopo aver finito di cantare, chiedo una cosa a Maria.

«Posso parlare?»

Lei annuisce, incredula.

«Certo.»

«Ragazzi, guardatevi intorno, ammirate ogni singola cosa davanti a voi. Godetevi questa esperienza, ogni suo regalo ed emozione, perché ne proverete tante e di tipo diverso. Conoscetevi, parlate tra di voi perché è bello conoscere storie e vissuti di nuove persone, e confrontarvi con esse. Litigate, perché sarà bello fare pace, e divertitevi, tornate bambini perché non ha mai fatto male a nessuno. Soprattutto, quello che succederà dovrete accettarlo, sempre! Siete in questo posto per inseguire il vostro sogno, ma può accadere di trovare l'amore, un'amicizia importante o un rapporto, comunque, molto forte. Non saranno di certo cose del genere a distrarre la vostra testa della musica o dalla danza. Ringraziate sempre ciò che vi sarà dato, dall'inizio alla fine, ogni singola cosa, anche le sgridate. Uscirete tutti diversi, più grandi e con cose in più e vi auguro, con tutto il cuore, di vivere una meravigliosa esperienza come quella che ho vissuto io. Questo posto e tutte le persone che ne hanno fatto parte mi hanno salvato la vita, e spero possa accadere anche a voi.»

Una boccata d'aria// Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora