Capitolo 53

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Una settimana dopo. 21 giugno.

Il destino per una volta è stato clemente con me. Ludovico sarà assente dallo studio per una quindicina di giorni: ufficialmente è dovuto partire per incontrare un nuovo importante cliente, una società con sede a Ginevra che sembra voglia affidare la gestione delle questioni legali allo Studio associato De Serio & Morandin; ufficiosamente si vocifera che l'avvocato De Serio senior debba affrontare una serie di udienze di particolare rilevanza nel corso delle prossime due settimane e, ormai consapevole delle stranezze del figlio, abbia preferito allontanarlo dallo studio con una scusa onde evitare che combini qualche guaio al quale non sarebbe possibile porre rimedio.

Qualunque sia la ragione della sua partenza non posso che sentirmi sollevata, non so proprio come avrei reagito se mi fossi ritrovata faccia a faccia con quell'essere! Ultimamente anche il solo pensiero che respiri la mia stessa aria mi infastidisce oltre ogni misura, non riuscirò a trattenermi a lungo prima di vomitargli addosso tutto quello che penso di lui.

In passato mi era già capitato di notare che Ludovico sparisse per periodi più o meno lunghi senza un apparente valido motivo ma alla luce degli ultimi avvenimenti quelle assenze assumono tutto un altro significato per me. Possibile che non sia la prima volta che molesta una dipendente? E se il padre fosse a conoscenza di tutto e cercasse in qualche modo di rimediare all'irreparabile?

Quando mi trovo al lavoro non faccio che guardare i volti dei miei colleghi con sospetto, mi inorridisce l'idea che altri in ufficio possano conoscere la verità e facciano finta di niente. No, non è possibile e se così fosse sarebbero tutti attori di un certo livello.

In Studio tutto è tornato alla normalità. Sara sembra essersi completamente ripresa ed anzi, dopo lo shock iniziale appare incredibilmente tranquilla e rilassata, speriamo non sia solo la calma che precede la tempesta.

Non abbiamo più apertamente parlato di quanto accaduto, ho cercato più volte di tornare sull'argomento ma lei non vuole confidarsi con nessuno, neppure con me. Sta evidentemente attraversando una fase di negazione, se non ne parla può continuare a fingere che non sia successo nulla. Per il momento sembra che la sua strategia funzioni ma sono certa che prima o poi crollerà, non può far finta di niente per sempre. Spero solo che quando la realtà di ciò che le è accaduto la colpirà in faccia come un pugno decida di venire da me e allora farò di tutto pur di aiutarla a raccogliere i cocci.

Non ho cambiato idea, sono sempre convinta che Sara dovrebbe trovare il coraggio di denunciarlo, Ludovico ha fatto una cosa orribile e non può passarla liscia, non è giusto. Ma lei purtroppo non ne vuole sapere. Ho anche cercato di farla sentire in colpa spiegandole che se lei si ostina a fare finta di nulla lui potrebbe comportarsi nello stesso modo con qualche altra ragazza, ma la mia tattica mi si è ritorta contro. Sara si è chiusa ancora di più a riccio ed ora sembra avercela di più con me che con l'avvocato De Serio junior. Il mio cervello si arrovella da giorni nel tentativo di trovare una soluzione ma niente, il buio più completo. Se non potrò sfogarmi con qualcuno al più presto probabilmente impazzirò.

- Mi vuoi dire una buona volta che cosa ti passa per la testa? Sono giorni che sei tesa come una corda di violino - le parole di Edoardo distolgono la mia attenzione da quello che oramai è diventato il mio chiodo fisso. Devo fare più attenzione altrimenti si accorgerà che gli sto nascondendo qualcosa e non ci sarà scusa abbastanza convincente da riuscire a persuaderlo.

- Niente - mi limito a rispondere cercando di apparire più calma possibile.

- Andiamo è dalla scorsa settimana che sei strana, lo so che c'è qualche problema, quello che non capisco è perchè non ti senti libera di parlarne con me - vorrei davvero potermi confidare con lui, mi farebbe comodo liberarmi di una parte dell'enorme macigno che mi comprime il petto impedendomi di respirare ma se lo facessi tradirei la fiducia della mia amica. Sono sicura che Edoardo costringerebbe Sara a recarsi alla stazione dei Carabinieri più vicina per denunciare l'accaduto a costo di portarcela di peso. Per un attimo ho anche pensato che quella fosse l'unica soluzione possibile: costringerla con la forza. Ma come avrei potuto ancora guardarla in faccia dopo aver distrutto quel poco di fiducia che ancora nutre per il genere umano?

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