*Una settimana dopo..*
Apro lentamente gli occhi strofinandoli e guardandomi intorno.
Sono sul divano.
Giusto.
Da quando mio padre..
Vabbè, si è capito.
Da quando è successo, non riesco ad andare al piano di sopra.
In camera mia.
Perché vedere la sua camera mi fa troppo male.
Dovrei anche mettere in dei scatoloni le sue cose.
Non ho ancora iniziato.
Dopo il funerale..
Non ho avuto più voglia di fare nulla.
Ero sempre qui.
Non sono nemmeno uscita.
Steve passava per vedere come stavo, ma era nei momenti in cui dormivo.
E quindi i momenti tranquilli.
Del resto è stato un'inferno.
Non riuscirò a superarlo facilmente.
Daniel e Dylan dormono qui con me per farmi compagnia..
Cercano di farmi riprendere un poco.
Ma non è molto facile.
Anzi non lo è per niente.
Mi giro dall'altro lato sentendo, appunto, Dylan parlare sottovoce in cucina.
Mi aggiusto la maglia sospirando e alzandomi lentamente per ascoltare.
Ed ecco che lo sento sbuffare per poi dire un 'Daniel, non abbiamo risolto nulla, dorme ancora sul divano'.
Mi dispiace che si sentano così..
Ma non posso farci nulla.
Non riesco.
Raccolgo i capelli in una coda alzandomi dal divano.
Sto per andare in cucina quando noto lei.
Mia madre.
Cosa ci fa qui?
Anzi, quando è venuta?
Non l'ho sentita arrivare.Rimango immobile guardandola e lei fa un piccolo sorrisino facendo un cenno con la testa: "Ehy, Chloe, vieni. Ti ho preparato da mangia-"
Scuoto la testa interrompendola e incrociando le braccia: "Non ho fame. Esco un poco e vedo se mangio qualcosa fuori."
Sta per aprir bocca ma salgo velocemente le scale correndo in camera.
Meglio se esco un poco.
Se non sbaglio Steve ha gli ultimi allenamenti di Basket.
Vado un poco da lui..
Sperando non ci sia nessuno che mi chiede come sto.
Qui le notizie girano velocemente.
Quindi come minimo tutta la città già sa cosa mi è successo.(...)
*Un'oretta dopo, alla palestra della scuola..*
Guardo qualche secondo la porta pensando se entrare o meno.
Ho..
Paura?
Paura che mi possano chiedere di lui.
E non voglio parlarne.
Sono qui per Steve.
Non per parlare con gente che non conosco di mio padre..
O di come sto.
Ma ormai sono qui.
Non posso tornare indietro, no?
Devo entrare.
Anche perché voglio vedere Steve.
Non lo vedo per bene dal giorno del funerale.
E si è preoccupato per me questa settimana.
Quindi è giusto che mi faccio vedere almeno da lui.
Apro la porta decisa e entro lentamente guardandomi intorno.
Ci sono tanti ragazzi.
Molti ragazzi.
Che si allenano.
E diverse ragazze sedute tra le panchine.
Immagino le fidanzate forse?
Non lo so.
Raggiungo gli spalti salendo lentamente le scale e sedendomi al piano più alto.
Per evitare di farmi vedere.
Guardo attentamente ed ecco che noto Steve.
È molto concentrato.
E quindi non mi ha sentito entrare.
Incrocio le braccia guardandolo mentre corre da una parte all'altra.
Faccio un leggerissimo sorrisino e, appena si gira per riprendere fiato, ecco che alza lo sguardo notandomi.
Guarda qualche secondo i suoi compagni di squadra per poi guardare di nuovo me.
Gli fa strano che sono qui.
Beh, come biasimarlo.
Non sono uscita per niente in questi giorni.
Sposta lo sguardo verso una porta facendo un piccolo cenno leggero con la testa.
Vuole..
Che lo seguo?
Come mai?
Pensavo doveva allenarsi.
Invece vuole parlarmi?Scendo lentamente e vado verso la porta evitando qualsiasi sguardo.
La apro ed ecco che mi ritrovo nel corridoio, vuoto, della scuola.
Oh.
Okay.
Lo aspetto quindi?
Metto una mano sul collo e, appena sento la porta aprirsi, ecco Steve che mi raggiunge.
Sta per parlare ma vado verso di lui interrompendolo e abbracciandolo.
Ricambia subito accarezzandomi la spalla con una mano: "Che ci fai qui, Chloe?"
Ci stacchiamo dopo qualche secondo e tiro un sospiro alzando le spalle: "Volevo.. prendere un poco d'aria e mi sono ricordata dei tuoi allenamenti."
Annuisce leggermente prendendomi per mano e incamminandosi.
Non so verso dove..
Ma forse vuole parlare in un posto più tranquillo?
Non lo so.
Ma più tranquillo di un corridoio vuoto non so cosa può starci.
Apre una porta ed ecco che ci ritroviamo in un'aula vuota.
Vado verso un banco facendo un piccolo sorriso: "Okay.. vuoi farmi vedere la tua scuola ora?"
Scuote la testa chiudendo la porta vendendo poi verso di me: "Voglio solo sapere come stai. Non.. ci vediamo da molto e, beh, sai.. non so nulla."Ah.
Ecco.
L'argomento che volevo evitare.
Come posso descrivere come sto?
Mi siedo su un banco sollevando leggermente le spalle: "Beh.. piango di meno, quindi direi che è un piccolo passo avanti." Infine faccio un piccolo sorriso forzato.
Viene verso di me prendendomi una mano serio: "Chloe."
Già.
È serio.
E io sto girando intorno.
Devo essere sincera con lui.
Abbasso la testa leggermente guardando le nostre mani: "Non riesco ancora ad andare in camera mia per dormire.. dormo sul divano. In più, mia madre ora ha deciso di fare veramente la madre ed oggi era a casa per cucinarmi la colazione."
Fa un sospiro in silenzio portandosi, con la mano libera, i capelli dietro.
Alzo la testa facendo ancora una volta un sorriso forzato continuando a parlare: "Tutti sono andati avanti già.. tranne io, ovviamente. In un solo giorno abbiamo fatto un funerale per Barb, Cameron e.. papà. E so che lui vorrebbe vedermi felice, ma penso sempre che.. potevamo salvarlo."
Sposta la mano libera sulla mia spalla accarezzandomela leggermente: "È stato tuo padre a deciderlo perché forse sapeva che non era così. Non puoi avere lui indietro ma hai uno zio che ha perso il fratello e il figlio.. potresti iniziare chiarendo con lui, forse ti farà stare meglio."
Già.
Mio zio.
Non gli parlo da quel giorno.
E so che sta soffrendo anche lui.
Anzi..
Il doppio aggiungendoci Cameron.Annuisco leggermente rimanendo in silenzio.
Steve ha ragione.
Domani andrò a parlarci.
Se può aiutarmi a iniziare a stare meglio..
Lo faccio.
Tiro un sospiro muovendo la mano libera: "Domani andrò a parlarci.. sperando che voglia vedermi."
Fa un piccolo sorriso alzando una mano come se si è appena ricordato qualcosa.
Non so cosa però.
E non so se dovrei preoccuparmi?
Mi indica subito dopo continuando a sorridermi: "Comunque mi sono appena ricordato.. tra tre giorni devo accompagnare Dustin al ballo della scuola.. che ne dici se dopo usciamo?"
Lo guardo spalancando leggermente gli occhi e la bocca non sapendo che dire.
Vorrei dire di sì..
Almeno mi svago un poco la testa..
Ma non so se è una cosa buona in questo momento.
Non so che fare.
Apro e chiudo velocemente gli occhi pensando che dire e lui mi interrompe facendo un sorriso: "Facciamo così, passo da casa tua quel giorno con Dustin.. se scendi, lo prendo per un si. Se invece non scendi, non te ne farò una colpa e ci vedremo quando vorrai."Beh..
Sembra una bella idea.
Almeno ho tutto il tempo per pensarci.
Annuisco leggermente e si avvicina dandomi un bacio velocemente.
Ricambio alzando le sopracciglia e, subito dopo, si stacca facendo un sorriso: "Okay.. dovrei tornare agli allenamenti ora, ci vediamo quindi quel giorno."
Faccio un piccolo sorriso ed ecco che, dopo avermi dato un'altro bacio veloce, esce velocemente correndo via.Bene..
Domani penserò a mio zio..
Poi mi toccherà pensare se accettare o meno quell'appuntamento.
Non so che fare.
Steve si è sempre preoccupato per me, il minimo che posso fare è uscire con lui..
Anche se ho paura che uscendo gli rovino la serata con questo zero entusiasmo.
Non so proprio che decidere.
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Love Kills [Steve Harrington]
Fanfiction(La storia è ambientata dopo la prima stagione. I personaggi solo saranno quelli della serie ma il resto no.) 1984, Hawkins, Indiana. Hawkins è una cittadina normale, tranquilla. O almeno così sembrava. Nel 1983 un ragazzino di nome Will Byers scom...