53.

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*Due giorni dopo..*




Sono un'attimo per strada.
Avevo bisogno di una boccata d'aria.
Mia madre finisce di prepararmi il necessario per partire.
Già.
È il grande giorno.
Non sono molto convinta al 100%..
Ma Steve ha promesso che mi accompagna già lui da ora.
Tra qualche ora mi raggiungerà fuori casa.
O almeno lo spero.
Spero lo faccia davvero.
E che non mi dia buca.
Dubito lo farebbe, però ho un pochino di paura.
Ho avvisato anche mio zio.
Ha detto che verrà a trovarmi anche lui.
Anche per trovare i genitori di Barb.
Mi fermo al parco sedendomi su una panchina sospirando.
L'ho detto anche a Joyce.
Avevo bisogno di un consiglio..
Anche lei dice che è meglio così.
Dice che si, sorrido e tutto..
Ma che sa che soffro ancora.
E per questo è meglio staccare un poco la spina.
E questo è vero.
Lo so.
Soffro ancora per mio padre.
Non posso non ammetterlo.
Sarebbe strano il contrario.
Mi guardo intorno sospirando quando, all'improvviso, mi sento toccare leggermente la spalla.
Giro la testa e, con mia grande sorpresa, noto lui.
Billy.
Cosa-
Spero non voglia dar problemi.
Sono le mie ultime ore qui.
Non voglio passarle discutendo con lui.

Lo fisso in silenzio e lui indica accanto a me facendo capire che mi chiede se può sedersi.
Annuisco leggermente titubante e lui si siede senza distogliere lo sguardo da me.
Ho..
Leggermente..
Paura?
Cioè intendo che come mi guarda non mi rassicura.
Fa un sospiro tirando fuori il pacchetto di sigarette dalla sua tasca: "Allora.. ho sentito che vai via."
Oh.
Bene.
Le notizie girano in fretta qui, eh.
Annuisco ancora una volta e lui alza un sopracciglio guardandomi: "Non sono qui per far nulla, avviso.. volevo solo dirti che mi dispiace per tuo padre."
Cavolo.
Sentire le persone che mi dicono che gli dispiace per..
Lui.
Fa male.
Quando non ci penso, sto meglio.
Sento come un nodo in gola guardandolo senza dir nulla e finisce di parlare accendendosi la sigaretta: "E mi dispiace anche per come sono finite le cose tra noi."
Già.
Questo anche a me.
Speravo che potevamo rimanere almeno amici.
E invece.
Chiudo e apro gli occhi velocemente trovando la forza, finalmente, di parlare: "Già.. dispiace anche a me."
Mi guarda tenendo la sigaretta in bocca e sospiro guardandolo seria: "Billy, tu se volevi potevi essere un bravo ragazzo.. con me lo eri. Ora non so se era perché avevi un secondo fine, ma lo eri."
Sta per aprir bocca ma lo fermo alzando una mano: "Anche se siamo finiti così, voglio che sai che ci sono momenti belli che ho passato con te."
Rimane in silenzio guardandomi, direi, sorpreso.
Guardo l'orologio al mio polso poi mi alzo dalla panchina lentamente.
L'ho..
Zittito?
Wow.
Le parole dolci ogni tanto funzionano.

Alzo una mano salutandolo per poi girarmi iniziando a incamminarmi.
Meglio se torno a casa.
Devo finire di preparare altre cose.
Non voglio lasciare degl'oggetti importanti.
È quasi il momento.




(...)




*Qualche ora dopo, a casa di Chloe..*





Sono in camera che finisco di preparare i borsoni.
È quasi il momento.
Steve penso stia arrivando.
Lo spero almeno.
Spero non ha cambiato idea.
Mi avvicino alla scrivania sospirando e prendendo i libri mettendoli nello zaino.
Apro il cassetto sospirando ed ecco che come prima cosa mi compare una foto.
Mia e di mio padre.
La prendo lentamente in mano sospirando e guardandola.
Ricordo che ero piccola.
Eravamo al parco.
Correvo da una parte all'altra mentre lui cercava di farmi una foto con la macchina fotografica.
Alla fine mi ha raggiunto.
Mi ha fermata.
E ha deciso di farla insieme.
Sposto lo sguardo verso il cassetto e noto un'altra foto.
Questa volta una polaroid.
Mia e..
Di Barb.
Di una delle tante volte che sono venuta qui.
La prendo tenendola nell'altra mano e guardo entrambe le foto in silenzio.
Mi mancano.
Entrambi.
Anche troppo.
Vorrei fossero qui.
Sento gli occhi diventare leggermente lucidi e chiudo gli occhi sbuffando leggermente.
Non voglio pensarci ora.
Non voglio piangere.
Altrimenti mi conosco, non la smetterei.
E non voglio pensare alle cose brutte.
Solo ai momenti belli passati con loro.
Sento bussare alla porta all'improvviso e giro lo sguardo tornando in me.
Ed eccolo.
Steve.
Rimane appoggiato alla porta facendo un sorriso a braccia incrociate: "Allora.. pronta?"
Annuisco alzandomi e prendendo uno dei libri dallo zaino.
Infilo le foto in mezzo per poi rimetterlo dentro chiudendo il tutto.

Prende un borsone caricandoselo in spalla e inizia a incamminarsi giù dalle scale.
Mi giro qualche secondo guardando la mia camera per poi sospirare.
Tornerò.
Starò fuori qualche mese solo.
E una volta tornata, verrò qui.
Questa ormai è casa mia.
E ho i ricordi con mio padre.
Chiudo la porta e iniziando subito dopo a scendere anch'io le scale.
Dopo aver salutato tutti, esco di casa andando verso la macchina di Steve.
Lui apre il cofano mettendo il borsone dentro e faccio lo stesso con lo zaino.
Dopo qualche secondo, ecco che siamo in macchina.
Guardo per l'ultima volta casa mia ed ecco che Steve parte.
Continuo a guardare fuori pensierosa e sospirando.
Spero che vada tutto bene.
E di tornare presto.
Strano ma vero..
Mi manca già questo posto.
E non ho ancora lasciato la città.

Mi sento toccare la mano e, appena scuoto la testa tornando in me, giro lo sguardo.
Steve fa un leggero sorriso guardando avanti: "Già ti manca la città?"
Già.
Difficile crederci.
Come ho detto, non ho passato proprio dei mesi tranquilla.
Tra quei Demogorgoni..
E tutto il casino.
Però si.
Sono sicura che mi mancherà.
Non solo la città.
Anche i ragazzini, Nancy, Jonathan, Daniel, Dylan..
Un poco tutti.
Faccio un sorriso leggero poi tiro un piccolo sospiro: "Comunque.. davvero verrai a trovarmi spesso?"
Sposta lo sguardo qualche secondo su di me sorridendo ancora: "Certo, non ti libererai di me così facilmente, Chloe." Poi riprende a guardare la strada.
Alzo le sopracciglia facendo un sorriso e, appena si ferma a un semaforo, mi guarda di nuovo sorridendo: "Sempre se tu vuoi, eh. Altrimenti rimango qui e non mi vedrai per mooolto tempo-"
Faccio una risata interrompendolo per poi avvicinarmi baciandolo.

Nah.
Voglio che viene a trovarmi.
Ormai lui è rimasto una delle poche certezze nella mia vita.
Non voglio lasciarlo andare.
Per nessuna ragione.







Fine

Love Kills [Steve Harrington] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora