Vi capita mai di vedere le scene intorno a voi a rallentatore, che però, allo stesso tempo sono troppo veloci per te? Come se tutto andasse troppo lento ma tu sei ancora più lento e non riesci a fare nulla per aiutare, o evitare ciò che sta succedendo.
Ecco, così mi sentivo in quell'istante, vedevo tutto a rallentatore come i film ma fu tutto veloce e non riuscii a fare nulla. Il pianto di Maradit, di Liz, i poliziotti intenti ad ammanettare Luke, i ragazzi che tentavano di intervenire, le urla del Signor Hemmings...
"Basta!" urlai a squarciagola, tutti si girarono verso di me, reclusa in un angolino della sala da pranzo.
"Chi lo ha denunciato?" chiesi abbassando la voce, mi avvicinai agli agenti mettendomi fra loro e Luke.
L'agente sorrise e tirò Luke per un braccio facendolo spostare da dietro la mia figura, ma nello stesso istante io gli afferrai l'altro braccio.
"Le ho fatto una domanda e faccia togliere subito le mani dagli altri ragazzi, adesso!" ringhiai, socchiudendo gli occhi. Dovevo fare qualcosa anche se sapevo che Luke meritasse tutto questo e anche gli altri, ma molte delle accuse non erano vere e stava a me smentirle.
Il poliziotto inarcò le sopracciglia.
"Le regole le detto io ragazzina!" rispose a tono. Strattonò il braccio del biondo ma io non mi arrendevo. Luke gemette per il dolore e non capivo perché lui non si opponesse da solo."Siamo in casa mia e le regole le detto io agente!" sbottai, tirando Luke definitivamente dietro di me. Sembrava così piccolo e indifeso che aumentava la mia foga di proteggerlo.
L'agente, scosso dai miei modi, aprì e chiuse la bocca per poi fare un cenno agli altri poliziotti di lasciare gli altri e lo fecero. Uno di loro teneva fermi Calum e Jack, un altro Louis e Michael e un altro ancora Ashton, che appena fu libero guardò in cagnesco il suo 'aggressore'. Liam e Colton erano rimasti da parte per tutto il tempo senza fiatare.
"Bene ora se è così gentile da rispondere alle nostre domande prima di fare un altro passo verso i ragazzi, perchè altrimenti dovrà passare sul mio cadavere" incrociai le braccia sotto il seno, fissandolo in maniera più dura che potessi.
"Va bene ma solo qualche domanda" mi concesse e segretamente gliene fui grata perché non volevo litigare con un agente di polizia.
"La prima gliel'ho fatta" precisai e lui scosse la testa "Non possiamo rivelarlo se richiesto dall'informatore stesso" rispose e io annuii, scoraggiandomi.
"Luke è vero che hai fatto quelle cose?" chiese con un filo di voce Liz e mi si spezzò il cuore vederla in lacrime. Il biondo non rispose e abbassò il capo.
"No! -urlai- Non tutte!" sussurrai le ultime due parole. Ritornai con lo sguardo sull'agente che rideva, facendomi ribollire dalla rabbia.
"Senta signorina non so lei chi sia ma non abbiamo tempo da perdere, quindi si faccia da parte. Ci faccia controllare la casa, interrogare i ragazzi e portare via il ragazzo" questa volta fu il mio turno di ridere, tanto.
"E secondo lei, io glielo concedo? Ma magari vuole anche una tazza di caffè?!" sputai veleno, facendo un passo verso di lui, il quale gonfiò il petto.
Mi sentii afferrare il braccio e quando abbassai lo sguardo notai le mani legate di Luke tenermi. Mi spostai dal suo tocco e lo guardai in cagnesco.
"E tu non dici nulla eh?! Come se non fossero cazzi tuoi vero?!" urlai, gesticolando freneticamente. Poi mi voltai verso gli altri.
"E voi? Non riguarda neanche voi?-strillai sul punto di piangere- Ah giusto è una cosa che devo vedermi io eh? Volete anche voi una tazza di caffè?" continuai imperterrita.Si sentivano solo le mie urla, mentre tutti e tutto giaceva come se solo io stessi vivendo quella situazione, come se io stessi per essere buttata in un fottuto carcere per cose magari non vere. "Si Luke era in un giro di droga, è vero e questo lo sa perfettamente lei -indicai il poliziotto- e non vedeva l'ora di avere un mandato per fotterlo. Ha aperto un'attività illegale giusto, e questo lo sapeva anche. Ma poi? Il resto sono tutte balle agente!" alzai il tono, per sembrare più sicura di quello che dicessi.
STAI LEGGENDO
Between || Luke H.
FanfictionBeatrix Roxanne Watson è una ragazza da poco raggiunta la maturità che viene costretta dalla madre a vivere nella parte alta di Los Angeles esclusa dal mondo. Ci sarà qualcuno che la aiuterà a fuggire? A rompere il muro che c'è fra di loro? riuscirà...