28.

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Sono nel bosco.
Da ieri che sono scappata continuano a cercarmi.
Non posso correre perché mi fa male il fianco.
E, quando sono scappata, ho notato un piccolo dolore alla spalla.
Nulla di che proprio, eh.
Preferisco arrivare in città e prendere qualcosa per i conti miei.
Trovare un posto dove rilassarmi dato che a casa non posso andare.
Sicuramente mi cercheranno lì.
Ogni tanto devo fermarmi.
Perché il fianco decide che è il momento di non continuare.
Quindi mi fermo vicino alla strada così da evitare sorprese da altri Demogorgoni.
Non penso riuscirei a evitarli ora.
Conciata così.
Quando sento le macchine o, meglio precisare, i furgoncini di quel laboratorio mi nascondo.
Per adesso ci sto riuscendo.
Non so per quanto potrò continuare.
Sono stanca.
Sofferente.
E, direi anche, affamata.
Noto per terra dei vecchi binari ferroviari e seguo la strada camminando lentamente tenendo una mano intorno al fianco.
Spero di arrivare subito alla città.
Sono esausta.
Non posso andare avanti ancora così per tanto.

Sento delle voci e sbuffo infilandomi in un cespuglio.
Più si avvicinano e più sento che sono familiari.
Forse.
Sempre se non me lo sto immaginando.
Apro leggermente dei rami del cespuglio per guardare.
Ed ecco che camminando lentamente sui binari loro due:
Dustin e lui.
Steve.
Cosa..?
Che ci fanno qui?
Dustin si aggiusta il cappello sbuffando fermandosi: "Come pensi di trovarla? È scappata da quel posto, come minimo è stata trovata prima da loro."
Oh.
Grazie della fiducia Dustin.
Però a quanto pare parlano di me.
Ora sono curiosa.
Steve si ferma accanto a lui aggiustandosi lo zaino sbuffando anche lui: "Dustin, nessuno ti ha costretto a venire se devi sempre lamentarti."
Il ragazzino lo sguarda incrociando le braccia: "Ehy! Chloe sta simpatica anche a me. Anche se tu.. non la trovi solo simpatica, Steve caro."
Beh.
Almeno ad uno sto simpatica.
Ora sono curiosa di Steve però.
Chissà che dirà di me.
Faccio un leggero sorrisino e Steve annuisce facendo un sospiro: "Non insinuare niente, Henderson. È impegnata col fratellastro di Max, quindi finisce qui."
Non sono impegnata con lui.
Cioè fidanzata.
Sento molta gelosia da parte di Steve, eh.
Appena Dustin sta per parlare ecco che, fortuna vuole, un ramo dove sono appoggiata si spezza.
Chiudo gli occhi sperando non abbiamo sentito ma, appena dicono un 'C'è qualcosa o qualcuno', realizzo che non è così.

Mi sollevo lentamente uscendo fuori e i due mi guardano sorpresi.
Steve abbassa la mazza chiodata guardandomi ancora sorpreso: "Oh..Chloe?"
Faccio una smorfia e Dustin mi indica socchiudendo gli occhi: "Non hai sentito n-"
Ma ecco Steve che lo zittisce dandogli un leggero schiaffo dietro la testa.
Dustin dice un piccolo 'ahi' e cerco di trattenere un piccolo sorriso.
Meglio fargli credere che non ho sentito nulla.
Steve mi raggiunge dopo aver messo la mazza apposto prendendomi la mano sospirando: "Vieni, ti aiuto. Come ti è venuto scappare da lì."
Faccio una leggera smorfia di dolore mettendo un braccio intorno al suo collo: "Non potevo rimanere lì."
Sbuffa leggermente mettendo una sua mano intorno al fianco non dolorante: "Si beh, hai bisogno di una mano. Dobbiamo portarti-"
Mi fermo scuotendo la testa e interrompendolo: "No, non vado da nessuna parte. Ho solo bisogno di riposo sicuramente."
Gira lo sguardo guardandomi attentamente negl'occhi poco convinto senza dir nulla.
È..
Preoccupato.
Anche tanto direi.
Non sposta lo sguardo da me rimanendo serio: "Lo hanno detto loro?"
Scuoto leggermente la testa e, appena sto per parlare, mi interrompe sorridendo ironicamente: "Ah beh, stiamo messi bene."

Dustin ci interrompe guardando Steve alzando le sopracciglia: "Portala da te, no? E andiamo a prendere quello che gli serve.. così puoi controllarla tu e non ti preoccupi."
Noto Steve che lo fulmina con lo sguardo per poi tirare un sospiro.
Dustin..
Ci sa fare eh.
Guarda prima il ragazzino e poi me facendo una piccola smorfia: "Andiamo, su."

Beh..
Lo ha convinto.
Ringrazio Dustin con tutto il cuore.
Se non fosse per lui, adesso Steve mi portava in ospedale.
E quelli mi trovavano sicuramente.



(...)



*Qualche ora dopo, a casa di Steve..*



Sono sul letto finalmente stesa.
Volevo appoggiarmi sul divano, ma ha insistito.
Vuole che devo stare comoda.
E mi ha aiutato a salire.
Beh, carino da parte sua.
Mi ha anche portato come cambio una sua maglia e dei pantaloncini sempre sue.
Sicuramente il camice di quel posto non era una bella vestaglia per la notte.
Tiro un sospiro prendendo la maglia e infilando la testa e l'altro braccio.
Provo ad alzare il braccio rimanente ma ecco una fitta di dolore.
Ora la parte difficile.
Cavolo.
Faccio una smorfia trattenendo qualche urlo per poi tirare un sospiro calmandomi.
Ecco che la porta si apre.
E Steve si affaccia leggermente guardandomi: "Tutto bene?"
Annuisco mentendo e cercando di alzare il braccio ancora una volta.
Appena sento il dolore che sta iniziando ad aumentare lo riabbasso sbuffando.
Giro lo sguardo e noto Steve che entra chiudendo la porta.
Che sta facendo?
Mi starei cambiando.
Anzi, starei provando a cambiarmi.
Con questi dolori è un poco difficile riuscirci al primo colpo.
Alzo le sopracciglia facendo una smorfia seguendolo con lo sguardo: "Ehm.. Steve? Io-"
Si siede di fronte a me sul letto interrompendomi subito: "Lo so che sei in difficoltà per i dolori, Chloe. Non c'è bisogno che me lo nascondi e fai la forte."
Rimango in silenzio mentre lui allunga una mano toccandomi il braccio e con l'altra tiene la manica ancora vuota.

Fa..
Uno strano effetto.
La sua mano sul mio braccio.
Muove lentamente il mio braccio aiutandomi a infilarlo finalmente nella maglia.
Appena finisce, sposta la sua mano sulla mia mano sorridendo leggermente: "Ecco fatto."
Ricambio il sorriso aggiustandomi, con la mano libera, una ciocca di capelli: "Grazie, Steve."
Continua a fissarmi qualche secondo e, subito dopo, mi molla la mano alzandosi lentamente.
Si aggiusta con una mano i capelli facendo un sospiro guardando fuori dalla finestra: "Beh.. se hai bisogno.. io sono giù oppure nella camera accanto."
Si incammina verso la porta e, appena la apre per uscire dalla stanza, lo chiamo.
So che non sanno che li ho sentiti..
Ma voglio dirglielo.
Prima che si crea un'altro film.
Gira leggermente lo sguardo guardandomi e mi raccolgo i capelli in una coda: "Comunque.. io non sto insieme a Billy."
Mi guarda qualche secondo confuso e, appena realizza cosa intendo, apre leggermente la bocca.
Già.
Ora sa che li ho sentiti.
Potevo tenermelo, si..
Ma volevo precisarlo.
Ho baciato Billy, si..
Ma anche Steve molto prima lo avevo baciato e non eravamo ancora fidanzati o altro.

Tiene la mano sulla porta facendo una piccola smorfia alzando un sopracciglio ignorando la mia frase: "E non avevi ascoltato, eh?"
Alzo la spalla che non mi fa male facendo un sorriso leggero.
Annuisce leggermente per poi aprire la porta: "Okay.. ti lascio riposare adesso."
Esce dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.
Tiro un sospiro stendendomi guardando il soffitto.

Chissà mio padre come sta.
Sua figlia era finita ricoverata e poi è scomparsa non dicendo nulla.
Mi dispiace farlo soffrire..
Ma non potevo rimanere lì.
Ora voglio solo riprendermi e poi potrò andare da lui.
Per adesso, mi tocca riposarmi.
A casa di Steve.
Sono contenta di averlo incontrato.
Avevo bisogno di una mano in questo momento.

Love Kills [Steve Harrington] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora