51.

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Siamo in macchina.
Stiamo raggiungendo la scuola per lasciare Dustin.
Sono seduta dietro perché, a detta di quest'ultimo, 'tra poco ci lascerà soli e non voleva subire smancerie'.
Che tenero.
Sa come mettermi in imbarazzo questo ragazzino.
Però non posso odiarlo.
Mi sta troppo simpatico.
Guardo fuori dal finestrino sospirando ed ecco che sento Dustin chiedere consigli a Steve sulle ragazze.
Ah.
Bene.
Ora sono proprio curiosa.
Vediamo cosa consiglia 'King Steve'.
Giro lo sguardo sui due e noto Steve guardarmi dallo specchietto retrovisore.
Oh oh.
Si sente sotto pressione?
Solo perché lo guardo?
Dustin guarda prima Steve e poi me facendo un sorriso: "Ecco perché non risponde".
Steve gli da un piccolo colpo al braccio riprendendo a guardare la strada sbuffando.
Faccio una piccola risata scuotendo la testa.
Ero proprio curiosa della sua risposta però.
Curiosa di sapere cosa gli consigliava.
Arriviamo fuori da scuola dopo qualche secondo e Steve ferma la macchina.
Dustin guarda verso la scuola facendo un sospiro esitando ad uscire.
Steve guarda me per poi toccare la spalla a Dustin: "Ehy, andrà bene, non preoccuparti."
Faccio un piccolo sorrisino mentre vedo Steve incoraggiarlo.
È..
Bello.
Vederlo incoraggiare un ragazzino.
Non riesco proprio a immaginarmelo come lo descrivevano tutti.
E non voglio.
Sono contenta di averlo conosciuto così.

Apro lo sportello appena lo fa Dustin e scendo dalla macchina seguita da lui.
Sta per andare verso la scuola ma gli tocco la spalla.
Si gira verso di me alzando le sopracciglia e faccio un sorrisino leggero: "Divertiti, non pensare a nulla, ok?"
Annuisce ricambiando il mio sorriso e, dopo avermi salutato, si incammina verso l'entrata della scuola.
Entro in macchina chiudendo lo sportello.
Aspetto qualche secondo e, appena noto che la macchina non parte, giro la testa verso Steve.
Ma noto che ha l'attenzione su qualcos'altro.
Seguo il suo sguardo e noto che osserva tutto quello che fa Dustin.
Faccio un piccolo sorrisino e, appena si gira girando la chiave, ecco che la macchina parte.
Non vuole mostrarlo troppo..
Ma ci tiene tanto a quel ragazzino.

Ora sono curiosa di sapere dove mi porterà comunque.
Parleremo di tutti questi suoi sentimenti dopo.
Tanto abbiamo tutta la serata.

(...)

*Un'oretta dopo..*

Siamo..
A casa sua?
È qui il suo appuntamento?
Beh..
Da una parte mi va bene.
Almeno passiamo un poco di tempo soli.
Sono proprio curiosa di sapere cos'ha in mente.
Perché proprio qui.
E non da qualche altra parte.
Ha organizzato qualcosa forse?
Vedremo.
Scendo dalla macchina guardando verso casa sua e lui allunga una mano verso di me appena mi raggiunge.
Gli prendo la mano e si incammina verso casa sua.
Okay.
Questo silenzio mi sta uccidendo però.
Perché non mi spiega nulla?
Perché non dice nemmeno A?
Tira fuori le chiavi dalla sua tasca aprendo la porta e, come entriamo, mi molla la mano facendomi cenno di seguirlo.
Mi tocco il braccio seguendolo decisamente troppo confusa e, appena siamo nel salotto, faccio un leggero sorrisino:
Ha messo un film in TV..
E quando pare comprato da KFC.
E ci sono due coperte sul divano.
Ha proprio organizzato tutto per una serata tranquilla, eh?
Non me lo aspettavo.
Si toglie la giacca facendomi cenno verso il divano: "Siediti pure, fai come se fossi a casa tua. Vado un'attimo a lasciare la giacca".
Si dirige di nuovo verso l'entrata mentre mi siedo guardandomi intorno.
Ha pensato proprio a ogni cosa.
C'è pure da bere.

Tolgo le scarpe per poi incrociare le gambe sul divano giocherellando con la catenina.
Ed ecco che ritorna Steve.
Fa il giro venendo a sedersi accanto a me sorridendo: "Allora.. che ne pensi? Oppure vuoi uscire? Dim-"
Lo interrompo ricambiando il sorriso a mia volta: "Steve, è perfetto."
Prende il telecomando due secondi facendo partire il film poi prende una vaschetta del KFC.
Mette un braccio intorno alla mia spalla e sorrido prendendo un'aletta di pollo.
Strano ma vero..
Sto bene.
Mi sta piacendo questa serata.
Pensavo che l'avrei rovinata con il mio umorismo a terra..
Ma invece a quanto pare Steve è già riuscito nel suo intento di distrarmi.
Iniziamo a mangiare guardando il film contemporaneamente.

È una bella serata..
Tranquilla.
Solo noi due.

(...)

Il film è finito e ora siamo fuori.
Vicino alla sua piscina.
Stranamente mi sto divertendo.
Non potrò mai ringraziare Steve abbastanza per questo.
Mi sta facendo passare una serata diversa.
Non sono stesa sul mio divano a vedere la TV.
O a leggere.
Sempre sul divano.
Visto che in camera non ci passo più di due minuti.
Rimango seduta sul lettino guardando Steve mentre inizia a bere una lattina di birra.
Faccio un leggero sorrisino guardandolo e lui si ferma alzando le sopracciglia: "Che c'è? Ho fatto qualcosa?"
Scuoto leggermente la testa rimanendo in silenzio e, appena finisce di bere, appoggia la lattina accanto al suo lettino.
Allunga una mano verso di me e lo guardo confusa esitando.
Non so se fidarmi.
L'ultima volta che eravamo qui mi ha spinto in acqua.
Voglio evitare il bis.
Muove la mano tesa verso di me incitadomi a prendergliela e, dopo qualche secondo, gli metto la mia mano sulla sua.
Mi aiuta ad alzarmi sorridendomi e socchiudo gli occhi: "Cosa stai tramando?"
Si indica con la mano libera facendo il finto sorpreso: "Io? Nulla, perché pensi che sto tramando qualcosa? Mi ferisci così."
Alzo un sopracciglio facendo una piccola risata: "Si, certo. L'ultima volta che ero a bordo piscina ed ero pensierosa mi hai buttato dentro."
Socchiude gli occhi come per pensarci poi fa una piccola risata annuendo ricordandosi: "Già beh, poi mi hai tirato tu dentro. Quindi siamo pari, no?"
Lo guardo fisso negl'occhi sorridendo e annuendo leggermente senza dir nulla.

Vorrei che questa serata non finisse più.
Sto così bene qui con lui.
Non ho bisogno di nient'altro in questo momento.
Gli metto le mani sulle guance senza distogliere lo sguardo: "Grazie per tutto, Steve."
Mette le sue mani sui miei fianchi facendo un sorriso: "Ho solo cercato di distrarti-"
Lo interrompo scuotendo leggermente la testa e alzo le sopracciglia sorridendo: "Non è solo oggi, ci sei sempre stato per me."
Continua a sorridere e sposto una mano mettendola tra i suoi capelli finendo di parlare: "Ti amo, Steve."
Mi accarezza il fianco guardandomi attentamente negl'occhi: "Ti amo anch'io, Chloe." Infine sorride avvicinandosi.
Mi avvicino anch'io per poi appoggiare le mie labbra sulle sue.
Ricambia il bacio senza esitare neanche un secondo tenendomi ancora i fianchi.

Sono contenta che tutta la sua situazione con lui si è chiarita in questo tempo.
Ci tengo troppo a lui.
Mi è sempre accanto.
E per questo non potrò mai ringraziarlo abbastanza.

Love Kills [Steve Harrington] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora