4 Capitolo.

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Premessa: vorrei un consiglio se scrivere al presente o al passato. Che dite?

"E io cercavo te.." lo avevo detto sul serio? Le parole si erano fiondate con veemenza sulle labbra.

Mi ci volle un secondo per realizzare che lo avevo detto e ancora un momentino..

Anche lui lo aveva detto.

Okay ero pazza.

La sua pupilla si era dilatata e il blu si fece più brillante.

"Più che altro mi aspettavi" disse per sdrammatizzare e gliene fui grata.

La mia curiosità aumentava sempre di più a vederlo.

Sapevo fosse biondo perché lo avevo visto dal balcone ma che lineamenti aveva? Spigolosi o morbidi? Quanti anni aveva? E se era un pedofilo quarantenne?

"Mhm che hai fatto oggi?" La sua domanda mi colse di sorpresa, perché voleva saperlo?

Arrossendo lo risposi riluttante " ho guardato il regalo che mi ha portato la domestica per il mio diciottesimo compleanno". Mi incupii al 'tradimento' di Margaret.

Avevo inoltre i piedi a pezzi e dovevo trovare qualcosa per salirci sopra.

"È il tuo compleanno? Auguri" con tono entusiasta mi diede il mio primo 'auguri' da una persona nuova e che gli importava di me. Gli importava di me?

"Grazie.... Luke..?"

"Si?"

"Posso chiederti una cosa strana?" Mi confondeva e non ero consapevole di cosa stavo per dire.

"Certo" il suo tono gentile mi rassicurò più di una cintura di sicurezza.

"Ehm sei ritornato per me?" Le guance infuocate e una vampata di calore invase tutto il mio corpo fasciato dal vestito lilla setoso.

Aspettai qualche secondo ma quando non mi rispose capii che lo avevo messo in imbarazzo, accidenti. Non potevo starmi zitta?

Il suo blu era pensieroso ed era odioso non poter vedere l'espressione sul suo viso sconosciuto e capire cosa pensava.

"Scusa che domanda stupida non mi conosci nemmeno" che stupida, non dovevo domandarglielo. Basta dovevo andarmene. Scendendo dalle punte mi avviai verso casa con una lacrima di amarezza.

"Si" una semplice parola era uscita dall'altra parte del maledetto muro. Pietrificandomi.

"Insomma il mio cuore mi ha riportato qui e non lo so, sì!" a cosa stava dicendo si quel ragazzo? Facendo una goffa corsetta riavvicinai l'occhio al suo.

"Che bel vestito che hai" ridacchiò. Sperai per lui che stesse scherzando. Era il vestito più accettabile che avevo. Però detto da lui anche se fosse un insulto sarei arrossita lo stesso, stranamente.

"Cosa si?" Gli chiesi senza importarmi del fatto che mi avesse visto allontanarmi e che mi avesse fatto una specie di complimento.Volevo solo sapere, e speravo che il suo 'si' era per il motivo che pensavo.

"Insomma dai credo che.. hai capito no? Alla cosa si ecco di.. oh cazzo è difficile... volevo rivederti ecco" farfugliò tanto, facendo roteare di tanto intanto l'occhio nel buco, come se esso stesse proprio in quello spazio ristretto come una biglia.

Il mio cuore ballava il walzer con il polmone e i miei neuroni avevano organizzato una specie di party nel mio cervello... beh per quanto riguarda le guance la situazione era sempre la stessa.

Ma cosa dovevo rispondergli?

"Speravo lo dicessi, sei la prima persona che si interessa a me. Vorrei conoscere tutto di te... insomma cioè volevo dire della città perchè mi affascina"

DA DOVE MI ERA USCITO "CONOSCERE TUTTO DI TE?"

"Oh certo.. Lo avevo capito.. in realtà sono tornato anche perchè mi sento in dovere di aiutarti. Voglio tirarti fuori da qui. Farti vedere tutto....

oddio non in quel senso." Stava diventando nervoso e da un lato ero contenta che gli facessi questo effetto. Ovvero lo stesso che mi faceva lui. Era la Prima persona che voleva tirarmi fuori dal mio incubo peggiore. Lo stavo amando sul serio.

.....

Parlammo del più e del meno conoscendoci più approfonditamente. E io avevo finalmente deciso di cercare un tronco su cui mettermi per non stare sulle punte, perdendo l'equilibrio ogni tanto per il pezzo di legno instabile. Provocando la sua affascinante risata. Per sentire quel suono avrei potuto fingere di cadere ogni minuto della mia vita.

Mi aveva raccontato che si chiamava Lucas Hemmings e aveva 18 anni ed aveva una sorella di 4 anni di nome Maradit ed era la sua felicità. Vivevano entrambi in un appartamento con dei genitori adottivi avendo perso i suoi biologici in una sparatoria. Mi aveva anche raccontato della città, facendo battute divertenti e promettendomi delle foto la prossima volta che sarebbe venuto, facendomi fare un piccolo saltello.

Non per le foto ma perché aveva promesso di ritornare nuovamente per me..

Hola chicasssss como estais? Non fateci caso stavo facendo spagnolo. Allora qui Bri e il nostro caro Luke diventano amyketti hyhyhy. No dai sto sclerando. Comunque andiamo avanti nella storia. Commentate e votate e.... lo show di l'altri ieri sera dei One direction su Italia uno... okokok lo so non centra niente però volevo dirvelo perché sono collassata e voi? Voglio sapere che avete provato..Detto ciò premete quella stellina e scrivete qualsiasi cosa pensate se volete che io vada avanti..vvb

Inoltre vorrei ringraziare _xFreedom_ perchè mi ha incoraggiato tanto e mi ha aiutato. Grazie mille. Leggete la sua storia Closer è S T U P E N D A.
GRAZIE TUTTI PER I VOTI E COMMENTI VVB

Mikey x.

Between || Luke H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora