Sono vicino alla sala giochi.
Aspetto Steve.
Mi ha detto di aspettarlo qui, non so perché.
Ha detto precisamente 'accompagno una persona lì, aspettami fuori'.
Per fortuna ho imparato un po' di strade.
Quindi sapevo arrivarci.
Poi ho chiesto la macchina a mio padre ovviamente.
Mi aggiusto la giacca guardandomi intorno sospirando.
Spero che non si è dimenticato che sono fuori.
O che non si è dimenticato di me a prescindere.
Sento dei passi avvicinarsi sempre di più e, appena mi giro, noto Steve venirmi incontro.
Oh.
Stavo iniziando a farmi veramente tremila problemi.
Lo noto con un braccio dietro la schiena e faccio una smorfia confusa.
Si ferma di fronte a me e, appena sto per parlare, tira fuori delle rose.
Oh!
Wow!
Non me lo aspettavo!Le prendo facendo un leggero sorriso confusa: "Ehm, grazie.. ma perché queste rose?"
Solleva una spalla muovendo la mano sorridendo: "Ti ho fatto aspettare un po' tanto e poi.. mi andava."
Ne sono onorata allora.
E io che mi facevo problemi per il bacio.
Non me lo sono ancora dimenticata, ovviamente.
E ho sempre la paura che qualcosa possa andare storto tra noi.
Metto la mano libera nella tasca dei pantaloni tenendo le rose nell'altra mano: "Non dovevi, Steve. Non ho aspettato moltissimo anche se fosse."
Fa una smorfia per poi girare la testa sorridendo.
Sono belle le rose però devo dire.
Non me le aspettavo.
Sto per parlare ma mi interrompe indicando verso un punto: "Chi è quella donna che sta venendo verso di noi?"Eh?
Chi?
Giro lo sguardo seguendo il suo dito e notando, purtroppo, lei.
Mia madre.
Fantastico direi.
Avrà da farmi un'altro discorsetto?
Perché non voglio che mi rovina l'uscita.
Viene verso di noi guardandomi incrociando le braccia: "Chloe, che ci fai qui? Pensavo eri a casa tua."
Indico verso Steve alzando un sopracciglio seria: "Mamma, Sono con Steve, se non lo hai notato."
Gira lo sguardo guardando Steve dalla testa ai piedi per poi alzare le sopracciglia in silenzio.
Steve fa una piccola smorfia per poi indicare verso la mia macchina: "Se vuoi mi dai le chiavi e ti aspetto dentro."
Annuisco facendo un sorrisino passandogli le chiavi e le rose.
Lui guarda verso mia madre facendo un cenno con la testa salutandola: "È stato un piacere signora Baker."
Lui si incammina verso la macchina e, appena è abbastanza lontano, ecco che mia madre mi guarda senza batter ciglio.Che vuole ora?
Che ha da dire?
Incrocio le braccia e lei fa una piccola smorfia scuotendo la testa: "Non sapevo che uscivi con quel tipo."
Altri commenti.
Lo sapevo.
Muovo leggermente una mano facendo un sorriso ironico: "Quel tipo ha un nome, lo sai? Ed è Steve."
Alza le sopracciglia toccandomi il braccio seria: "Non m'interessa come si chiama, so solo che non è il tipo giusto per te, tu meriti-"
Gli faccio mollare la presa al braccio guardandola confusa: "Chi merito mamma? Chi mi dici tu? Billy? Non pensare di conoscere Billy perché non lo conosci.. e non sai nulla nemmeno di Steve."
Ed ecco il silenzio.
So che forse la sto prendendo troppo sul personale..
Ma è cambiata.
Non me la ricordavo così.
Prima era diversa con me.
Ora mi giudica.
E a quanto pare vuole decidere lei con chi devo uscire.
Sta per aprir bocca ma indietreggio lentamente indicando verso la macchina: "Adesso devo andare, ci vediamo." Infine mi giro incamminandomi.
Non voglio più sentirla.
Non voglio farmi rovinare la giornata.
Sto bene con Steve.
E non voglio che questa parlata con lei mi rovina tutto.(...)
*Qualche ora dopo, al negozio di Joyce..*
Jack POV:
Sistemo i scaffali.
Oggi non sono venute molte persone.
E per questo ho avuto tempo per aggiustare un po' il negozio.
Mi piace questo posto.
E il lavoro.
Non è nemmeno tanto faticoso.
E vado d'accordo con Joyce.
Quindi perché no?
Giro lo scaffale per andare ad aggiustare l'altro lato ed ecco che mi scontro con Joyce.
Gli prendo le braccia facendo un sorriso: "Scusa, non ti avevo visto."
Fa un sorriso anche lei scuotendo la testa: "No, tranquillo, non preoccuparti."
Gli lascio lentamente le braccia quando sentiamo aprire la porta.
Giro la testa confuso ed ecco che, purtroppo, torno serio notando lei.
Eva.
Maledizione.
Che vuole ora?Rimango in silenzio guardandola più che serio e lei si aggiusta la borsa sulla spalla fermandosi di fronte a me: "Dobbiamo parlare."
Allargo un braccio alzando le sopracciglia: "Parla pure, sono tutto orecchie."
Gira lo sguardo verso Joyce quasi fulminandola seria: "Da soli ovviamente."
Joyce sta per andar via ma la fermo serio: "No, se vuoi parlare, lei può ascoltare."
Eva sbuffa roteando gli occhi tenendo la mano sulla borsa: "Dai, Jack-"
La interrompo alzando una mano facendo un sorriso nervoso: "No, forse non hai capito. Non m'interessa quello che vuoi tu, vuoi parlare da soli? Bene, vattene e prenditi l'indirizzo di casa mia se può aspettare, altrimenti se è importante parla adesso."Mi guarda inizialmente rimanendo in silenzio e, appena mi giro per raggiungere lo scaffale, riprende a parlare: "Voglio dirti due cose."
La guardo alzando le sopracciglia senza dir nulla e lei muove una mano seria: "La prima cosa è che, per favore, la prossima volta evita scenate davanti a Chris."
Si, certo.
Scenate.
Metto le mani nelle tasche dei pantaloni facendo una risata: "Si okay, come dici tu, poi?"
Indica dietro di sé guardandomi, stranamente, confusa: "La seconda, chi è il tizio con cui si sta vedendo Chloe? Un certo Steve?"
Joyce mi guarda visibilmente sorpresa senza aggiungere nulla.
Beh, a quanto pare non lo sapeva nemmeno lei.
Tutta quest'essere sorprese non lo capisco.
Muovo la mano sospirando leggermente: "Apparte che sono amici dal primo giorno che ci siamo trasferiti.." poi alzo un sopracciglio: "Comunque è un bravo ragazzo, che vuoi da lui ora?"Si appoggia al bancone della cassa abbassando lo sguardo verso le mani sue: "Beh, offendeva il figlio di Chris quando andava a scuola, lo sai? Non voglio che mia figlia si vede con un ragazzo del genere."
Guardo inizialmente Joyce per poi riguardare Eva facendo un sorriso ironico: "Disse la tizia che fino a poco prima che andava con Chris, lo offendeva. Coerente, no?"
E sono solo realista.
Ne diceva troppe a Chris.
E vedi adesso.
Poi, anche se fosse, di Steve mi fido.
Non sembra il tipo che dice lei.
Sbuffa alzando leggermente la voce visibilmente infastidita: "La smetti di tirarlo in mezzo ogni volta?! Non ti va proprio giù che sto con Chris!"
Alzo una mano facendo una piccola smorfia: "Siete liberi di stare insieme, a me non interessa nulla. Semplicemente non giudicare la gente se non vuoi essere giudicata a tua volta." Poi incrocio le braccia facendo un sorrisino.Si aggiusta la borsa sulla spalla guardando me e poi Joyce e infine si gira andandosene senza dir nulla.
Bene.
Meglio così.
Non la sopportavo più.
Metto una mano sulla fronte per poi tirare un sospiro di sollievo.
Finalmente posso stare tranquillo.
Mi sento toccare il braccio e, appena giro la testa, vedo Joyce guardarmi attentamente: "Non te l'ho mai chiesto ma.. Chloe non sa di lei, giusto?"
Scuoto leggermente la testa e lei continua a parlare: "Hai paura che possa allontanarla alla madre?"
Faccio un leggero sorrisino forzato aggiustandomi una manica: "Ci sta già pensando Eva da sola ad allontanarla giudicandola per ogni minima cosa. Purtroppo sono troppo buono a quanto pare e copro la bugia di Eva, sperando sempre che un giorno gl'è lo dica lei."
Sta per venire verso di me per abbracciarmi ma la fermo continuando a sorridere forzato: "Ti prego, non.. non farlo. Sto bene."Lei fa un sorrisino leggero abbassando le braccia.
Mi piace parlare con Joyce.
Mi riesce a capire stranamente.
Cosa che Eva, quando stavamo insieme, non faceva.
Può sembrare che a me importa qualcosa di Eva comunque..
Ma l'unica persona di cui mi importa è mia figlia.
Il nascondere la verità mi fa male, ma non ho coraggio di dirglielo.
Però so che dovrò dirglielo prima o poi.
Se non lo fa Eva in questi giorni, toccherà a me.
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Ehy, lettori e lettrici!!
Eccomi di nuovo qui!!
Non ho avuto tempo di pubblicare i primi giorni di Gennaio ma volevo augurare a tutti voi un Buon Anno!!😘
Sperando che quest'anno sia diverso dal 2020!
Che altro posso dire?
Spero che la storia vi sta piacendo!!😁
Alla prossima!!-Leyna
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Love Kills [Steve Harrington]
Fanfiction(La storia è ambientata dopo la prima stagione. I personaggi solo saranno quelli della serie ma il resto no.) 1984, Hawkins, Indiana. Hawkins è una cittadina normale, tranquilla. O almeno così sembrava. Nel 1983 un ragazzino di nome Will Byers scom...