Mese di Luglio
- Non ci posso credere che tu sia davvero qui! - saranno almeno dieci minuti che lo stringo tra le braccia impedendogli di compiere anche il più piccolo movimento, come se temessi, allentando la presa, di vederlo scomparire in una nuvola di fumo.
Nicolas, dopo aver saputo quello che mi era successo, ha deciso di venirmi a trovare per assicurarsi che tutto foss3 sotto controllo ed io non corressi più alcun rischio. Purtroppo non si fermerà molto, solo qualche giorno, ma oramai i tempi in cui trascorrevamo l'intero periodo delle vacanze estive al mare è solo un lontano ricorro e le occasioni per vedersi sono diventate talmente rare che anche poche ore trascorse con lui possono considerarsi un enorme regalo.
Sono così felice che sia qui da non accorgermi di quanto sia profondamente egoista da parte mia volerlo tutto per me proprio in un momento così difficile della sua vita.
Lentamente allento la presa sul suo corpo e indietreggio quel tanto che basta per poterlo guardare negli occhi.
- Cos'è ora quell'espressione da cane bastonato? Credevo fossi contenta di vedermi - riesce ad apparire sempre così allegro e pieno di vita anche ora che ha perso per sempre un pezzo fondamentale del suo cuore.
- Certo che sono felice di averti qui in carne ed ossa! - mi affretto a confermare prima che si faccia delle strane idee.
- Solo che... forse non avresti dovuto lasciare Beatrice da sola in un momento come questo. Io me la so cavare e avrei capito se non avessi trovato il tempo di preoccuparti di me e dei miei stupidi melodrammi. Voglio dire... quello che mi è successo non è altro che una sciocchezza se paragonato a ciò che state passando voi - non voglio farlo sentire in colpa per essersi separato dalla sua compagna ma solo fargli comprendere che non era costretto a correre in mio soccorso. Per anni non ha fatto altro che interpretare il ruolo del cavaliere dall'armatura scintillante pronto a intervenire ogni volta che mi cacciovo nei guai e gli sarò sempre riconoscente per questo ma per una volta avrebbe dovuto mettere se stesso e la donna che ama al primo posto.
- Per prima cosa non ha importanza ciò che succede intorno a noi, potrei anche essere travolto da uno tsunami proprio in questo momento e troverei comunque il tempo di preoccuparmi per te. Ognuno deve affrontare le proprie difficoltà e i tuoi problemi non sono affatto stupidi! Sei la mia migliore amica e voglio starti vicino - Nick solleva un sopracciglio accigliandosi un poco.
- E secondo... non sono io ad aver lasciato Beatrice da sola, è stata lei a lasciare me - le sue parole mi colpiscono come una stilettata al cuore, non posso credere alle mie orecchie.
- Cosa? Mi stai prendendo in giro vero? - lui e Beatrice per me rappresentano la definizione stessa dell'amore. Non ho mai visto due persone capaci di sostenersi l'un l'altra come sanno fare loro e avrei scommesso che insieme potessero tranquillamente andare all'inferno, attraversarlo e ritornare senza che il loro rapporto ne uscisse in alcun modo indebolito, invece... a quanto pare certi dolori sono macigni troppo pesanti da sopportare.
- No Ali, purtroppo, non ti sto prendendo in giro, non so più che cosa fare con lei. Dopo quello che è successo ho cercato di starle vicino in tutti i modi possibili, ma aiutarla a superare la perdita di nostro figlio si è dimostrata un'impresa più ardua di quel che mi aspettassi - sospira nascondendo il viso tra le mani e per la prima volta mi rendo conto di quanto anche Nicolas, che ho sempre considerato la mia roccia, sia fragile come qualsiasi altro essere umano.
- Per quanto mi sforzassi di non farle mai mancare nulla lei non riusciva a reagire. Ha lasciato il lavoro e trascorreva l'intera giornata a letto, piangendo continuamente. Con il tempo mi sono reso conto che la mia presenza non le era di nessun conforto anzi, la infastidiva. Così ho cominciato ad assentarmi sempre più frequentemente con la scusa del lavoro. Non avrei voluto lasciarla sola ma... sembrava che la mia presenza non facesse altro che ricordarle costantemente ciò che abbiamo perso. Sentivo che aveva bisogno di mettere un po' di distanza tra di noi e all'inizio sembrava che le cose stessero migliorando ma poi... un giorno sono tornato a casa e lei non c'era più. Svanita nel nulla insieme a tutte le sue cose. Ha lasciato solo un bigliettino in cui mi spiegava che sarebbe tornata dai suoi genitori per qualche tempo. Per lei vivere in quella casa, dove avevamo progettato di diventare una famiglia, era diventato insopportabile. Mi ha chiesto di non cercarla per un po' e intendo rispettare la sua decisione - non ci sono parole adatte da pronunciare in certe circostanze perciò cerco di trasmettergli il mio affetto nell'unica maniera che conosco, stringendolo forte tra le mie braccia.
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Sei tu il mio "tanto così"?
RomanceAlice è una ragazza come tante altre che si trova ad affrontare le difficoltà che la vita pone davanti ad ognuno di noi. È una persona introversa e razionale a cui piace tenere sempre tutto sotto controllo ma, purtroppo o forse per fortuna, le cose...