Sto vivendo periodo abbastanza difficile. Non sono al massimo delle mie forse e ogni cosa sembra andare male.
Non è successo nulla di particolare, semplicemente sono giù di morale. Gestire la casa, il lavoro, la relazione con Christian... diventa sempre più complicato.
Ho chiamato Alex e gli ho chiesto di vederci il più presto possibile. Lui ha detto che a momenti sarà da me. Non sapevo chi chiamare, ma Alex è l'unico adesso che può aiutarmi.
Anche Christian sembra freddo con me, però torna ogni giorno stanco dalla faticosa giornata in studio, quindi lo capisco.
In questo momento, infatti, sono sola in casa, perché lui deve preparare una coreografia con gli altri professionisti e stamattina è uscito abbastanza presto.
All'improvviso sento suonare il campanello suonare. Vado ad aprire e mi ritrovo davanti ad Alex. Mi abbraccia e poi lo lascio entrare in casa.
«Come stai?»
«Non bene.»
Affermo.
«Perché?»
«È un periodo molto complicato... mi sento strana. Non ho le forze di fare niente, non sto proprio bene con me stessa.»
«C'entra Christian, per caso?»
«No, non credo, ma le cose non vanno bene neanche con lui. Io provo qualcosa per lui, ma non posso fare tutto da sola. Alex, non sono fidanzata con me stessa... una relazione è tra due persone!»
«Da quello che mi hai detto, sembra proprio la relazione con Christian che ti causa tutti questi problemi. Capisco che può essere difficile, molto, ma provate a prendervi una pausa. Così nessuno dei due riuscirà a stare bene. Dovete solo fare uno sforzo.»
«Una pausa?»
«Ti prego, non piangere. Io lo dico per il tuo bene e per il suo. Non sei obbligata, il mio è un consiglio...»
«Hai ragione Alex, hai ragione.»
Minuti interminabili di silenzio, la mia maglia bagnata dalle mie stesse lacrime. Copro il viso con le mani e sento due braccia stringermi. Non volevo capirlo, poi accettarlo ma la realtà dei fatti è questa.
«Come faccio a dirglielo?»
«Devi essere diretta. Lui capirà, non preoccuparti.»
«Tu che fai?»
«Più tardi vado a salutare un mio vecchio amico, poi mi chiami e ti raggiungo, va bene?»
«Grazie malinconia, se non ci fossi stato tu...»
«Prego.»
Alex rimane con me tutto il tempo possibile, poi esce per andare da questo suo amico e io aspetto Christian sul divano, in lacrime. Appena sento la porta aprirsi, perdo qualche battito.
«Che succede? Perché piangi?»
«Devo parlarti...»
«Dai, dimmi.»
«Christian io tengo a te, ti amo più di qualunque altra cosa... ma sei consapevole del fatto che la nostra relazione non è più come prima? Non è sana.»
«Che vorresti dire con questo, Mia?«
«Credo che dobbiamo prenderci una pausa. È meglio per entrambi, per il nostro rapporto... giusto il tempo di riprenderci e capire.»
«Va bene.»
«Va bene?»
«Se è questo quello che vuoi, va bene.»
«Christian io non voglio perderti, capisci che lo sto facendo per noi? Per il nostro bene?»
«Mia ho capito, veramente, non preoccuparti... come facciamo, però? Nel senso-»
«Lascia perdere. Io torno a casa mia, tu rimani qui.»
«Ok...»
Mi alzo, mando un messaggio ad Alex e inizio a preparare le valigie immersa tra le mie lacrime. Mi aspettavo una reazione diversa e sinceramente ci sono rimasta molto male.
Prendo tutte le mie cose ,o comunque la maggior parte, poi raggiungo Christian in salotto.
«Quindi... ciao.»
«Parti subito?»
«Viene a prendermi Alex.»
«Ah, ok... ciao.»
Chiudo la porta e scoppio in lacrime, di nuovo. Non riesco a reggere tutta questa tensione, non posso. Vedo Alex correre verso di me, con un'espressione preoccupata.
Mi aiuta ad alzarmi, poi mi abbraccia e saliamo nella sua macchina per il troppo freddo.
«Ho sbagliato.»
Mormora lui, tra sé e sé.
«Alex, non è vero.»
Si ricomincia...

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Una boccata d'aria// Christian Stefanelli
FanfictionEssere tutta cuore non è una debolezza, è un punto di forza. Mia questo non l'ha mai capito. Ma se è vero che tutto torna, prima o poi arriverà qualcosa di immensamente bello anche per lei.