Apro gli occhi mettendo una mano sulla fronte.
Ho un mal di testa.
Ma che è successo?
Ricordo solo che sono andata alla festa.
E Billy mi ha offerto da bere.
Non so quanto ho bevuto sinceramente, ma sospetto tanto se non ricordo nulla.
Mi guardo intorno e, appena mi giro, noto Steve steso dietro di me che dorme.
Ma..
Che ci fa qui?
Oddio, spero di non aver fatto quello che penso.
Gli tocco leggermente la spalla e lui apre gli occhi lentamente.
Faccio un leggero sorriso guardandolo confusa: "Buongiorno."
Fa un sbadiglio sollevandosi e mettendosi seduto: "Stai bene allora?"
Annuisco mettendomi anch'io seduta e, subito dopo, mi tocco il collo: "Ma.. è successo qualcosa tra noi? Perché-"
Scuote la testa interrompendomi e sorridendo: "No, tranquilla. Ti ho accompagnato dato che eri ubriaca e sono rimasto per tenerti d'occhio."Oh.
Ecco spiegato.
È veramente rimasto qui però.
Non me l'aspettavo.
Faccio un sorriso aggiustandomi una ciocca di capelli: "Grazie, Steve."
Muove una mano sbuffando leggermente per poi sorridere: "Non devi ringraziarmi, l'ho fatto con piacere."
Ma quindi..
Steve ha conosciuto mio padre sospetto.
Oddio, non voglio immaginare che penserà ora lui.
Dopo mia madre, ci manca solo che mio padre pensa a male.
Abbasso leggermente la testa alzando un sopracciglio: "Ora mio padre chissà cosa penserà.. come minimo come mia madre."
Mi sento prendere la mano e alzo lo sguardo verso Steve.
Mi guarda scuotendo la testa facendo una piccola smorfia: "Ho conosciuto tuo padre, Chloe. Non so cosa ti ha detto tua madre.. ma tuo padre si preoccupa per te. Non pensa a nient'altro, anzi mi ha ringraziato per averti riportato sana e salva."Faccio un leggero sorriso e lui ricambia tenendomi ancora la mano.
Lo guardo attentamente fisso negl'occhi senza dir nulla.
Sono contenta di una cosa stranamente..
Sono contenta che è stato Steve a riaccompagnarmi.
E a tenermi sotto controllo stanotte.
Non so come sarebbe andata se non ero con lui.
Ci avviciniamo lentamente quando sento qualcuno chiamarci.
Mio padre.
Scuoto la testa tornando in me alzando le sopracciglia e alzando anche la voce: "Dimmi papà."
Apre la porta dopo qualche secondo guardandoci sorridendo: "Buongiorno ad entrambi comunque."
Faccio un sorriso e lui riprende a parlare indicando dietro di sé: "Vieni con me.. a fare un servizio? Lavati e tutto con calma, abbiamo tempo."
Annuisco facendo un sorriso e lui fa un sorriso per poi fare un cenno verso Steve.
Steve ricambia il cosiddetto 'saluto' e mio padre, subito dopo, esce.
Okay, sembra che mio padre ha in simpatia Steve..
E noto che è una cosa reciproca.
Sono contenta di questo.(...)
*Qualche ora dopo, per strada..*
Abbiamo accompagnato Steve alla casa.
A detto che stasera o domani viene da me.
Appena ha un po' di tempo.
Per me va benissimo.
Mi piace passare il tempo con lui.
E a quanto pare a mio padre gli va bene che mi vedo con Steve.
Gli ha detto che quando vuole, può venire senza problemi.
Ferma la macchina dopo un po' tirando un sospiro.
Mi guardo intorno notando una casa e rigiro lo sguardo guardandolo confuso: "Che ci facciamo qui, scusa?"
Gira lo sguardo verso di me facendo una piccola smorfia: "Steve mi ha detto che gli hai parlato di qualcosa che ti ha detto tua madre.. e voglio parlare con lei."
Oh no.
Non ci deve nemmeno pensare.
Avrà da dire lei.
E non voglio altre parole.
Scuoto la testa e lui mi tocca la spalla interrompendomi prima che posso dire una sola parola: "Gli dirò che ho sentito che parlavi di questo, così non ti dice nulla. Voglio parlargli, nulla di più.. però voglio che mi aspetti qui, okay?"
Tiro un sospiro rimanendo in silenzio per poi annuire.Jack POV:
Esco dalla macchina andando verso la casa.
Questa è la casa del famoso amico.
Chris.
So che lei è qui.
Dopo quello che è successo, ormai la conosco.
Quindi so già i posti dove potrebbe stare.
E questo è uno dei posti principali.
Busso alla porta aggiustandomi la manica della giacca.
Si apre la porta ed eccolo.
Chris.
Castano, occhi azzurri.
E pochissima barba, quasi invisibile.
Non è cambiato per nulla.
Mi guarda sorpreso tenendo con una mano la porta: "Jack?"
Lo guardo alzando un sopracciglio arrivando subito al punto: "Devo parlare con lei."
Mi guarda facendo il finto confuso e sorrido ironicamente muovendo la mano: "Dobbiamo fare tutta la scenata o saltiamo la parte dove dici che lei non è qui e la chiami?"Lui sta per parlare quando sentiamo, appunto, la sua voce dire 'ora scendo'.
Chris mi fa spazio sospirando e entro rimanendo nell'entrata serio.
Lui mi guarda dalla testa ai piedi per poi abbassare la testa: "Jack, io-"
Alzo la mano interrompendolo facendo una smorfia: "Lascia stare, risparmiati. Non sono qui per te ma per parlare con lei."
Non voglio ascoltarlo sinceramente.
Ho solo da parlare con lei.
E poi andare via.
Tutto qui.
Non voglio ascoltare altro.
Passiamo qualche secondo in un silenzio imbarazzante a dir poco ed ecco che subito dopo lei scende le scale.
Non è cambiata nemmeno lei d'aspetto.
Di carattere invece si.
E anche troppo.Sta per venire verso di me per salutarmi ma la fermo serio.
Mi guarda confusa e incrocio le braccia facendo una smorfia: "Vuoi far soffrire tua figlia per caso?"
Rotea gli occhi sbuffando per poi muovere una mano: "Conosce solo ragazzi qui e gli ho detto che prima non era così."
Alzo le sopracciglia facendo una risata nervosa: "Perché tu la conosci perfettamente, eh?! Ti chiedo solo una cosa poi vado via: se devi vederla per dirgli cose come queste, perfavore.. lasciala in pace."
Sento Chris dire un leggero 'Jack' e lei alza la voce seria: "Vuoi vietarmi di vedere mia figlia?!"
Ma veramente??
Tira in mezzo questo fatto??Alzo la voce anch'io indicando entrambi nervoso: "Non ti sto vietando niente!! Sei tu che da quando sei andata con il mio ex migliore amico non sai più nulla di lei e hai pure il coraggio di giudicarla!"
Ed ecco che Chris dice un 'Jack' per farmi calmare.
Guardo i due decisamente nervoso mentre loro rimangono in silenzio.
So che ho detto che non ci litigavo, ma dovevo.
Lei è quasi un'anno che usa la scusa del lavoro e io devo tenergli il gioco.
Se vuole questo, lasciasse almeno Chloe vivere la sua vita.
Senza che la giudica.
Tiro un sospiro riprendendo la calma mettendo la mano sulla maniglia: "Lei può pure conoscere già dei ragazzi.. ma almeno non è andata a letto con qualcuno mentre era già impegnata. Su questo, è più matura di te sicuramente."
Chris abbassa la testa e lei mi guarda senza dir nemmeno 'A'.
Apro la porta scuotendo la testa per poi uscire di casa.Ho detto quello che pensavo.
E sono stato sincero.
Forse non dovevo.
Ma me le ha tirate lei fuori queste cose giudicando Chloe.
Chloe esce dalla macchina raggiungendomi guardandomi confusa: "Beh? Che è successo lì dentro?"
Faccio un leggero sorriso forzato scuotendo la testa: "Gli ho detto delle cose soltanto, così capisce che ha esagerato."
Fa un sorriso per poi abbracciarmi sospirando.
Ricambio l'abbraccio tirando anch'io un sospiro.
Chloe non sa nulla di questo..
E mi fa male mentirle.
Ma non voglio dirgli ciò che ha fatto la madre.
Ha già da pensare alla cugina che è scomparsa.
Se gli dico questo, la distruggerei.
E non voglio che sta male.
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Love Kills [Steve Harrington]
Fanfiction(La storia è ambientata dopo la prima stagione. I personaggi solo saranno quelli della serie ma il resto no.) 1984, Hawkins, Indiana. Hawkins è una cittadina normale, tranquilla. O almeno così sembrava. Nel 1983 un ragazzino di nome Will Byers scom...