6 anni dopo. Mese di Ottobre
- Programmi per la serata? - quasi sobbalzo nel sentire la voce della mia collega sbucata fuori all'improvviso da chissà dove. Per la miseria, credevo che se ne fosse andata a casa già da un po' e invece è ancora lì, ben nascosta dietro un'interminabile pila di fascicoli.
Le lancio uno sguardo distratto e continuo a sistemare la miriade di documenti che invadono perennemente la mia scrivania quando elaboro la difesa per un nuovo caso.
- Ho finito, spengo il computer e corro a casa a dormire, dormire e ancora dormire! - sono in piedi da questa mattina alle sette, ho seguito quattro udienze in tribunale, depositato due memorie difensive e, dopo aver saltato il pranzo, mi sono rinchiusa in ufficio per cercare di recuperare un po' di lavoro arretrato. Dopo sette ore filate però mi sembra che la pila di scartoffie che ho davanti non sia calata nemmeno di un centimetro. Guardo sconsolata l'enorme mole di lavoro che ho ancora da fare e tiro un sospiro rassegnato.
- Beata te, io devo assolutamente finire la citazione che ho iniziato ieri altrimenti questa volta mi sbattono davvero fuori! - continua Sara dopo essersi lasciata cadere pesantemente sulla poltrona, scomparendo dietro un mare di carta. Credevo che con quell'affermazione avesse definitivamente chiuso il discorso e invece, pochi secondi dopo si risolleva sbucando fuori da dietro il monitor del suo pc con l'evidente intento di aggiungere qualcosa.
- E beata te che hai un bel ragazzo che ti aspetta a casa. Se vivessi con un uomo anche solo lontanamente paragonabile all'avvocato Barbieri di dormire proprio non se ne parlerebbe, non mi passerebbe neppure per anticamera del cervello - mi sorride maliziosa ed io non riesco a far altro che sorriderle di rimando.
Io e Sara lavoriamo insieme da pochi mesi. Subito non è stato facile entrare in sintonia con lei, è una persona estremamente timida ed anche io non sono una gran chiacchierona perciò trovare argomenti di conversazione non è stato semplice. Dopo lo stallo iniziale però la biondina ha cominciato a sbottonarsi ed ora posso affermare con una certa convinzione che tra di noi sia nata una bella intesa. Ne è prova ciò che ha appena detto, sono sicura che fino a poche settimane fa un'affermazione del genere non avrebbe mai potuto neanche sfiorare le sue labbra!
Sara è bellissima. Non so proprio come faccia, nonostante tutte le ore in cui è stata rinchiusa tra queste quattro mura, ad essere ancora truccata di tutto punto e perfettamente pettinata. I lunghi capelli biondi le ricadono leggeri sulle spalle ed i suoi occhi, di un intenso azzurro cielo, brillano ancora carichi di entusiasmo nonostante la stanchezza.
Io al contrario devo sembrare una specie di zombie in procinto di stramazzare al suolo o perlomeno così mi sento.
Maledizione a me e a quando, questa mattina, ho deciso di indossare queste scarpe scomodissime, ora ho un dolore lancinante all'alluce, i miei capelli sono tutti arruffati e devo avere delle occhiaie da paura.
Lo schermo del mio cellulare si illumina, distogliendomi per un attimo da quei pensieri. Distrattamente lancio un'occhiata al piccolo monitor pensando che si tratti della solita inutile mail con la quale ti invitano a cambiare operatore telefonico proponendoti un abbonamento a prezzi irrisori. Invece sullo schermo compare l'anteprima della chat con Edoardo.
Spontaneamente un sorriso si fa strada sul mio volto, l'entusiasmo che mi pervade è tale da non passare inosservato neppure alla mia collega che nel frattempo è tornata a nascondersi dietro la sua scrivania seppellita da un mare di fascicoli. Mi lancia un'occhiata curiosa attraverso una piccola fessura tra la pila di libri alla sua destra e il monitor del pc a sinistra. Per un attimo mi pare di scorgere un po' di invidia nel suo sguardo.
- Parli del diavolo... - si limita ad aggiungere ritornando a picchiettare con le unghie perfettamente smaltate sulla tastiera del suo computer.
- A domani, cerca di non fare troppo tardi! - le dico infilandomi di corsa la giacca per raggiungere l'uscita prima che qualche imprevisto mi costringa a trattenermi ancora in ufficio.
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Sei tu il mio "tanto così"?
Roman d'amourAlice è una ragazza come tante altre che si trova ad affrontare le difficoltà che la vita pone davanti ad ognuno di noi. È una persona introversa e razionale a cui piace tenere sempre tutto sotto controllo ma, purtroppo o forse per fortuna, le cose...