** ATTENZIONE: questo capitolo contiene scene erotiche riservate a un pubblico adulto che potrebbero risultare non adatte a lettori minorenni **
24 Gennaio
- Dove mi stai portando? - siamo di nuovo sulla sua auto e l'abitacolo comincia lentamente a riscaldarsi.
- Tra poco lo vedrai - quando è alla guida assume un'espressione seria e concentrata che lo rende ancora più attraente.
Non mi sembra vero di trovarmi qui con lui. Che diavolo ci avrà trovato in me proprio non riesco a spiegarmelo. So di non essere una brutta ragazza, però non sono neppure il tipo che gli uomini si voltano a guardare per strada.
- Sento di nuovo le rotelline che girano? - beccata, ma come fa?
- Ti sbagli, sono solo curiosa di sapere dove stiamo andando - mento spudoratamente senza riuscire a convincere neppure me stessa.
L'auto svolta leggermente a destra abbandonando la via principale per imboccare un sentiero secondario. Riconosco immediatamente la strada che stiamo percorrendo perché conduce in uno dei miei posti preferiti.
- Mi porti alla Sacra di San Michele? - domando entusiasta. Alex fa cenno di no con il capo e scala un'altra marcia.
- Diciamo che da dove ti sto portando potrai ammirare l'Abbazia da un altro punto di vista - sono le uniche parole che pronuncia prima che l'abitacolo ricada nel più assoluto silenzio.
Il sentiero è piuttosto stretto e pieno di tornanti. Tutto intorno a noi è completamente avvolto nell'oscurità, l'unica fonte d'illuminazione proviene dai fari dell'auto.
Per un po' costeggiamo la riva di uno dei due laghi di origine morenica che, insieme alla riserva naturale che li circonda, costituiscono una delle principali attrazioni turistiche della zona. Ma ciò che maggiormente richiama l'attenzione dei visitatori è sicuramente la Sacra di San Michele, un monumento risalente al XIII secolo, arroccato sulla vetta del Monte Pirchiriano.
Dopo tanti anni che vivo qui, dovrei essermi abituata a vederla svettare imponente sulla Valle, invece mi fa sempre un certo effetto alzare lo sguardo e ritrovarmi davanti agli occhi quell'enorme costruzione che fluttua tra le nuvole.
In pochi minuti raggiungiamo l'ampio piazzale antistante l'Abbazia ma Alex, come preannunciato, non si ferma. Lo percorre per tutta la sua lunghezza raggiungendone l'estremità opposta, quella più distante dal monumento.
Ci fermiamo di fronte a una sbarra che impedisce l'accesso a una strada interrata di cui non avevo mai notato l'esistenza.
- Aspetta solo un secondo - il ragazzo al mio fianco scende dalla vettura e, con una piccola chiave recuperata nel vano porta oggetti, apre la sbarra permettendoci di passare.
- La mia famiglia possiede delle boschine su questo versante della montagna, per questo posso accedere alla proprietà - spiega senza mai staccare gli occhi dalla strada che è piuttosto dissestata, tanto che l'auto non fa altro che oscillare da una parte all'altra. Quando finalmente giungiamo a destinazione parcheggia il veicolo in modo che la vallata si apra davanti ai nostri occhi offrendo il suo spettacolo di luci dai mille colori.
- Ti va di scendere? Fa un po' freddo ma ti assicuro che ne vale la pena - annuisco seguendolo fuori dall'abitacolo.
La vista da quassù è davvero spettacolare. Posso ammirare l'Abbazia che svetta in tutta la sua imponenza poco sotto di noi, mentre più in basso le luci della città si mischiano ai raggi lunari riflettendosi sulla superficie piatta del lago. Sono totalmente rapita dalla bellezza della natura che mi circonda.
Le sue mani sfiorano delicatamente il mio braccio risvegliandomi da quel sogno a occhi aperti.
Ha sistemato una coperta in modo che potessimo stenderci sul cofano della macchina e, appena lo raggiungo, mi avvolge nel morbido tessuto per non farmi prendere troppo freddo.
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Sei tu il mio "tanto così"?
RomansAlice è una ragazza come tante altre che si trova ad affrontare le difficoltà che la vita pone davanti ad ognuno di noi. È una persona introversa e razionale a cui piace tenere sempre tutto sotto controllo ma, purtroppo o forse per fortuna, le cose...