Gli ultimi mesi sono stati molto intensi, pieni di lavoro e molta fatica. Ho aiutato il più possibile i miei allievi, ho legato con loro un bel rapporto e sono cresciuti veramente tanto. È nato anche un amore tra i miei ragazzi, ed io sono la loro prima sostenitrice.
Mancano due settimane alla finale, entrambi sono ancora in gioco. Ho molte idee in mente, sono molto determinata.
Oggi ho avuto un giorno libero, quindi senza pensieri e preoccupazioni. In questo momento voglio stare con Christian, ma non lo trovo da nessuna parte.
In casa non c'è, probabilmente è in giardino. Niente, non è nemmeno qui... amore, dove sei?
Lo trovo seduto sugli scalini davanti alla porta di casa, con la schiena poggiata sulla colonna. Sta osservando il cielo, ormai pieno di stelle. Mi siedo di fianco a lui, senza pronunciare una singola parola.
Guardo i suoi capelli ricci mossi dal vento, gli occhi fissi in alto e le mani che si avvicinano sempre di più alle mie.
«Andiamo al mare?»
Mi propone improvvisamente.
«Amore, è tardi.»
Sforzo un sorriso. Mi piacerebbe, ma ormai è notte fonda.
«Non mi interessa, vestiti che andiamo.»
Non mi muovo, ho paura che non sia consapevole di quello che sta facendo.
«Non sei stanco?»
Insisto.
«Nah.»
Annuisco.
«Va bene, faccio il più veloce possibile.»
Indosso la prima cosa che trovo nell'armadio e raggiungo Christian, che mi sta aspettando in macchina.
Devo ammettere che sono fortunata.... quando ero piccola ho sempre sognato di avere un ragazzo come Christian e ciò è divenuto realtà.
Vivo con la costante paura di perderlo da un momento all'altro, non so perché. Sono talmente innamorata che perderlo definitivamente sarebbe uno strazio, la mia fine.
Non appena arriviamo in spiaggia, facciamo una passeggiata in riva al mare e chiacchieriamo un pochino del più e del meno.
Poco più lontano c'è un piccolo bar, dal quale proviene della musica.
Ad un certo punto parte una canzone di Luigi, quindi Christian mi propone di ballare. Inizialmente è una dosa ironica, poi ci facciamo prendere dal momento.
«Sei brava, sai?»
«Davvero? Da piccola era uno dei miei più grandi sogni, ma non è andata bene.»
«Come mai?»
«Oltre al mio carattere complicato, chiedere ai miei genitori di pagare per studiare era impossibile, visto le difficoltà lavorative di mio padre in quel periodo.»
«Nessuno ha mai potuto aiutarti a studiare, anche un minimo?»
«No, ho sempre fatto tutto da sola ma poi ho lasciato perdere. Mi sono concentrata sulla musica, visto che l'unica cosa che potevo fare senza spendere soldi, era quella.»
«Deve essere stato difficile rinunciare a così tante cose, soprattutto a un'età così giovane.»
«Molto, infatti sono cresciuta con l'abitudine di chiedere prima di acquistare qualsiasi cosa, pure un pezzo di pane.»
«Se tutto ciò è servito a farti diventare la ragazza bella e speciale che sei, auguro a tutti di vivere la tua stessa vita.»
«Ti amo.»
«Anche io, da morire... non si molla mai amore!»
«Mai.»

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Una boccata d'aria// Christian Stefanelli
FanfictionEssere tutta cuore non è una debolezza, è un punto di forza. Mia questo non l'ha mai capito. Ma se è vero che tutto torna, prima o poi arriverà qualcosa di immensamente bello anche per lei.