Sono per strada.
Sono passati tre giorni da quando ho saputo dei miei zii.
Steve mi è stato accanto.
Mio padre oggi andava da loro per parlare.
Per questo sto andando da lui ora.
Steve ha detto che stasera viene a casa per parlare un po' con me.
E per adesso, dato che è pomeriggio, sto andando dove lavora papà.
Passo il tempo almeno.
Faccio qualcosa.
E cerco di capirci ancora qualcosa ovviamente.
Continuo a camminare aggiustandomi una ciocca dei capelli.
Giro un'angolo quando sento all'improvviso un clacson di una macchina.
Mi giro confusa e, dopo qualche secondo, eccolo che esce lui.
Billy.
Giacca di pelle.
Camicia di Jeans perennemente sbottonata sul petto.
Con una sigaretta in mano.Mi guarda facendo un sorriso appoggiando il braccio sullo sportello della sua macchina: "Ehy, Baker."
Faccio una smorfia toccandomi il braccio: "Ehy, Billy."
Chiude lo sportello venendo verso di me tenendo la sigaretta in bocca.
La toglie appena è di fronte a me sorridendo: "Come stai? È da qualche giorno che non ti vedo."
Alzo le sopracciglia mettendo le mani sui fianchi: "Intendi dire che forse non mi vedi da quando ho abbracciato Steve? Beh, non hai torto."
Fa una piccola risata gettando la sigaretta a terra e, subito dopo, mi guarda sorridendo: "Pensi che mi sento minacciato da Harrington?"
Sollevo una mano e le spalle contemporaneamente facendo una smorfia: "Non ho detto questo."
Lui mi tocca il braccio continuando a sorridere: "Hai fatto bene a non dirlo perché non è così."Già.
Certo.
Però quando ci ha visto abbracciarci non sembrava pensarlo in questo modo.
Ci ha praticamente fulminato con lo sguardo solo.
Ma meglio lasciar perdere.
Tiro un sospiro spostando lo sguardo verso la sua macchina cambiando argomento: "Allora, dove vai di bello?"
Muove una mano facendo un piccolo sbuffo: "Ho accompagnato Max alla sala giochi e ora vado in giro prima di andare a prenderla, niente di più."
Max?
Chi è ora?
Lo guardo facendo una smorfia confusa non dicendo nulla.
Nota la mia confusione e muove ancora la mano riprendendo a parlare: "Max è la mia.. sorellastra direi, Sua madre sta con mio padre."Okay.
Immagino non è felice di parlare di questo.
Quindi meglio che taglio.
Non vorrei parlare di argomenti fastidiosi.
Rimango inizialmente in silenzio per poi sorridere cambiando discorso ancora una volta: "Beh, è stato bello vederti."
Sto per girarmi per riprendere a camminare quando mi sento fermare.
Giro lo sguardo e noto la sua mano che tiene la mia.Che..
Che succede?
Pensavo avevamo concluso.
Mi giro a guardarlo senza dir nulla e lui sorride: "Tu dove vai?"
Indico dietro di me alzando le sopracciglia ancora una volta: "Vado.. da mio padre al lavoro."
Sta per parlare ma, appena giro lo sguardo, noto in lontananza due persone.
Una delle due la conosco.
La donna.
È mia madre.
Eva.
È con un'uomo.
Che decisamente non conosco.
E, poco ma sicuro, non è mio padre.Mi nota dopo qualche secondo ed ecco che viene verso di noi sorridendo.
Si ferma di fronte a me prendendomi le mani: "Chloe!"
Guardo velocemente Billy per poi guardare lei confusa: "Mamma, chi era quell'uomo? E che ci fai qui? Papà non mi ha avvisato che eri in città."
Lei alza le sopracciglia sorpresa toccandomi una guancia: "Oh! Era un mio amico!" Poi fa un sorrisino toccandosi il collo: "Già, non lo sapeva tuo padre. Ero intenzionata ad andare da lui ora come sorpresa."
Oh.
Davvero?
Quindi sa che lavora e tutto.
Wow.
Non capisco perché non ci ha detto che veniva però.
Lei sposta l'attenzione su Billy cambiando subito discorso: "E lui chi è? Il tuo ragazzo?"
Eh?!
Ma veramente?!
Scuoto la testa velocemente rispondendo subito: "No!" Poi torno in me toccando la spalla di Billy: "Lui è Billy, un mio amico."
Si stringono la mano presentandosi e, appena giro la testa, noto per strada una macchina ferma.Guardo attentamente curiosa e confusa ed ecco che noto lui.
Il mio salvatore a quanto pare.
Steve.
Lo ringrazio.
Di nuovo.
Almeno mi taglio fuori da questo quadro imbarazzante.
Indico verso la macchina facendo un sorriso: "È arrivato il mio passaggio, scusa mamma, devo andare."
Gli do un bacio sulla guancia veloce sorridendo per poi salutare anche Billy.
Raggiungo velocemente la macchina di Steve aprendola ed entrando.
Lui mi guarda confuso e, prima che parla, notiamo Billy che ci guarda da fuori.
Ed ecco che parte.
Menomale.
Mi ha decisamente salvato.(...)
*Qualche ora dopo..*
Siamo andati in giro e ora siamo appena arrivati a casa mia.
Mi ha chiesto che è successo.
Chi era la donna.
Che ci faceva Billy lì con me.
Soprattutto questo.
E ho detto tutta la verità.
Che era mia madre che a quanto pare e in città e non ha detto nulla.
E di Billy ho detto che mi ha visto mentre ero sola per strada.
Spegne il motore della macchina fermandosi vicino al marciapiede sospirando.
Rimango immobile per poi girare lo sguardo verso di lui facendo un sorriso: "Beh, allora.. grazie per avermi salvato."
Scuote la testa facendo un sorriso girandosi verso di me subito dopo: "Tutto ok? Immagino non è bello scoprire dei tuoi zii.. e che tua madre è qui in pochi giorni."
Sollevo le spalle facendo una leggera smorfia giocherellando con le mani: "Si, beh.. a quanto pare è di famiglia il non dir nulla. Come minimo sono anch'io come loro."Tiene una mano sul manubrio guardandomi attentamente: "Non è vero, Chloe. Solo perché loro non ti hanno detto delle cose, non significa che nascondono tutto e che tu sei come loro."
Lo guardo in silenzio facendo un leggero sorrisino.
Steve è dolce.
Non riesco ad immaginare lo Steve che mi ha descritto dell'anno scorso.
Lo Steve stronzo.
Non mi passa nemmeno per la mente l'immagine di come poteva essere.
Muovo una mano continuando a sorridere: "Grazie, Steve."
Allarga il braccio libero sorridendo e alzando le sopracciglia: "Non devi ringraziarmi, sono tuo amico."
Lo guardo sorridendo e annuendo senza aggiungere nulla.
Già.
Sono contenta di averlo conosciuto.
Senza di lui adesso non sapevo dei miei zii e non era qui ad aiutarmi.
Non so nemmeno come ringraziarlo.Apro lo sportello sorridendo e indicando verso casa: "Adesso vado, prima che si fa tardi. Ci vediamo domani?"
Lui annuisce ricambiando il sorriso ed esco chiudendo lo sportello.
Apro la porta di casa girandomi e salutandolo per un'ultima volta prima di entrare.Voglio parlare con papà appena lo vedrò.
Mamma è in città e voglio sapere cosa si sono detti.
Immagino la sua sorpresa quando l'avrà vista.
Sono contenta che li rivedrò insieme finalmente, mi erano mancati.
Era da un po' che non si vedevano a causa del lavoro di mia madre.
Quindi essere una famiglia di nuovo ci farà bene.
STAI LEGGENDO
Love Kills [Steve Harrington]
Fanfiction(La storia è ambientata dopo la prima stagione. I personaggi solo saranno quelli della serie ma il resto no.) 1984, Hawkins, Indiana. Hawkins è una cittadina normale, tranquilla. O almeno così sembrava. Nel 1983 un ragazzino di nome Will Byers scom...