Sono passati almeno dieci minuti da quando Penelope ha ingranato la marcia ed è sgommata via lasciandomi sola con i miei pensieri.
Forse ha ragione lei, dovrei decidermi a dare un taglio netto a questa relazione e voltare pagina una volta per tutte. Ma non è così facile cancellare con un colpo di spugna un legame che, nel corso degli anni, ha assunto sempre maggiore rilevanza.
Certo le cose tra me e Luca non vanno molto bene ultimamente ma non posso negare che lui sia una delle persone più importanti della mia vita, non posso dimenticare tutto da un momento all'altro. È facile per gli altri etichettarlo come uno stronzo, giudicarlo per quello che appare, non lo è altrettanto per me che ho avuto il privilegio di scavare sotto la superficie.Dietro al suo modo di fare scontroso e rude c'è un ragazzo dolce e impaurito che ha dovuto affrontare troppe delusioni nella sua breve vita. Non ho mai conosciuto una persona così insicura e priva di stima verso se stessa.
Luca non ha mai avuto punti di riferimento, tutti l'hanno sempre abbandonato, messo al secondo posto. Io sono l'unica a non avergli mai voltato le spalle e non ho intenzione di farlo proprio ora. Lui ha davvero bisogno di me.
- Hai intenzione di entrare o preferisci rimanere qui a fare la bella statuina? - una voce stridula mi riporta improvvisamente alla realtà costringendomi a distogliere l'attenzione dall'interminabile fila di targhette beige che contraddistinguono i diversi campanelli.
Si tratta della signora Clelia Antinori, dirimpettaia della famiglia Lamarca, nota anche come Clelia "la vedova nera" visto il gran numero di mariti che è riuscita a seppellire nel corso degli anni cosa che, tra parentesi, le ha consentito di accumulare un discreto patrimonio.
Come avrà fatto poi a farsi sposare tutte quelle volte lo sa solo lei, visto che è, senza ombra di dubbio, la donna più scorbutica e pettegola di tutto il condominio.
Alzi un po' la voce mentre ti trovi nell'androne del palazzo? Lei sporgere reclamo.
Sbatti la porta d'ingresso? Lei sporgere reclamo.
Osi salire le scale con un paio di scarpe con i tacchi? Lei sporge reclamo.
Insomma un vero e proprio incubo per l'amministratore e tutti i malcapitati condomini che hanno la sfortuna di condividere il numero civico con lei!Le rivolgo il sorriso più radioso che riesco a dipingermi sulle labbra, nonostante le sue siano sempre tese in una linea retta volta ad accentuare il perenne disappunto che anima la sua espressione.
Mi scruta dalla testa ai piedi come se fossi un insignificante insetto che merita solo di essere schiacciato.Ricorda molto la signorina Rottermeier, l'istitutrice di Heidi. Persino la pettinatura è la stessa. Raccoglie sempre la lunga e folta chioma, ingrigita dal tempo, in uno chignon perfettamente ordinato dal quale non sfugge neppure un capello. Non so proprio come ci riesca, quando ci provo io, il risultato è sempre un completo disastro.
Al petto tiene stretto l'immancabile topo grigio che si ostina a definire cane. Un Chihuahua di una cattiveria inenarrabile. Ne sa qualcosa il postino che è stato addentato più di una volta al polpaccio. Persino adesso, avvolto nell'abbraccio amorevole della padrona, mi osserva digrignando i denti, pronto a sferrare l'attacco.
- Allora? - insiste sempre più spazientita. Trattiene il portoncino d'ingresso per farmi passare, meglio che approfitti di questo gesto di gentilezza prima che decida di scatenarmi contro la piccola bestia di Satana.
- Spero che tu non sia venuta qua a dare spettacolo come la signorina di questa mattina - non posso che guardarla con aria interrogativa. Vorrei chiederle spiegazioni ma ha già girato i tacchi per allontanarsi. Le spalle dritte, il busto rigido, il passo deciso, non ci sono dubbi: è la reincarnazione della signorina Rottermeier.
Attraverso l'atrio e percorro con inesorabile lentezza i pochi gradini che mi separano dall'appartamento del primo piano chiedendomi quale versione di Luca sto per incontrare: quella presuntuosa e sicura di sé che, col suo modo di fare, ci condurrà dritti verso un'altra lite furibonda? Oppure quella arrendevole che chiede solo di essere perdonata per l'ennesima volta?
Busso. Qualcuno traffica con la serratura prima che la porta si apra ed eccola lì, quella che io considero la causa di tutti i mali del mio ragazzo: Carlotta Lamarca.
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Sei tu il mio "tanto così"?
RomanceAlice è una ragazza come tante altre che si trova ad affrontare le difficoltà che la vita pone davanti ad ognuno di noi. È una persona introversa e razionale a cui piace tenere sempre tutto sotto controllo ma, purtroppo o forse per fortuna, le cose...