Hermione se ne stava in silenzio con lo sguardo perso fuori dalla finestra mentre Draco finiva di riporre tutte le sue cose nel baule; stringeva tra le braccia, che erano conserte al petto, una borsetta rosa e sembrava assorta nei suoi pensieri.
Il cielo era nuvoloso al di fuori del castello, e cupo come se fosse pieno inverno.
«La pozione dell'invisibilità dura un mese, vero?» gli domandò distrattamente guardando gli studenti che avevano iniziato a riversarsi in giardino, diretti alle carrozze.
«Sì, l'effetto dell'antidoto dovrebbe passare a momenti» la rassicurò Draco. «Non ho bisogno del Mantello di Potter per uscire.»
«È stato Piton, alla fine» annunciò in tono cupo. «Immagino non ci fosse una scappatoia al Voto che aveva stretto con tua madre...»
Il giovane si irrigidì a quelle parole. «Mi dispiace, Granger.»
«Tu non c'entri nulla» ribatté in tono asciutto lei. «Penso che fosse il suo piano fin dall'inizio. Non è mai stato dalla nostra parte, quel bastardo doppiogiochista!»
Il Serpeverde le si avvicinò in silenzio, avendo finito di sistemare le sue cose.
«È lui, il Principe Mezzosangue» rivelò poi, «lo ha inventato lui il Sectumsempra. Ecco come faceva a sapere esattamente cosa fare, quella notte...»
Draco deglutì. «Chi inventerebbe una maledizione del genere?»
«Un Mangiamorte» replicò gelida Hermione.
Il ragazzo trasse un profondo respiro, ma non rispose a quelle parole.
«Hai dubitato di me» mormorò invece.
La Grifondoro si voltò a guardarlo. «Cosa?»
«Credevi fossi ancora coinvolto con loro, quella notte» spiegò il biondino, il tono della voce che lasciava trasparire la sua tristezza. «Non negarlo, Granger. Te l'ho letto in faccia.»
«Draco» fece a mo' di scuse la giovane. «Ero solo... sconvolta. Era stata una giornata... una di quelle che iniziano male e finiscono peggio...»
Piantò gli occhi sulle sue scarpe, in imbarazzo, ma il Serpeverde le mise un dito sotto il mento e le alzò il volto cosicché potesse guardarla negli occhi.
«Non dubitare di me, Granger» le sussurrò in tono quasi di supplica. «Mai più. Voto o non Voto... sono dalla tua parte.»
'Non potrei fare altrimenti, ormai, Granger.
Sono tuo.'Hermione schiuse le labbra e lo fissò sbattendo le palpebre, incapace di formulare una frase di senso compiuto da dargli in risposta; Draco prese a guardarle le labbra... e poi sparì.
L'effetto dell'antidoto alla pozione dell'Invisibilità era svanito.
La Grifondoro si schiarì la gola e sorrise, anche se non aveva idea di dove fosse il giovane. Annuì alla sua richiesta, anche se era fiducia che Malfoy le stava chiedendo e lei non sapeva dire se fosse veramente pronta a fare un salto nel vuoto così importante, con lui.
Si voltò verso gli averi del Serpeverde e lanciò un Reducio su di essi, rimpicciolendoli; poi se li infilò nella borsetta.
«Incantesimo di Estensione Irriconoscibile?» chiese il giovane con una punta di ammirazione.
Lei fece un cenno d'assenso con il capo, curvando le labbra in un mezzo sorriso; non smetteva di sorprenderla, il modo in cui Draco capiva quello che diceva o quello che faceva senza che lei dovesse dire nulla, o entrare nello specifico; a Ron e Harry, in genere, doveva sempre spiegare le cose nel dettaglio.
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Fine Line | Dramione
FanfictionDraco Malfoy non aveva mai avuto una scelta, finché Hermione Granger non gliene aveva data una. Finché Hermione Granger non era divenuta la scelta stessa. (Dalla storia) - What if dal sesto anno - Dramione (slow burn) - Past Cedric/Hermione (menti...