«Draco, dovremmo scendere di sotto», gli disse ridendo all'ennesimo attacco del ragazzo alla sua gola. «Non hai neanche mangiato, oggi...»
Il biondino alzò il capo e le rivolse un ghigno malizioso. «È una richiesta indiretta, Granger?»
Hermione divenne scarlatta.
«Idiota!» esclamò, tirandogli un cuscino addosso.
Draco rise, meravigliandosi al contempo di come fosse in grado di imbarazzarsi ancora, anche una volta arrivati a quel punto... poi la baciò di nuovo.
'Dio, non mi stancherò mai di baciarla...' pensò tra sé e sé, ignorando la vocina nella sua testa che cercava di ricordargli che di lì a poco sarebbe andata via.
«Dobbiamo uscire di qui», gli ripeté sorridendo di nuovo. «O potrebbero fare irruzione qui dentro per assicurarsi che tu non mi abbia torturata e fatta a pezzi.»
«Beh, in un certo senso e vista da un'altra angolazione, Granger, si potrebbe anche dire che-»
«Oh, sta zitto!» enfatizzò lei, alzando gli occhi al cielo. «Rivestiti.»
Draco sbuffò. «Sei proprio una guastafeste!»
Hermione gli rivolse un'occhiata di scherno, poi fece per alzarsi a recuperare i suoi abiti; si era avvolta tra le lenzuola per farlo, ma all'improvviso fu sbalzata indietro, come se il tessuto fosse bloccato in qualcosa.
Si voltò a controllare e trovò il biondino che la guardava con un sorrisetto beffardo stampato in viso, la sua mano destra che bloccava la coperta con fermezza.
«Non ti serve, questa», le disse divertito, ammiccando nella sua direzione.
Hermione pensò che non avrebbe mai potuto smettere di armarsi di pazienza, quando si trattava di Draco Malfoy.
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Harry e Ginny si erano scambiati occhiate di intesa per tutto il pomeriggio.
Draco e Hermione erano scesi in cucina nello stesso momento; fin lì, nulla di strano. Poi, però, la ragazza si era offerta di preparare la cena, per permettere a Molly di occuparsi di faccende riguardanti l'organizzazione del matrimonio di Bill e Fleur, e Malfoy, invece di afferrare una mela e tornarsene nella sua stanza, si era seduto su una sedia e aveva preso a fissarla, con un sorrisetto soddisfatto sul volto.
La Grifondoro si era voltata per prendere gli ingredienti di cui aveva bisogno e che erano posati sul tavolo; aveva incrociato lo sguardo del biondino e non era riuscita a evitare né di sorridere a sua volta, né a impedire alle sue guance di arrossarsi leggermente, notando che la stesse osservando come se non avesse alcun indumento addosso.
'Perché probabilmente nella sua mente non hai alcun vestito addosso', le suggerì la vocina nella sua testa; a quel pensiero lei arrossì maggiormente, mentre faceva scivolare un bicchiere e la bottiglia di Succo di Zucca nella sua direzione.
«Siete così palesi» commentò Ginny con veemenza.
«Cosa?» domandò Hermione, sussultando e sgranando gli occhi; Draco guardò la rossa spiazzato.
Potter era accanto a lei, le braccia conserte e la spalla poggiata contro il muro.
«Oh, Herm, dai. Non sono scema!» esclamò la piccola di casa Weasley ridacchiando. «Voi due state facendo-»
Harry le mise una mano sulla bocca per farla stare zitta, con gli occhi però fissi in quelli della sua migliore amica. «Cercate di non farlo capire a Ron», disse soltanto. «Non è il momento.»
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Fine Line | Dramione
FanfictionDraco Malfoy non aveva mai avuto una scelta, finché Hermione Granger non gliene aveva data una. Finché Hermione Granger non era divenuta la scelta stessa. (Dalla storia) - What if dal sesto anno - Dramione (slow burn) - Past Cedric/Hermione (menti...