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Sono al negozio di Joyce con Steve.
Dobbiamo prendere altre fasce e altre cose per mio zio.
Ho aperto con le chiavi.
La fortuna di avere un padre che lavora qui.
Ci siamo divisi in gruppi alla fine:
Hopper è andato con Undici, non so dove sinceramente.
Joyce è con Jonathan, Nancy e Will.
E noi?
Ci dobbiamo occupare del restante gruppo di ragazzini..
E di mio padre e mio zio.
È un gruppo un pochino problematico il nostro.
Mio padre non mi parla ancora dopo ieri sera, mio zio soffre ancora per le ferite..
I ragazzini poi..
Sono un poco troppo energici.
Ci sono Dustin, Lucas e Mike.
Oh tra loro c'è Max.
La sorellastra di Billy.
Con lei vado d'accordo.
Anche con Dustin.
Giro l'angolo avvicinandomi a uno scaffale prendendo altre bende.
Spero che questa storia finisce.
E che chiarisco subito con mio padre.
Sono stanca di dover pensare a mille cose.
Sento la porta del negozio aprirsi e mi affaccio confusa.
Dylan?
Daniel?
Cosa ci fanno qui?
E soprattutto da quando sono così legati?
Lascio tutto vicino alla cassa guardandoli confusa senza dir nulla.
Mi notano venendomi incontro e Dylan gesticola confuso: "Dov'eravate finiti? Vi stavamo cercando."
Steve esce dal magazzino con una piccola scatola in mano e, appena nota i due, alza le sopracciglia sorpreso: "Cosa ci fate qui?"
Oh no.
Dobbiamo aggiornarli, vero.
Non sanno nulla.
Cioè..
Daniel non sa nulla a prescindere di tutto.
Dylan sa un pochino.
Ora come spieghiamo?

Guardo Steve e lui fa un sospiro lasciando la scatola accanto alle bende: "Bene.. allora.. da dove incomincio?-"
Giro lo sguardo guardando fuori e noto passare Billy.
Con un'uomo.
Quest'ultimo sembra..
Arrabbiato.
Chi è?
Guardo i tre che parlano e vado verso la porta uscendo.
Li vedo fermi poco più lontano e l'uomo, dopo qualche secondo, prende Billy dal braccio spingendolo verso la sua macchina.
Ma che..?
Chi è?
Raggiungo una macchina abbassandomi per guardare e ascoltare bene.
L'uomo incrocia le braccia guardo Billy visibilmente nervoso: "Trova la tua sorellina, renditi utile almeno."
Billy allarga un braccio guardandolo visibilmente confuso: "È con i suoi amici sicuramente-"
L'uomo lo interrompe alzando un dito indicandolo: "Non m'interessa, fai il fratello e basta altrimenti te la vedi con me."
Billy sbuffa girandosi e appoggiando le mani sulla macchina: "Dio, perché sempre io devo occuparmi di lei?!"
L'uomo si avvicina a lui, probabilmente per evitare di farsi sentire, e fa una smorfia fissandolo: "Perché sei il fratello, no? Vuoi vedere cosa succede se non la trovi?"
Billy rimane in silenzio per poi girare la testa guardando altrove.
Ed ecco che l'uomo si gira andandosene.
Era..
Il padre forse?
Non lo so.

Mi sollevo lentamente sospirando e toccandomi il collo.
Wow..
Se è il padre..
Immagino non lo tratta molto bene, eh.
Giro leggermente lo sguardo appena mi sento osservata.
Ed ecco che noto Billy in macchina che mi guarda serio.
Senza muoversi.
Senza batter ciglio.
Mi guarda fisso.
Faccio qualche passo indietro per poi tornare velocemente nel negozio.
Meglio evitarlo.
Sa che ho sentito tutto.
Vorrei evitare altri problemi con lui.
Chiudo la porta e, appena mi sento toccare la spalla, mi giro gridando per lo spavento.
Ma è Steve.
Dio santo.
Se continuo di questo passo non arriverò a 20 anni.
Troppi spaventi.
Metto una mano sul petto riprendendo fiato e iniziando a tranquillizzarmi.
Steve tiene la mano sulla mia spalla guardandomi confuso: "Dov'eri finita, Chloe?"
Alzo lo sguardo guardandolo pensando a cosa dire per poi scuotere leggermente la testa: "Ti spiego dopo, ok?"
Annuisce leggermente poi si gira prendendo le cose dal bancone.
Usciamo dal negozio, seguiti da Dylan e Daniel, e, dopo aver chiuso tutto, ci incamminiamo verso la macchina.

Meglio andare.
Non voglio incontrare Billy anche.
Abbiamo già troppi problemi a cui pensare.




(...)





*A casa dello zio, qualche ora dopo..*




Sono seduta sul gradino vicino alla porta.
Steve ha spiegato tutto a Dylan e Daniel.
Quindi ora anche Daniel sa.
Non so se essere tranquilla o preoccuparmi.
Non voglio succede nulla a nessuno di quelli che conosco.
E a nessuno di quelli a cui tengo.
Giro lo sguardo guardando dentro e vedo Max, stranamente, iniziare a venire verso di me.
Oh.
Forse vuole parlarmi.
Non saprei di cosa sinceramente.
Spero non di Billy però.
Si siede accanto a me sorridendomi leggermente senza dir nulla.
O forse vuole solo compagnia.
Sono tutti maschi dentro.
Io sono l'unica ragazza.
Potrei chiedere a lei..
Di quell'uomo e di quello che ho visto..
Ma non voglio che poi Billy se la prenda con lei.
Sto per parlare quando vediamo parcheggiare a tutta velocità di fronte a noi con i fari accesi.
Metto una mano davanti per coprire la luce cercando di vedere chi è.
Sento Max dire 'oh no' e, subito dopo, si alza entrando velocemente dentro per chiamare qualcuno.
Ed ecco che, appena si spengono le luci, dalla macchina scende lui.
Billy.
Oh no.
Maledizione.

Mi alzo lentamente e lui fa una smorfia tenendo la sigaretta in mano: "Bene bene.. vai a chiamare la mia so.. Max ora, Chloe, non sono qui per perdere tempo."
Non posso mentire perché l'ha vista.
Ma forse posso cercare di parlare civilmente con lui.
Sperando non si innervosisce.
Alzo di poco una mano facendo un piccolo sospiro: "Billy, Max è qui con i suoi amici e con me-"
Fa qualche passo verso di me interrompendomi serio: "Non m'interessa proprio, Baker. Devo riportare mia sorella a casa ORA."
Lo sento che si sta innervosendo.
Lo conosco ormai.
Troppo bene.
Abbasso la mano guardandolo fisso scuotendo leggermente la testa: "Lo so perché vuoi riportarla a casa. So che hai discus-"
Si avvicina prendendomi il polso serio e sussurrando interrompendomi: "Non. Dire. Una. Parola."
Lo guardo inizialmente in silenzio per poi parlare sottovoce: "Non devi farti vedere perforza come una persona forte, Billy. Tutti hanno-"
Mi interrompe ancora una volta tenendomi ancora il polso e facendo una risata: "Non sono qui per perdere tempo con il tuo discorsetto motivazionale, Baker. Sono qui per la mia cazzo di sorellastra, ok??"

Muovo il braccio cercando di fargli lasciare la presa ma nulla.
Mi tiene ancora.
Ok.
Sto iniziando a pentirmi di avergli parlato.
Dovevo aspettarmelo.
Continuo a muovere il braccio guardandolo e lui fa un sorrisino: "Ora, te lo chiedo un'ultima volta, mi chiami Max?"
Rimango in silenzio e, dopo avermi fissato per qualche secondo, molla la presa bruscamente facendomi cadere a terra.
Rimango seduta a terra toccandomi il polso guardandolo e facendo una smorfia.

Non la vedo bene questa situazione.
Per niente.
È colpa mia adesso.
L'ho anche fatto innervosire, cosa che non volevo.
Maledizione.
Perché ho deciso di parlargli?!

Love Kills [Steve Harrington] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora