«Ho bisogno di parlarti, Granger»
Blaise Zabini le si era avvicinato di soppiatto facendola sobbalzare dallo stupore. Gli rivolse uno sguardo interrogativo.
«Ho delle... Informazioni che potrebbero esservi utili.»
Hermione lo studiò con attenzione.
«Puoi riferirle a Ginny, fa parte dell'ES anche lei e, a quanto ho capito, vi vedete spesso» asserì la giovane con un'occhiata allusiva.
Zabini si schiarì la gola.
«Ero sicuro che te lo avesse detto. Come mai non hai cercato di dissuaderla dal nostro accordo?»
La Grifondoro rise.
«Non vi giudico, Zabini. E poi, so qual è la tua reale posizione» rispose con sincerità lei. «Non ho nulla in contrario e, anche se fosse, è una decisione che spetta a Ginny, non a me.»
Il Serpeverde si inumidì le labbra e valutò la sua risposta; poi si riscosse e parlò.
«Non ho bisogno che lo sappia l'ES, non sapevo neanche che esistesse ancora. Sono informazioni per l'Ordine e so che ammettono solo membri dai diciassette anni in su, quindi Ginny non ne fa parte, ma tu...»
Hermione lo guardò incuriosita.
«Possiamo organizzarci per un incontro privato» gli propose. «Deve essere un posto dove nessuno può vederci. Non corri dei rischi parlandomi così pubblicamente?» chiese la giovane.
Zabini scrollò le spalle. «Sono l'unico Serpeverde, qui. E quando mia madre sposerà Nott Senior, non verrò comunque più invitato a queste cene» considerò lui.
«Ti dispiace?»
«Mi spezza il cuore» rispose lui ironico; Hermione rise, ma un movimento alla sua sinistra, captato con la coda dell'occhio, attirò la sua attenzione.
Gazza stava entrando nella sala e si trascinava dietro uno sdegnato Draco Malfoy che imprecava contro di lui.
La Grifondoro si irrigidì e si stampò un'espressione contrariata sul volto. Vide Zabini lanciarle uno sguardo confuso.
«Malfoy è qui» bisbigliò lei, mantenendo un'aria stizzita.
Blaise capì al volo e le rivolse un'espressione disgustata.
«Stanza delle Necessità, a mezzanotte» le disse conciso, «chiedi della Sala degli Accordi.»
Poi la superò con fare altezzoso.
Hermione fece finta di ricomporsi e di diresse verso Harry e Ginny che parlottavano concitatamente in fondo alla sala.
'Che ci fa Malfoy qui?', si chiese sovrappensiero.
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Cormac le aveva già sciolto i capelli, mentre la spingeva baciandola con fervore dietro una porta; Hermione non si era accorta del luogo in cui la stava portando, altrimenti gli avrebbe detto di girare al largo. Sobbalzò, quando udì una voce fredda riverberare nella stanza e si staccò di scatto da McLaggen.
«Sai McLaggen, da come la tocchi non si direbbe che hai ricevuto un'educazione come si deve.»
La ragazza si voltò e sgranò gli occhi. Erano nel bagno di Mirtilla Malcontenta e Draco Malfoy li stava osservando a braccia conserte, con un'espressione disgustata impressa sul volto, la schiena poggiata al muro e le gambe incrociate davanti a sé.
'Quell'idiota si definisce anche un Purosangue; quello non è il modo di toccare una ragazza come la Granger, le sue mani si muovevano come i tentacoli della piovra gigante che vive nel Lago Nero', pensò irritato il biondino.
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Fine Line | Dramione
FanfictionDraco Malfoy non aveva mai avuto una scelta, finché Hermione Granger non gliene aveva data una. Finché Hermione Granger non era divenuta la scelta stessa. (Dalla storia) - What if dal sesto anno - Dramione (slow burn) - Past Cedric/Hermione (menti...