34 Capitolo

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"It makes your lips
So kissable
And your kiss
Unmissable
Your fingertips
So touchable
And your eyes
Irresistible"
-One Direction

Non era un sogno.
Era la fottutissima realtà.
Quella sensazione.
Quelle labbra.
E quel bacio, oh sì, quel bacio che aspettavo da mesi. Quel sapore che aspettavo mi prendesse.
Era tutto vero.
Avrei voluto darmi un pizzicotto per verificare ma ero pietrificata. Gli occhi sbarrati a scrutare la figura che mi baciava, le labbra chiuse in una linea dritta e le braccia lungo i fianchi. Non riuscivo a fare niente.
"Non abbiamo tempo.." sussurrò per poi afferrarmi e correre verso l'uscita mentre sentivo gli altri cercare me e Luke.
Si, ci cercavano.
Lui non mi aveva abbandonato, non aveva rinunciato a me.
Ha semplicemente aspettato, come me, il giorno perfetto, perché quello lì, era il giorno migliore della mia vita.
Correvamo nel corridoio buio mentre sentivo Harry chiamare il mio nome in modo disperato seguito da Gemma.
Arrivammo fuori il portone scorrevole che senza esitazione Luke aprì.
Stavano ancora sparando i fuochi che ci illuminavano poco a causa della mancanza di luce nella casa.
Luke si girò verso di me con un sorriso emozionato, ma mai quanto il mio.
"Mi sei mancata così tanto" e poi mi abbracciò e mi riempì di baci affettuosi e casti sulle labbra che io ricambiavo facendo nascere qualche lacrima di gioia.
"Dobbiamo andare" disse poi serio, afferrandomi la mano e camminando verso la macchina in lontananza​.
Io impuntai i piedi a terra.
"E gli altri?" Chiesi sfuggendo alla sua mano. Io mi ero affezionata a loro. Non volevo abbandonarli, non volevo rompere i rapporti.
"Scherzi? Loro sanno tutto. Ashton ha staccato il contatore per farci scappare e Louis ti ha lanciata nelle mie braccia. Li sentiremo quando vorremo e li vedremo ogni volta che ci gira, sta' tranquilla. Il cane ce lo sta portando Ash che dovrebbe essere qui tra..." Si stoppò a guardare l'orologio e alzò gli occhi al portone che si aprì di botto mostrando Ashton con Roxie fra le grandi braccia.
"Sbrigatevi prima che Zayn, Niall e Harry escano dal seminterrato" ci avvisò col fiatone. E vedendo le nostre facce interrogative continuò.
"Louis li ha chiusi lì dentro e non chiedetemi come" ridacchiò dando Roxie tra le braccia di Luke, il quale ridacchiò.
"E Gemma?" Chiesi preoccupata per la mia unica amica. Ashton si rattristì.
"Abbiamo dovuto chiuderla con loro. Non possiamo dirle la verità è pur sempre la sorella di un nostro amico" mi spiegò incrociando le braccia. Stavo per scoppiare in lacrime.
Era l'unica volta che avevo rivisto la mia amica e adesso la lasciavo di nuovo.
Ma soprattutto mi sarebbero mancati loro e i loro boxer colorati e la loro invadenza.
"Allora non siete ancora andati via" sentimmo una voce stridula e da dietro uscì Louis correndo. E senza fermarsi mi si catapultò fra le braccia come un bimbo.
Lì non potei non piangere, cazzo, era il mio nano quello. Non potevo lasciarlo. Come avrei fatto senza i suoi occhioni e il sorriso da imbecille che si dipingeva sempre sul suo viso quando mi vedeva?
Piansi fra le sue braccia e lo sentii singhiozzare.
"Mi mancherai puffo rosa" sussurrai e lui mi strinse di più
"Anche tu nevrotica".
Ridacchiai e ci staccammo guardandoci negli occhi. Io nei suoi azzurri pastello inondati da un mare e lui nei miei verdi inondati dalla pioggia. Si asciugò gli occhi e tirò su col naso per riprendersi.
"CHIAMATEMI" urlò con la sua voce da bambino indicando me e Luke, il quale lasciò Roxie e si catapultò nelle braccia dell'amico. Non mi ero accorta che anche lui stesse piangendo, infondo era normale, erano cresciuti come fratelli.
"Ti voglio bene" sentii sussurrare da entrambi e mi scapparono altre lacrime e, senza pensarci due volte, mi gettai al collo di Ashton saltandogli in braccio. Lui mi prese al volo, come se se lo aspettasse e mi strinse a se.
"Ricordati che puoi contare sempre su di me tesoro" sussurrò con un singhiozzo che spezzò la frase. Io annuii e gli stampai un bacio sulla guancia guardandolo nei suoi piccoli occhi rossi e gonfi.
Mi fece scendere e mi avvicinai al fianco di Luke.
"E Michael? E Jake?" Chiesi andando in panico.
"Stanno dentro a contenere.." Non finì neanche di parlare Ashton che un urlo mascolino e poco delicato si liberò nell'intero spiazzale.
Harry, con i capelli arruffati, uscì dalla porta sbalordito dalla scena tranquilla. Subito lo seguirono Zayn e Niall con Gemma agganciata al braccio. Ognuna delle loro facce esprimeva pura rabbia nei confronti di Louis che era sbiancato.
"Louis ma perché cazz... Ma che succede qui?" Si interruppe Gemma guardandoci tutti e quattro con gli occhi lucidi.
Harry era fumante di rabbia e sarebbe esploso da un momento all'altro. Mi sentii afferrare la mano e sussurrare "ora". Il braccio per poco non si staccò dal corpo quando Luke iniziò a tirarmelo correndo.
"Scappate" urlò Louis e io iniziai a correre scaraventando in aria le scarpe con i tacchi.
"Noooo!" sentii Harry urlare.
Mi girai e lo vidi correre dietro di noi con Zayn al fianco che ghignava pronto a vendicarsi della sua faccia bruciata.
"Luke" lo chiamai facendolo girare dietro. Aumentò il passo e costrinse a farlo anche a me. Corremmo fino alla macchina e tutti, e se dico tutti voglio dire tutti, stavano correndo verso di noi.
Io entrai in macchina portando Roxie sulle mie gambe e Luke entrò dal lato del guidatore.
"Parti" ringhiò contro la macchina che si accese.
Guardai fuori il finestrino e vidi Louis, Ashton, Michael e Jake scuotere la mano quasi piangendo (Louis piangeva disperatamente) mentre Gemma era sconvolta e il trio della perfidia ci fulminava.
Ma Harry era con le ginocchia a terra con le lacrime che gli rigavano il volto e lo sguardo addolorato ma allo stesso tempo vendicativo.
Sì, si sarebbe vendicato.
Quando i nostri amici sparirono dalla visuale portai lo sguardo avanti alla strada.
Dopo qualche minuto mi girai, cautamente, verso Luke che stringeva il volante e si girò di scatto verso di me.
"Ormai hai capito che non so mantenere le promesse" e con questo accostò la macchina di botto e annullò ogni distanza che c'era fra di noi.
Mi prese il viso fra le mani e mi baciò con un sorriso sornione.
Finalmente il sapore di tabacco e vaniglia fece danzare le mie papille gustative e potei ancora tirargli il piercing al labbro facendolo gemere. Sorridemmo entrambi e, dopo esserci dati un bacio a stampo, ci staccammo.
Luke mise in moto e con una mano strinse la mia, dandomi brividi e sicurezza.
Roxie sulle mie gambe tremava.
"Mettila nella gabbietta che ho portato" mi indicò Luke con la testa nello specchietto retrovisore. Io annuii e mi allungai dietro trovandomi con le chiappe verso il parabrezza. D'un tratto sentii uno schiaffo su queste ultime e mi intirizzii subito.
"Luke" lo rimproverai ancora con mezzo corpo a tentare di prendere la gabbia nei sediolini di dietro.
"Ah! Quanto mi sei mancata!" urlò dalla gioia e finalmente presi quella gabbia.
Ritornai al mio posto stampandogli un bacio sulla guancia. Dio se ero felice.
Sentire quelle parole da lui era la sensazione migliore di questo mondo.
Mi sentivo di nuovo amata da lui, protetta.
Mi sentivo di nuovo sua e morivo dalla voglia di baciarlo fino a fargli scomparire le labbra.
La notte era ancora ravvivata da qualche suono assordante di botti e qualche fuoco d'artificio.

Between || Luke H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora