Ironicamente, la stanza che Silente aveva messo a loro disposizione era al sesto piano, nell'ala quasi in disuso in cui Hermione aveva trovato Draco agonizzante per il bruciore del Marchio Nero qualche giorno prima.
Silente aveva detto che per accedere al passaggio che conduceva al Dormitorio Segreto avrebbe dovuto individuare la statua del Mago Nano, sul cui retro vi era una piastrella che, una volta toccata, avrebbe rivelato una porta nascosta; la spostò lievemente e, quando il passaggio si fu aperto, la rimise al suo posto e scivolò all'interno. L'apertura si richiuse subito dopo che fu entrata.
Percorse un breve tratto di strada illuminata da candele e poi si trovò davanti ad una scultura incantata che aveva la forma della testa di un... Drago?
'Seriamente?'
«Pluffa» disse la ragazza e il drago spalancò le sue fauci, aprendo una porta alle sue spalle.
'Draco Dormiens Nunquam Titillandus', pensò; più volte si era chiesta perché, nonostante ci fosse un riferimento alla creatura nel motto della scuola, vi fossero poche rappresentazioni dell'animale in giro per il castello.
Su Storia di Hogwarts non era scritto.Spalancò la bocca quando vide la stanza a cui aveva avuto accesso; si trovava in un'ampia sala che riportava i colori di tutte e quattro le Case della scuola e rassomigliava in tutto e per tutto una Sala Comune. Non riuscì a frenare l'impulso di curiosare e setacciare tutta l'area; alla sua destra vi erano i dormitori femminili, mentre alla sua sinistra quelli maschili.
«Granger, quando hai finito di ficcanasare, magari potremmo parlare. Non ho tutta la giornata.»
La voce fredda e strascicata di Malfoy la fece sobbalzare; non era ancora arrivato quando era entrata nel Dormitorio.
Lo raggiunse e si lasciò cadere sul morbido divano davanti al camino, che però era spento; non vi era alcuna utilità nell'accenderlo se nessuno risiedeva in quel posto, d'altronde, e non si disturbò a farlo lei perché il suo incontro con il Serpeverde non sarebbe di certo durato molto.
Gli lanciò un'occhiata fugace e notò che sembrava più... tranquillo; aveva ancora delle occhiaie evidenti, Hermione era sicura che fosse tormentato da incubi, ma sembrava aver recuperato un po' di colore... Per quanto colore in viso Malfoy potesse avere; era sempre stato molto chiaro di carnagione.
«Ho parlato con Silente» esordì la ragazza, «si è raccomandato di comportarci normalmente, come se non fosse ovvio.»
Gli disse che il Preside le aveva accennato al fatto che, molto probabilmente, dopo la sua morte, il compito di ucciderlo sarebbe passato a qualcun altro, così come quello di aggiustare l'Armadio Svanitore; era comunque necessario che Draco continuasse a lavorarci su, o quanto meno fingesse di farlo. A quanto pareva, anche il Preside sospettava che il ragazzo fosse tenuto d'occhio da altri Serpeverde.
«Ha ripetuto forse cinque volte di non farci vedere mentre parliamo in pubblico» gli raccontò Hermione, sbadigliando.
«Ci crede scemi?» domandò Draco accigliandosi.
«No, ma ha suggerito di trovare un modo per comunicare in codice, sai, per accordarci sul venire qui in caso ce ne fosse bisogno» rispose lei, poi prese a mordicchiarsi l'interno della guancia.
«Penso che sia meglio vederci solo dopo la ronda, in modo da essere più sicuri di non essere visti» proseguì lei, «per cui, pensavo... Dovendo interagire in pubblico, possiamo sfruttare...»
Il Serpeverde la guardò interrogativo quando la sentì borbottare qualcosa di indistinto.
«...gli insulti» ripeté lei più chiaramente.
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Fine Line | Dramione
FanfictionDraco Malfoy non aveva mai avuto una scelta, finché Hermione Granger non gliene aveva data una. Finché Hermione Granger non era divenuta la scelta stessa. (Dalla storia) - What if dal sesto anno - Dramione (slow burn) - Past Cedric/Hermione (menti...