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Solo passati due giorni.
Sto raggiungendo Nancy, Steve e Jonathan fuori dalla biblioteca.
Hanno detto di ritrovarci lì.
Voglio andare per capire di più su quel laboratorio.
E, sperando, di capire da quando lavora mio zio lì.
Ci sarà il suo nome da qualche parte, no?
Hanno accettato di aiutarmi e, se c'è bisogno, di spiegarmi qualcosa.
Ovviamente possono dirmi solo quello che sanno.
Non conoscono tutto purtroppo.
Però anche quel poco potrebbe tornarmi utile.
E capire di più su quei mostri.
I Demogorgoni.
Se c'è qualcosa ovviamente.
Ma, vedendo che vogliono tenere nascosto tutto, sospetto che non troverò molto su questo.
Mi aggiusto I capelli nervosamente raccogliendoli in una coda sospirando.
Sono nervosa.
Sia perché ho paura di quello che posso scoprire..
Sia perché è anche la prima volta che esco con Steve da quando ci siamo frequentando.
Ci siamo solo visti quel giorno che decidemmo a casa mia.
Per il resto non l'ho visto.
O sentito.
Ieri ho incontrato Nancy e gli ho chiesto questo favore.
Lei ha detto che lo avvisava.
E questa è la prima volta che ci vediamo.
Non so se pensare che è un buon inizio..
O abbiamo iniziato male non vedendoci.
Lo scopriremo solo vivendo la relazione.

Arrivo poco distante dall'entrata della biblioteca e Nancy mi nota per prima alzando la mano salutandomi.
Subito dopo, Jonathan fa lo stesso.
Non c'è Steve però.
Bene..
Forse non viene.
Forse..
Forse ha da fare.
Non lo so.
Ricambio il saluto alzando di poco la mano e, dopo qualche secondo, li raggiungo definitivamente.
Jonathan fa un leggero sorriso facendo un cenno con la testa: "Da quanto tempo, eh."
Già.
Non lo vedo molto.
Anzi, quasi per niente.
Annuisco sorridendo e poi faccio un sospiro: "Bene, allora entr-"
Vengo interrotta dalle porte che si aprono.
Ed ecco che si affaccia lui.
Steve.
Fa un sospiro non notandomi subito indicando dentro: "Ragazzi, allora, entria-" si interrompe appena mi nota e alza le sopracciglia: "Oh.. Ehy Chloe."
Ricambio il saluto alzando una mano per poi salire tutt'e tre le scale entrando.

Il pensiero di dover rivedere il compagno attuale di mia madre..
Non mi rende molto entusiasta.
Però posso ignorarlo.
Far finta di nulla.
Ci fermiamo vicino al bancone dell'entrata e abbasso leggermente lo sguardo muovendo leggermente e nervosamente la gamba.
Se si gira e mi nota..
E mi saluta..
Non so se posso accettarlo ancora.
Ho altro a cui pensare e lui insiste che vuole parlarmi.
Ecco che si gira parlando con Nancy e non notandomi.
Mi guardo intorno evitando di attirare la sua attenzione.
Quanto ci mettiamo?
Preferisco andare a sedermi.
Mi sento prendere lentamente la mano e, appena abbasso lo sguardo, noto la mano di Steve.
Sposto leggermente l'attenzione su di lui e lo noto che guarda avanti sospirando.
Ha capito che sono nervosa per qualcosa forse.
E vuole tranquillizzarmi.
Incrocio le dita con le sue spostando lo sguardo altrove.

Dopo qualche secondo, ecco che Nancy e Jonathan finiscono di parlare.
Appena stanno per girarsi, ci lasciamo lentamente la mano.
Ed ecco che il compagno di mia madre mi nota.
Ma, appena sta per provare a chiamarmi, Nancy ci fa segno di seguirla con la mano e ci incamminiamo.

La ringrazio.
Senza saperlo, mi ha salvata.
Da una chiacchierata che non sono pronta a fare.



(...)

Non abbiamo trovato molto solo le solite notizie delle scomparse.
E quella di Barb.
Non dice molto però.
Solo che sospettano possa aver lasciato la città.
Certo.
Barb.
Mi alzo girandomi andando verso gli scaffali.
Vedo se ci sono altri libri.
Qualcosa di più interessante..
Di più utile.
Qualcosa che possa aiutarmi insomma.
Mi fermo vicino a uno scaffale iniziando a leggere dei titoli toccandomi il labbro.
Nemmeno Nancy, Jonathan e Steve hanno trovato molto.
Dovevo immaginarlo che era una pista inutile venire qui..
Però ci abbiamo provato almeno.
Mi sposto mentre continuo a leggere quando sento una voce familiare.
Anche troppo.
Mia madre.
Cosa..?
Oh giusto.
Il compagno.
Non sapevo ero quasi vicino al bancone.
Non l'avevo notato.
Mi appoggio allo scaffale affacciandomi leggermente per ascoltare.

Ed ecco che la sento sbuffare e subito dopo parla 'Si beh, ho parlato col padre di Chloe, è tornata a casa'.
Oh figurati.
Mio padre ora non ha più un nome.
Continuo ad ascoltare e, appena il compagno dice di venirmi a trovare, sbuffa ancora una volta 'Perché dovrei? Esce con quei due ragazzi e a casa stava il suo ex. Non ho cresciuto mia figlia in questo modo per-'.
Indietreggio smettendo di ascoltare scuotendo la testa.
Non mi ha cresciuto in questo modo..
Certo.
Perché lei sa tutto su di me.
Su cosa sto passando in questo periodo.
Su chi frequento e chi è mio amico.
Continua a giudicarmi.
Mi giro vedendo infondo alla sala la scritta 'bagni'.
Se devo avere una crisi di pianto o altro..
Non voglio stare qui davanti a tutti.

Alzo il passo per raggiungerlo sentendo Nancy e gli altri chiamarmi confusa.
Spingo la porta del bagno entrando dentro e appoggiando le mani sul lavandino.
Alzo lo sguardo guardandomi allo specchio vedendo scendere delle lacrime.
Non posso crederci.
Ha solo da giudicarmi.
Non ha nemmeno una parola bella su di me.
Mi critica solo.
Anche dopo che non ci vedevamo da tanto.
Continua a criticarmi.
Non sa proprio comportarsi da madre.
Invece di venire a parlare con me sapendo quello che mi è successo della caduta..
Viene qui a criticarmi.

Vedo la porta aprirsi velocemente e di seguito ecco Steve che entra.
Lo guardo pulendomi una guancia confusa: "Steve? Cosa..?"
Mi raggiunge incrociando le braccia serio: "Che succede? Perché stai piangendo?"
Scuoto le spalle strofinandomi gli occhi e faccio una smorfia subito dopo: "Mia madre è qui, l'uomo che stava all'entrata è il compagno nuovo.. e stava parlando con lui di me. Inutile dirti cos'ha detto perché puoi immaginare."
Alza le sopracciglia sorpreso e, dopo qualche secondo, viene verso di me abbracciandomi senza dir nulla.
Rimango inizialmente immobile poi ricambio appoggiando la testa sulla sua spalla.
Ne avevo bisogno.
Sono contenta di avere qualcuno che mi capisce.

Mi tocca la spalla tenendomi ancora nell'abbraccio per poi sussurrare: "È meglio se andiamo e ne parliamo per bene quando siamo fuori da soli.. perché se qualche ragazza entra e mi vede, è un problema."
Faccio una piccola risata staccandomi e annuendo.
Avevo dimenticato che è il bagno delle ragazze.
Ha decisamente ragione.
Sto per incamminarmi ma mi ferma due secondi prendendomi la mano.
Mi giro guardandolo e mette le sue mani intorno alle mie guance per poi avvicinarsi baciandomi.
Ricambio mettendo una mano dietro sul suo collo.

Sono contenta di avere Steve.
Lo dirò sempre.
Posso sfogarmi con lui quando sono giù o nervosa.
E non lo potrò mai ringraziare abbastanza.

Love Kills [Steve Harrington] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora