Restammo in quella posizione per venti minuti, poi mi girai lentamente verso di lui, trovandomi contro il suo petto tonico e il suo sguardo brillante ma in soprappensiero.
"ehi biondino, qualcosa non va?" Gli chiesi guardandolo dal basso. Aveva lo sguardo fisso nel vuoto della luna che sfiorava l'oceano. Le mani erano cinte ai miei fianchi con una morsa stretta, la mascella era leggermente contratta. Al suono della mia voce abbassò lo sguardo agghiacciante verso di me, gli sorrisi incitandolo a parlare.
"Niente, pensavo a cose stupide" buttò lì, ma sapevo che aveva qualche problema. Aggrottai la fronte e alzai un sopracciglio per fargli intendere che non lo credevo. Lui buttò la testa all'indietro ridendo, ormai quella vista era diventata una droga per me.
Mi strinse di più verso il suo petto e la mia guancia andò a premersi contro di esso. Sentivo il suo cuore e il suo battito regolare, il profumo di vaniglia mi inondava le narici. Misi le mani sul suo petto stringendo la maglia nera.
"Tranquilla" riprovò dandomi un bacio fra i capelli corvini. Mi salì un brivido per il freddo notturno.
"Dai fa freddo qui, entriamo" mi disse sciogliendo quell'incastro meraviglioso e prendendomi la mano per condurmi all'interno.
Entrati dentro mi venne un attacco di panico.
"Luke non ho vestiti per dormire" lo avvisai stando immobile a guardare il vuoto. Lui ridacchiò e mi venne vicino accarezzandomi la guancia. La sua pelle calda mi mandava vibrazioni per tutto il corpo facendomi sentire viva.
Abbassai lo sguardo per imbarazzo e lui mi alzò la testa con due dita.
"Domani andremo a comprare qualcosa ora puoi prendere una mia maglia" mi propose. Arrossii ancora di più al pensiero di me in una sola maglietta sua.
Ma non avevo scelta. Annuii guardandolo negli occhi, facendo un mix di verde e blu. I suoi occhi erano languidi e dolci.. Desiderosi. Io mi alzai sulle punte e gli diedi un bacio sulla guancia. Poi lo superai andando verso il suo borsone che solo in quel momento avevo notato. Lui era rimasto impalato ancora con lo sguardo fisso nel punto in cui io mi trovavo.
"Luke non voglio interrompere i tuoi pensieri ma mi daresti la maglia" gli chiesi mettendo la mano sulla sua spalla.
Si girò con una faccia da ebete, e mi abbracciò all'improvviso. Io gli diedi qualche colpetto sulla schiena in senso di sorpresa.
"Grazie".
A quella parola mi si strinse il cuore anche se non capivo il motivo.
"Mhm per cosa?" Gli chiesi con stranezza.
"Per essere qui" rispose sincero.
Io rimasi sconvolta da quella frase e ci misi un poco a capire che le aveva dette davvero. Io lo guardai negli occhi facendo oscillare lo sguardo da un suo occhio all'altro. La sua bellezza era sconvolgente, ti travolgeva, ti confondeva ed era manipolatrice. Gli fissai quelle sottili e rosee labbra perforate da un anellino nero. Solo in quel momento sentii il desiderio di assaggiarle. Ritornai ai suoi occhi.
"Non devi ringraziarmi. Quando capirai che sei tu quello a cui io devo la mia vita, la mia anima. Sarò sempre in debito con te. Tu sei come una fiamma nella mia oscurità. Grazie Luke" e lì non so dove trovai il coraggio ma lo feci. Collegai le nostre labbra con un piccolo bacio a stampo. Era strano, era il mio primo bacio, avevo fenicotteri volare nel corpo liberi e felici. Gli diedi le spalle per non far vedere quanto fossi imbarazzata per la mia sfacciataggine.
"Mhm allora dov'è questa maglia?" Gli chiesi incominciando ad abbassarmi verso il borsone e aprendolo in agitazione. Non sapevo che fare, ero in ansia che potesse arrabbiarsi per il mio gesto, abbandonarmi. Ma non lo fece.
Arrivò da dietro e mi bloccò le mani che, freneticamente, trafficavano nel vuoto.
"Fermati" mi ordinò lasciandomi. Poi si allontanò e iniziai a spazientirmi, incrociai le braccia e picchiettando il piede a terra. Volevo la maglia e andare a dormire, volevo avere forze per il giorno dopo. Luke si sfilò la maglia rivelando un corpo tonico e bianco latteo. Credevo iniziassi a sbavare quindi tossii per non farmi notare. Lui camminò lentamente e in modo fin troppo sensuale, facendomi sentire una piccola dodicenne arrapata. Mi porse la maglia sorridendo.
"Prendi questa starai più calda" disse cacciandone un'altra simile e mettendosela. Io sussurrai un, a malapena udibile, grazie. Mi diressi verso il bagno e entrai in una piccola stanza bianca, semplice e mi posizionai davanti allo specchio. Mi vedevo diversa, quella piccola libertà mi aveva già dato un aspetto più sbarazzino.
Scesi il vestito verde acqua fino a terra, sfilai le ballerine e infilai la maglia di Luke. Arrivava ovviamente a metà coscia. Arrossii al solo pensiero di farmi vedere così da lui, non me la sentivo.
"Tutto bene Bri?" Bussò Luke.
"S-si ora vengo" gli dissi titubante. Mi sciacquai il viso e le mani e presi un bel respiro. Recuperai il vestito e le ballerine da terra e uscii. La visione che avevo davanti era davvero paradisiaca: Luke steso sul letto in boxer e con una maglia nera a mezze maniche, un braccio dietro la testa e uno con il telecomando in mano. Aveva la fronte aggrottata applicato al televisore.
Appena mi notò, sbarrò gli occhi e io spostai lo sguardo da un'altra parte, sistemando per bene il vestito e le ballerine. Poi mi andai a sedere sul letto prendendo il mio zaino. Cercai di tenere più distanza possibile tra il mio corpo e il suo. Lui tossì senza togliere lo sguardo dal mio corpo, analizzandolo attentamente ed era alquanto fastidioso.
"Non mi piace essere fissata" ridacchiai cacciando il quaderno e la matita dalla borsa. Lui tossì per l'ennesima volta sistemandosi con la schiena contro la tastiera del letto e io feci lo stesso. Si avvicinò facendomi subito accaldare. Nascosi il naso nella maglietta e la vaniglia mi avvolse ma anche un odore acre e forte.
"Fumi?" Gli chiesi guardandolo con la fronte aggrottata. Lui boccheggiò come un pesce, per poi annuire sconfitto, abbassando lo sguardo sulle sue possenti ginocchia. Io sorriso e mi avvicinai a lui poggiando una mano sulla spalla, era bollente.
"Volevo solo saperlo" lo rassicurai, in realtà mi dispiaceva che si facesse del male ma infondo avevo sempre voluto provare.
Lui mi guardò felice e passò un braccio dietro le mie spalle tirandomi al suo petto. Io sorrisi poggiando la testa sulla spalla. Mi sentivo così confortata e a casa. Aprii il quaderno e lui subito se lo prese alzandolo in alto dove io non potevo arrivare.
"Luke dammelo" mi lamentai provando a prenderlo.
"Non posso vederlo?" Mi chiese facendo il labbruccio. Ero tentata ma scossi la testa.
"È personale cazzone!" strillai. Lui mi fece la linguaccia alzando ulteriormente il braccio. Mi alzai sulle ginocchia afferrandogli il polso.
Mi fermai di botto, i nostri nasi si sfioravano, i nostri respiri si scontravano, i nostri cuori si sincronizzavano. Sostenevo il suo sguardo profondo e lasciò il quaderno tra le mie piccole dita, ma i nostri sguardi erano legati come da un nodo indistruttibile. Deglutii quando lui si avvicinò. Ormai non passava uno spiffero d'aria tra i nostri visi e i nostri petti.
Suonò il telefono facendomi saltare. Luke imprecò in dodici lingue diverse e mi sedetti, lui si alzò a prendere il telefono.
"Pronto?" Rispose guardandomi. Io sorrisi e lui ricambiò portandosi l'anellino fra i denti e facendo scoppiare una busta di ormoni nel mio corpo.
"Mhm scusa non ti stavo ascoltando aspetta" disse Luke scocciato. Si avvicinò a me e mi sussurrò che andava a parlare fuori la balconata e mi baciò una guancia. Chiusi gli occhi a quel tocco e pensai a quanto fossi fortunata ad averlo. Lui uscì fuori sculettando, facendomi ridere. Io mi misi comoda nel letto e iniziai a fare una piccola riproduzione delle strade della città scrivendo sopra 'freedom'.***
Gli occhi mi si chiudevano e Luke urlava ormai da mezz'ora al telefono ma non riuscivo a capire che cosa dicesse. Stavo guardando un programma televisivo 'How I met your mother', molto divertente ma il sonno mi stava tirando giù. Così spensi la tv e mi misi sotto le coperte spegnendo la luce.
Durante il dormiveglia sentii delle braccia stringermi al petto e un sussurro 'buonanotte Bri', mi addormentai col profumo di vaniglia e il sorriso sulle labbra.HI LOVES VI RINGRAZIO ALL'INFINITO PER QUELLO CHE FATE PER ME. IL CAPITOLO È CORTO MA ALMENO C'È IL LORO BACIO E POI ERA PER COLLEGARE LA PRIMA GIORNATA DI LIBERTÀ DI BRI. COSA ACCADRÀ? VOTATE E COMMENTATE E LO SAPRETE. Baci
Mikey xx
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Between || Luke H.
FanfictionBeatrix Roxanne Watson è una ragazza da poco raggiunta la maturità che viene costretta dalla madre a vivere nella parte alta di Los Angeles esclusa dal mondo. Ci sarà qualcuno che la aiuterà a fuggire? A rompere il muro che c'è fra di loro? riuscirà...