40 Capitolo

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"Mi dai una caramella?" chiesi a Louis che si trovava di fronte a me con un pacco di orsetti Haribo in mano. Fece uno sbuffo e mi passò un orsetto giallo.

"Ehi, a limone lo mangi te" gli dissi lanciandoglielo addosso. Lui alzò le sopracciglia.

"Hai anche i vizi?" mi chiese sbuffando.
"E poi è banana" borbottò subito dopo e ingurgitandola subito. Io risi e gattonai da lui per prenderne una a fragola e sedermi fra le sue gambe.

Eravamo ancora seduti in tondo nel corridoio dell'ospedale a chiacchierare, ma nessuno fortunatamente ci aveva detto nulla, lanciandoci solo qualche occhiataccia, alternate a sguardi compassionevoli quando qualcuno di noi scoppiava a piangere.

Io mi trovavo tra le gambe di Louis e a sinistra seguiva Ashton che aveva una mano posata sulla mia coscia e lo seguiva subito dopo Jack che fissava il vuoto. A destra c'era Calum che aveva la testa poggiata alla spalla di Michael al suo fianco.

Sembravamo dei profughi. E infondo, lo eravamo, stavamo lì da ore. Come Luke che da ore era chiuso lì dentro.

Sbuffai cercando di non pensarci per non scoppiare per la ventunesima volta in lacrime e mi alzai.

"Vado a prendere un bicchiere d'acqua volete qualcosa?" chiesi annoiata, vedendoli tutti o con sguardi fissi nel vuoto o con il telefono o, nel caso di Louis, a rimpinzarsi di caramelle gommose.

Scossero tutti la testa e io mi avviai alle macchinette che distava qualche corridoio di distanza.

Presi la sedia a rotelle, mi sedetti e con l'aiuto delle mani iniziai a camminare su di essa.

Non era molto scomoda, ma preferivo di certo le mie gambe.

Avrei anche potuto camminare autonomamente ma ci avrei messo anni a causa di come zoppicavo.

Insomma mi scocciavo di muovermi.

Senza Luke avevo la voglia di fare un tubo, davvero. Era lui che con quel sorriso e quegli occhi perfetti mi dava la grinta di andare avanti di alzarmi e dire "è un altro giorno". Ma senza di lui?

Come avrei fatto se lui fosse..

No, non dovevo pensarci.

Scossi la testa per scacciare quel pensiero e arrivai alle macchinette.

Mi alzai e scrutai ciò c'era all'interno di essa.

Presi una bottiglina d'acqua naturale e una barretta al cioccolato per Calum che non aveva voluto toccare niente.

Ormai era ora di cena e nessuno sembrava voler mangiare, ma almeno noi avevamo riempito lo stomaco di caramelle, lui no.

Mi sedetti e, facendo sempre la stessa cosa, mi avviai dai ragazzi.

Mentre camminavo, se si può dire così, sentii urlare il mio nome.

Aumentai la velocità per quanto avessi forza nelle braccia.

"Bri!" sentii di nuovo più vicino.

Appena svoltai il corridoio della sala di Luke vidi Calum venirmi incontro con le lacrime agli occhi e gli altri ragazzi parlare con il dottore..

Oddio il dottore.

Calum in lacrime.

Oddio. No, vi prego.

"Bri, Bri" ripetè arrivatomi vicino e si piegò sulle ginocchia con le mani e mi guardò piangendo.

"Calum ti prego non dirmelo, ti prego" mi lamentai già con le lacrime che minacciavano di inondare l'ospedale.

Between || Luke H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora