2.

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Sono passati due giorni che sono arrivata.
Non ho visto molto la città.
E, ovviamente, nemmeno conosciuto gente.
Sono andata soltanto a comprare cose che servivono e poi mi ritiravo.
Mio padre ha bisogno di aiuto con la casa.
Non si può sistemare da sola.
E dato che mamma non c'è..
Eccomi qui.
Ovviamente è la giornata di Halloween.
Da piccola andavo pazza di questo giorno.
Mi vestivo sempre e andavo girando facendo dolcetto o scherzetto.
Adesso invece preferisco rimanere a casa.
A leggere un libro magari.
Ho sentito di una festa di Halloween fatta a casa di una ragazza se non sbaglio.
Ma non mi va.
Sto bene nel mio piccolo.

Metto i piatti a posto e mio padre lava i piatti sospirando: "Ricordo quando ad Halloween ti vestivi da qualsiasi mostro possibile, mai da principessa o cose del genere."
Faccio un sorriso mettendomi sulle punte mettendo il piatto a posto: "Perché mi piacciono le cose non strane, lo sai."
Asciuga le mani per poi guardarmi sorridendo: "Già, infatti." infine guarda verso l'orologio sospirando: "Ho sentito che stasera c'è una festa di Halloween tra ragazz-"
Lo interrompo prendendo un bicchiere d'acqua scuotendo la testa: "Scordatelo, papà. Voglio aiutarti in casa e passare il tempo a leggere un libro, nulla di più."
Muove una mano sbuffando alzando un sopracciglio: "Lo so che pensi che sono vecchio, anche se non è vero, e non posso cavarmela da solo, ma il resto delle cose arriveranno domani quindi puoi andare. Almeno ti fai degl'amici anche, no?"
Come idea può sembrare bella.
Ma non per me.
Non sono mai stata un tipo da feste.
Più che altro perché non parlo molto con gente che non conosco.

Sto per parlare ma mi tocca la spalla facendo un sorriso: "Non capita sempre l'occasione di conoscere gente ad una festa, no? L'importante è che non bevi o altro."
Faccio una smorfia sbuffando toccandomi il collo: "Non so nemmeno dov'è."
Lo vedo toccarsi la tasca per poi uscire un foglio: "Guarda caso qualcuno per strada ha gettato il volantino della festa e sta scritto dove si trova."
Ma dai.
Ha deciso tutto lui quindi per me.
Mi toccherà andare.
Ma se inizio ad annoiarmi non ci sto nemmeno 10 minuti.
Lo guardo fissa in silenzio prendendo, subito dopo, il foglio dalle sue mani sospirando.
Sia chiaro:
Non mi vesto.
Vado vestita normale.
Non mi va di passare queste ore truccandomi o altro.

(...)

*La sera..*

Non ci posso credere.
Sono arrivata.
Mio padre mi ha prestato la macchina.
Ed eccomi qui.
Spengo il motore sospirando appoggiando la testa sul volante.
Davvero, che ci faccio qui?
Sono ancora in tempo per tornare a casa.
Prendo le chiavi uscendo dalla macchina e chiudendola.
Ripeto:
Non ci credo che sto per entrare.
Metto le mani nelle tasche della giacca di pelle guardandomi intorno.
Ci sono tantissimi ragazzi e ragazze.
Che bevono.
Ovviamente.

Entro dalla porta d'ingresso ed ecco che inizio a sentire la musica.
Assordante.
Altissima.
Mi guardo intorno toccandomi il braccio e, in mezzo al gruppo di persone, noto loro due.
Steve e Nancy.
Che ballano.
Lui vestito tutto di nero e lei con una maglia bianca col fiocco nero e pantaloni neri.
Li guardo appoggiandomi ad un bancone in silenzio.

(...)

Giro lo sguardo e vedo fuori al giardino un ragazzo con i capelli lunghi.
Biondo cenere.
Giacca di pelle nera, dei guanti neri e senza maglia.
Jeans scuri.
Ride con gli amici e, dopo un po', gira lo sguardo incrociando il mio.
Maledizione.
Iniziamo bene.

Giro la testa guardando verso le bevande sul bancone accanto a me.
Spero non viene qui.
Altrimenti non so che dirgli.
Sto per girarmi dopo essermi presa un bicchiere d'acqua ma vado a sbattere a qualcuno.
Alzo lo sguardo ed eccolo qui.
Il biondo di prima.
Lo sapevo.
Mi guarda sorridendo tenendo una patatina in mano: "Ci conosciamo? Ho visto che mi guardavi."
Scuoto la testa toccandomi il collo e lui riprende a parlare: "Mi chiamo Billy, Billy Hargrove. Tu sei..?"
Mi guardo intorno sperando di trovare o Steve o Nancy ma nulla.
Non ci sono.
Cavolo.
Lo riguardo facendo un sorrisino allungando la mano: "Chloe Baker."
Ricambia la stretta sorridendo ancora e vedo che lo raggiungono due ragazzi.

Lui li guarda due secondi poi guarda di nuovo me aggiustandosi la giacca: "Non ti ho mai visto in giro, sei nuova per caso?"
Sto per parlare quando sento una voce familiare dire 'Si, è nuova, ora vai'.
Giro lo sguardo e noto Steve a braccia incrociate accanto a me.
Wow.
Rieccolo qui.
Ma Nancy?
Billy lo guarda tornando serio incrociando le braccia: "Oh, Re Steve! Non posso parlare con lei? Comandi tu per caso?"
Steve si toglie gli occhiali guardandolo alzando le sopracciglia: "No, voglio semplicemente farla finire qui la chiacchierata, prima che arrivi a un punto che già immagino."

Okay, già ho capito.
Sono stata solo 20 minuti a questa festa e già mi bastano.
Billy sta per dire qualcosa quando lo interrompo facendo una smorfia: "Io devo andare, scusate. Ci si vede."
Mi incammino fuori dalla porta dell'entrata uscendo dalla casa.
Prendo le chiavi dalla tasca quando mi sento chiamare.
Giro la testa e noto Steve raggiungermi.
Okay, che succede?
Non ho dimenticato nulla dentro.
Si ferma di fronte a me mettendo le mani nelle tasche della giacca sospirando: "Scusa se mi sono intromesso, ma non conosci Billy. Non è gentile come ha voluto farti credere prima."

Rimango in silenzio e lui indica verso la macchina cambiando argomento: "È tua?"
Scuoto la testa aggiustandomi una ciocca di capelli: "Nono, di mio padre."
Si guarda intorno poi mi riguarda aggiustandosi i capelli: "Ci allontaniamo un po'? Almeno parliamo senza musica di sottofondo."
Rimetto le chiavi nella tasca annuendo.
Ci allontaniamo un po', andando sul marciapiede di di fronte.
Mi siedo sul bordo e lui si mette accanto a me appendendo gli occhiali da sole alla maglia.

Okay..
Ma Nancy?
È ancora dentro?
O l'ha accompagnata?
Lo guardo appoggiando il gomito sul ginocchio confusa: "Come mai non sei con Nancy?"
Abbassa lo sguardo verso a terra e subito dopo lo rialza sollevando le spalle: "Non ha bisogno di me, c'è Jonathan alla festa. A quanto pare.. Lasciamo stare."
Oh.
Hanno discusso a quanto pare.
Chi è questo Jonathan approposito?
Mi aggiusto la manica della giacca facendo un sorrisino: "Cos'è questa storia di 'Re Steve'?"
Lui sposta l'attenzione su di me incrociando le braccia: "Beh, è una lunga storia. Ma per farla breve, se mi conoscevi l'anno scorso.. Non mi parlavi di sicuro adesso. Ero un grandissimo stronzo."

Faccio una piccola risata toccandomi il collo: "Dai, l'importante è che sei cambiato, no?"
Lui annuisce facendo un sospiro sorridendo leggermente ancora.
Okay, penso che devo sentire quello che ha detto mio padre.
E dirgli la verità.
Non posso nascondere chi sono.
Chiudo gli occhi mettendo una mano nella tasca: "Senti Steve, devo dirti una cosa.. Che non ho detto quando ci siamo conosciuti."
Mi guarda confuso non capendo e riprendo a parlare: "Io non ero amica di Barb.. La conosco perché sono la cugina."

Ed ecco il silenzio.
Nemmeno un 'Wow'.
Ma veramente sconvolge così tanto?
Sposto lo sguardo su di lui e lui abbassa lo sguardo verso terra sospirando: "Oh.. Mi.. Mi dispiace per tua cugina."
Faccio un leggero sorrisino forzato abbassando la testa: "Già."
Okay, forse può fraintendere quello che sto per dire..
Ma se voglio capire di più su quello che è successo a Barb ed essere sua amica..
Devo dirlo.
Lo guardo alzandomi dal bordo del marciapiede cambiando discorso: "Allora, non lo dico alle persone che conosco appena.. Ma mi piacerebbe vederti di più. Per essere tua amica, sia chiaro, nulla di più."

Si alza anche lui mettendo le mani nelle tasche dei pantaloni: "Per me va bene. Se mi dici dove posso trovarti, un giorno di questi passo e ci andiamo a prendere qualcosa."
Annuisco dicendogli la via per poi guardare il suo orologio che ha al polso.
Le nove e mezza.
Dovrei andare adesso.
Il mio l'ho fatto stasera:
Ho conosciuto quel Billy e penso di essere diventata amica a Steve.
Meglio di niente, no?
Prendo le chiavi indicando verso la macchina sorridendo: "Adesso devo andare, ci vediamo, okay?"
Lui annuisce sorridendo e mi giro andando verso la macchina aprendo lo sportello.
Entro in macchina e faccio partire il motore per poi fare retromarcia.
Guardo Steve un'ultima volta salutandolo con la mano e lui ricambia il saluto.

Beh, non è andata malissimo.
Tolto quei venti minuti che sono stata senza far nulla vicino al bancone..
E tolto la quasi litigata tra Steve e Billy..
Per il resto è andata bene.
Ho parlato con Steve.
Mi ha detto com'era un'anno fa.
E io gli ho chi sono veramente.
Un buon inizio, no?
Ora mi toccherà capire solo se sa cosa può essere successo a Barb.

Love Kills [Steve Harrington] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora